Farmaci per la Cura della Pleurite
Ultima modifica 24.03.2020

Definizione

Si parla di pleurite in caso di infiammazione della pleura, la doppia membrana che riveste l'interno della cavità toracica e avvolge ogni polmone. La pleurite provoca dolore acuto durante l'inspirazione e l'espirazione, associato a tosse e starnuti.

Cause

Molteplici ed eterogenee le cause di pleurite; ad ogni modo, i fattori eziologici maggiormente coinvolti sono rappresentati da polmonite, malattie coinvolgenti il diaframma e patologie a carico della parete toracica in genere. L'infiammazione dei foglietti pleurici è responsabile dell'attrito tra polmone e polmone creatosi durante la respirazione, imputabile del dolore.


Sintomi

Il primo sintomo che dovrebbe allarmare è senza dubbio la difficoltà respiratoria ed il forte dolore al petto. Spesso, la pleurite è associata ad alterazione della temperatura corporea, brividi, diminuzione ponderale, dispnea, starnuti e tosse.


Le informazioni sui Pleurite - Farmaci per la Cura della Pleurite non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Pleurite - Farmaci per la Cura della Pleurite.

Farmaci

I farmaci utilizzati in terapia per la cura della pleurite mirano a risolvere le cause che hanno provocato il danno. In caso di pleurite batterica, gli antibiotici rappresentano sicuramente il trattamento d'elezione; è possibile assumere anche farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore durante la respirazione. Anche gli antitussivi, come la codeina, possono esercitare un buon effetto terapeutico per la guarigione della tosse; si raccomanda, infine, di stimolare il paziente a tossire durante il massimo effetto del farmaco antidolorifico.
La prognosi dipende dalla gravità della condizione patologica.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la pleurite ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

Antibiotici: da assumere esclusivamente in caso di accertata o presunta pleurite batterica

  • Amoxicillina (Es. Amoxicillin, Amoxil e Trimox, Zimox, Augmentin): appartenente alla classe delle penicilline, il farmaco va assunto alla posologia di 250-500 mg per os tre volte al giorno per 1-3 settimane. In alternativa, assumere 500-875 mg di attivo per os due volte al dì. La posologia va comunque perfezionata dal medico in base alla gravità dei sintomi, allo stato di salute del paziente e al patogeno responsabile. Il farmaco è spesso reperibile in associazione all'acido clavulanico (inibitore delle beta-lattamasi)
  • Moxifloxacina (es. Vigamox, Avalox, Octegra) particolarmente adatto per il trattamento della pleurite correlata a tubercolosi: in tal senso, assumere 400 mg di attivo per via endovenosa una volta al dì. Come sappiamo, la tubercolosi è piuttosto difficile da debellare e la durata prevista della terapia può protrarsi anche per molti mesi (12-18), in base alla severità dei sintomi. Consultare il medico. In caso di pleurite polmonite-dipendente, la posologia è diversa: si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 400 mg per os o per vie endovenosa, una volta al dì, per 7-14 giorni.

Corticosteroidi: generalmente assunti per os o per via endovenosa, sono utilizzati in terapia per contrastare l'infiammazione pleurica di grave entità.

Antitussivi: sono indicati nel contesto della pleurite accompagnata da tosse

  • Codeina (es. Codein, Hederix Plan) assumere il farmaco per via orale alla posologia di 15 mg ogni 6 ore, al bisogno. Non superare i 120 mg al dì.
  • Destrometorfano (es. Aricodiltosse, Bisolvon Tosse, Ozopulmin) il farmaco viene in genere somministrato sotto forma di sciroppi o compresse, alla posologia di 15-60 mg 2-3 volte al dì. Non superare i 120 mg al dì. Alla dose di 200-300 mg al giorno il farmaco  crea allucinazioni visive e possibile alterazione del ritmo cardiaco.
  • Guaifenesina (es. Broncovanil, Vicks Tosse Fluidific) appartenente alla classe degli antitussivi-espettoranti, questo farmaco è indicato per contrastare la tosse nel contesto della pleurite. Si raccomanda di assumere 200-400 mg di sostanza per via orale ogni 4 ore, al bisogno. Non assumere oltre 2,4 grammi di attivo al dì. La Guaifenesina è reperibile anche associata a derivati cortisonici od oppioidi (es. idrocodone: es. Vicodin, non venduto in Italia), formulata sotto forma di tavolette o sciroppo.

Sussidi terapeutici: i farmaci analgesici ed antipiretici rappresentano un buon ausilio per velocizzare la guarigione, permettendo pertanto al paziente di superare al meglio la malattia.

  • Paracetamolo o acetaminofene (Acetamol, Tachipirina): il farmaco agisce come antifebbrile ed antidolorifico: si consiglia di tossire durante l'efficacia del farmaco, in modo da favorire l'espettorato e, con esso, l'eliminazione dei batteri (quando presenti). Il paracetamolo viene somministrato alla posologia di 325-650 mg al dì ogni 4-6 ore; in alternativa, assumere 1 grammo ogni 6-8 ore. La posologia dipende dalle condizioni del paziente, dall'età e dal peso. È possibile assumere il farmaco anche per vie endovenosa: 1 grammo ogni 6 ore oppure 650 mg ogni 4 ore per adulti e adolescenti che pesano più di 50 chili: se il paziente pesa meno di 50 chili, somministrare 15 mg/kg ogni 6 ore o 12,5 mg/kg ogni 4 ore.
  • Ibuprofene (es. Brufen, Moment, Subitene) aiuta il paziente a superare più velocemente la malattia; grazie alla sua attività analgesica, il farmaco riduce il dolore al petto che accompagna generalmente i pazienti affetti da pleurite. Assumere per via orale da 200 a 400 mg di principio attivo (compresse, bustine effervescenti) ogni 4-6 ore, al bisogno. In alcuni casi, l'analgesico può essere assunto anche per via endovenosa alla posologia di 400-800 mg ogni 6 ore, in base alla necessità.

Quando la pleurite è causata da un accumulo di liquido nello spazio pleurico, si deve procedere con l'eliminazione dello stesso (toracentesi): favorendo la respirazione del paziente, questa pratica - di competenza esclusivamente medico-chirurgica - rappresenta un valido ausilio per velocizzare la guarigione dalla pleurite.