Farmaci per Curare il Tetano

Farmaci per Curare il Tetano
Ultima modifica 27.02.2020

Definizione

Seppur raro in Italia, se contratto in assenza di una precedente vaccinazione il tetano è una patologia mortale: stiamo parlando di un'infezione batterica acuta ma non contagiosa coinvolgente il sistema nervoso.

Cause

Il tetano è causato dalla penetrazione di spore del batterio Clostridium tetani nella cute: l'ingresso del patogeno attraverso la pelle è favorito da una ferita conseguente a penetrazione di corpi estranei infetti, quali chiodi o schegge.

 

Il tetano è un patogeno anaerobio localizzato nell'apparato digerente degli animali erbivori: viene rilasciato nell'ambiente tramite le feci degli stessi.

Sintomi

Il tetano esordisce, generalmente, con il blocco, involontario e dolente, della mandibola; a questo si associano agitazione, alterazione dell'umore, ansia, convulsioni dolorose, difficoltà a deglutire alimenti e liquidi, dolore atroce, febbre, ipertensione, percezione di freddo, rigidità muscolo-scheletrica e sudorazione abbondante. La morte sopraggiunge per paralisi muscolare respiratoria associata o meno a complicanze cardiache.


Le informazioni sui Tetano - Farmaci per la Cura del Tetano non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Tetano - Farmaci per la Cura del Tetano.

Farmaci

Data l'elevata pericolosità del tetano, la vaccinazione è obbligatoria nel Nostro Paese; un soggetto non vaccinato che contrae il tetano dev'essere immediatamente ricoverato nei centri di terapia intensiva. Inoltre, la tempestiva somministrazione di immunoglobuline specifiche anti-tetaniche riduce il rischio di morte. Nel caso di lesioni profonde a rischio di tetano, è necessaria una profilassi con antibiotici (ad esempio con amoxicillina / benzilpenicillina combinata ad acido clavulanico / metronidazolo / tinidazolo). Indicata anche la somministrazione di farmaci anticonvulsivanti e rilassanti della muscolatura scheletrica per alleggerire la sintomatologia.

 

In caso di ferita profonda idealmente infetta dal battere del tetano, è necessaria un'accurata pulizia della lesione prima di iniziare il trattamento farmacologico.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro il tetano, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

Immunoglobuline antitetaniche di origine umana: sono indicate per il trattamento delle ferite potenzialmente a rischio di tetano. Sono utili per “invertire” il veleno: le immunoglobuline sono somministrate mediante iniezione intramuscolare profonda. Consultare il medico.

 

Antibiotici: questi farmaci devono essere associati alla somministrazione di immunoglobuline specifiche. Di seguito, l'elenco degli  antibiotici maggiormente utilizzati in terapia: spetta poi al medico indicarne la posologia e la modalità d'uso, in base alla gravità della patologia e alla risposta alla cura.

  • Penicillina (es. Benzil B, Penicillina G)
  • Clindamicina (es. Dalacin-T, Clindamicina BIN, Zindaclin, Dalacin-C)
  • Eritromicina (es. Eritrocina, Eritro L, Lauromicina)
  • Metronidazolo (es. Metronid, Deflamon, Flagyl): il farmaco antibiotico maggiormente utilizzato in terapia per la cura del tetano, sempre associato ad immunoglobuline specifiche.

Miorilassanti: particolarmente utili in caso di tetano associato a spasticità muscolare acuta

  • Metocarbamolo (es. Miowas, Robaxin): per gli adulti, somministrare una dose di farmaco pari a 1-2 mg direttamente nel tubo e.v., seguita da un'ulteriore dose di 1-2 mg per infusione endovenosa (max. dose iniziale: 3 g). Ripetere questo trattamento ogni 6 ore; è possibile l'inserimento di un sondino nasogastrico. Successivamente, è possibile assumere il farmaco sotto forma di soluzione salina tramite sondino nasogastrico. Per i bambini affetti da tetano, il farmaco viene inizialmente somministrato alla dose di 15 mg/kg ogni 6 ore. La posologia di mantenimento può essere assunta tramite infusione endovenosa o per iniezione in tubi.

Anticonvulsivanti per ridurre le convulsioni associate al tetano:

  • Diazepam (benzodiazepine: es. Micropam, Ansiolin, Diazepam FN, Valium, Diazepam, Valpinax) per i neonati affetti (0-4 settimane di vita), si raccomanda di somministrare 0.83 - 1.67 mg/kg ogni ora tramite infusione endovenosa continua; in alternativa, è possibile assumere il farmaco alla dose di 1.67 - 3.33 mg/kg per lenta infusione endovenosa ogni 2 ore, per un totale di 20-40 mg su chilo di farmaco. Il Diazepam non viene considerato farmaco di prima scelta per i neonati, a causa del contenuto in alcool benzilico e glicole propilenico. Quando il bambino ha un'età compresa tra 1 mese e 5 anni, la posologia consigliata viene modificata: 1-2 mg di farmaco per via intramuscolare/endovenosa lenta, ripetuta ogni 3-4 ore quando necessario; in alternativa, somministrare 15 mg/kg al dì suddivisi in dosi, ogni 2 ore. Oltre i 5 anni, la dose per la cura del tetano è pari a 5-10 mg somministrati ogni 3-4 ore al bisogno.

Farmacisedativi per calmare il paziente affetto da tetano:

  • Clorpromazina (es. Clorpr C , Prozin) assumere per via intramuscolare 25-50 mg di farmaco 3-4 volte al dì, eventualmente in associazione a barbiturici. La dose totale e la frequenza di somministrazione del farmaco va stabilita dal medico in base alla risposta del paziente alla cura, iniziando con una posologia piuttosto bassa per aumentarla gradualmente. Per via endovenosa, assumere 25-50 mg di attivo diluiti almeno in 1 mg/ml, somministrato ad una velocità di 1 mg al minuto.

Farmaci antipiretici: utili per abbassare la febbre associata a tetano. Si consiglia, inoltre, di bere molti liquidi e di assumere alimenti leggeri.

  • Paracetamolo (o acetaminofene: es. Tachipirina, Acetamol, BUSCOPAN COMPOSITUM) assumere il farmaco per os sotto forma di compresse, sciroppo, bustine effervescenti o supposte; si raccomanda di assumere il paracetamolo alla posologia di 325-650 mg ogni 4-6 ore per 6-8 giorni consecutivi, per far abbassare la febbre. È possibile assumere il farmaco anche per via endovenosa: 1 grammo ogni 6 ore oppure 650 mg ogni 4 ore per adulti e adolescenti che pesano più di 50 chili: se il paziente pesa meno di 50 chili, somministrare 15mg/kg ogni 6 ore o 12,5 mg/kg ogni 4 ore.

Non somministrare aspirina (acido acetilsalicilico) ai bambini al di sotto dei 12 anni.

 

Talvolta, l'intervento chirurgico si rivela utile per pulire la lesione e rimuovere la fonte del veleno.

 

Tetano: profilassi


La vaccinazione rappresenta il metodo più efficace ed intelligente per prevenire il tetano: è doveroso ricordare che, in Italia, il vaccino contro il tetano è obbligatorio.
L'immunizzazione primaria consiste nella somministrazione di 3 dosi di vaccino combinato, da iniettare con un intervallo di un mese l'uno dall'altro (per i bambini al di sotto dei 10 anni). Questo schema vaccinale è utile per garantire l'immunizzazione contro la malattia sia durante l'età infantile, sia per le due vaccinazioni di richiamo: la prima da effettuare durante l'inizio della scuola primaria, la seconda alla fine del ciclo scolastico. È consigliato somministrare una dose di richiamo in caso di ferita sospetta tetanica, anche dopo la vaccinazione primaria.
Un uomo adulto che ha già assunto almeno 5 dosi di vaccino si può considerare pressoché immune al tetano per tutta la vita.
In commercio sono disponibili:


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