Farmaci per Curare la Pielonefrite
Ultima modifica 25.02.2020

Definizione

La pielonefrite (o infezione delle vie urinarie superiori) è un processo flogistico che interessa il rene e la mucosa del bacinetto renale (pelvi): la malattia, a decorso acuto o cronico, è assai fastidiosa e dolorosa, soprattutto durante il passaggio dell'urina.

Cause

Gli agenti infettivi sono i fattori eziologici maggiormente coinvolti nella pielonefrite; le infezioni batteriche, a loro volta, sono strettamente correlate a cistite, prostatite ed uretrite. Tra i fattori predisponenti la pielonefrite, si ricordano: calcolosi, diabete, gravidanza, patologie debilitanti, ristagno di urina, sesso femminile.

Sintomi

Molteplici i sintomi associati alla pielonefrite: albuminuria, batteriuria, disuria, dolore addominale e lombare, dolore durante la minzione (stranguria), febbre, nausea, urine maleodoranti/torbide, setticemia (pielonefrite acuta) e vomito.


Le informazioni sui Pielonefrite - Farmaci per la Cura della Pielonefrite non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Pielonefrite - Farmaci per la Cura della Pielonefrite.

Farmaci

La maggior parte dei pazienti affetti da pielonefrite acuta senza segni di setticemia viene generalmente curata a domicilio con farmaci antibiotici; in caso di severità, il malato dev'essere ricoverato in sede ospedaliera e trattato per via parenterale con farmaci specifici.
Gli antibiotici sono i farmaci d'elezione nella cura della pielonefrite: infatti, queste sostanze assicurano l'eradicazione del patogeno dalle vie urinarie. Nella maggior parte dei casi, l'agente infettivo viene eliminato in 14 giorni di trattamento antibiotico, ma la durata della cura può variare in base alla gravità del quadro clinico del paziente.

Cefalosporine: antibiotici ad ampio spettro di tipo beta-lattamico. Questi farmaci esercitano la propria attività terapeutica inibendo la sintesi della parete cellulare dei batteri:

  • Cefuroxima (es. Cefoprim, Tilexim, Zoref, Zinnat): appartiene alla classe delle cefalosporine di seconda generazione. Si raccomanda di assumere da 750 mg a 1,5 g di principio attivo ogni 8 ore; in alternativa, 250-500 mg due volte al dì per 14 giorni, in base alla natura e alla severità della malattia.
  • Cefadroxil (es. Duricef): cefalosporina di prima generazione, indicata in caso di pielonefrite senza complicanze. Si raccomanda la somministrazione per os di 1 grammo di farmaco ogni 12 ore per 14 giorni.
  • Cefotaxima (es. Cefotaxima, Aximad, Lirgosin): cefalosporina di terza generazione, somministrata generalmente per via endovenosa, particolarmente attiva contro i gram negativi. Somministrare per via parenterale da 1 a 2 g di farmaco ogni 8-12 ore. Non superare la dose di 2 grammi ogni 4 ore. La terapia va protratta per 14 giorni.

Chinoloni: indicati in caso di complicanze associate alla pielonefrite:

  • Ciprofloxacina (es. Ciprofloxac, Samper, Ciproxin, Kinox): in caso di pielonefrite acuta senza complicanze (setticemia), si consiglia la somministrazione orale di 1 grammo di farmaco ogni 24 ore, per 7-14 giorni. In caso di pielonefrite infantile (età del paziente 1-18 anni) causata da E. Coli, si raccomanda la somministrazione e.v. di 6-10 mg di farmaco per chilo di peso corporeo ogni 8 ore per 10-21 giorni. Non superare i 400 mg totali al dì.  È possibile somministrare il farmaco per os: 10-20 mg/kg ogni 12 ore per 10-21 giorni. Non superare la dose massima di 750 mg/dì. La ciprofloxacina dà effetti collaterali spiacevoli: per questo motivo, non è farmaco di prima scelta per la cura della pielonefrite.
  • Levofloxacina (es. Levofloxacina, Levixiran, Aranda): si raccomanda la somministrazione di 250 mg di farmaco per os o per via endovenosa per 10 giorni; in alternativa, assumere 750 mg di principio attivo ogni 24 ore, per 5 giorni.

Carbapenemici: altra classe di antibiotici utile per la cura della pielonefrite

  • Doripenem (es. Doribax): si raccomanda l'assunzione di 500 mg e.v. ogni 8 ore. La somministrazione del farmaco tramite via parenterale, per un periodo di 10-14 giorni, può essere convertita in una terapia orale dopo i primi 3 giorni (per e.v.), mantenendo la stessa posologia.

Antibiotici sulfamidici

  • Sulfametossazolo / trimetoprim (es. Bactrim): somministrare 160-800 mg di principio attivo per os ogni 12 ore, per un periodo variabile dai 7 ai 14 giorni, secondo quanto stabilito dal medico.

Gentamicina (es. Gentamicina, Ciclozinil, Genbrix, Gentalyn): antibiotico amiglicosidico. Iniziare la terapia contro la pielonefrite somministrando per via e.v. 2 mg/kg, seguiti da 1.7 mg/kg ogni 8 ore (o 5 mg/kg e.v. ogni 24 ore). La terapia va protratta per 7-14 giorni, in base alla natura e alla gravità dell'infezione pielonefritica.



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