Farmaci per Curare l'Ossiuriasi
Ultima modifica 22.11.2019

Definizione

Si definisce ossiuriasi un'infezione parassitaria sostenuta dal verme dei bambini: stiamo parlando di una tra le più comuni parassitosi intestinali infantili, fortunatamente innocua e facilmente risolvibile con farmaci specifici, sebbene piuttosto fastidiosa. I bambini sono i soggetti più a rischio in assoluto di contrarre l'ossiuriasi.

Cause

L'agente eziopatologico protagonista dell'ossiuriasi è l'Enterobius vermicularis, popolarmente noto come ossiuro, verme sottile e bianco che si trasmette per ingestione accidentale di uova embrionate, attraverso il contatto diretto con oggetti o mani contaminate. Le femmine dell'ossiuro, deponendo migliaia di larve in prossimità dell'ano, possono infettare il malcapitato, spesso durante il sonno.

  • Fattori di rischio: malcurata pulizia delle mani (specie dopo la toilette), età infantile (5-10 anni), clima temperato caldo

Sintomi

Il quadro sintomatologico dell'ossiuriasi non è generalmente grave, tant'è che, spesso, il paziente infettato non lamenta sintomi. Quando sintomatica, l'ossiuriasi provoca dolore addominale intermittente, insonnia, irritabilità e prurito anale/ vaginale.


Le informazioni sui Ossirui - Farmaci per la Cura dell'Ossiuriasi non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Ossirui - Farmaci per la Cura dell'Ossiuriasi.

Farmaci

Considerata la scarsa pericolosità dell'infezione, l'ossiuriasi viene facilmente curata con farmaci specifici, volti ad allontanare il parassita. In genere, è sufficiente assumere in singola dose farmaci antiparassitari specifici (es. mebendazolo, pyrantel o albendazolo) per uccidere il verme (non le uova!). La dose di farmaco può eventualmente essere somministrata nuovamente dopo 14 giorni.
Le forme asintomatiche di ossiuriasi non necessitano di alcun trattamento, dato che i sintomi regrediscono da soli e il parassita viene eliminato tramite le evacuazioni.
Da sottolineare, inoltre, che l'ossiuriasi è altamente contagiosa: per questo motivo, come misura precauzionale si consiglia di estendere la terapia farmacologica a tutti i componenti della famiglia.
Tra le altre pratiche profilattiche all'ossiuriasi, si ricorda di:

  1. Detergere quotidianamente la tavoletta del WC
  2. Cambiare le lenzuola del letto ogni 3-4 giorni
  3. Lavarsi sempre le mani prima di consumare un pasto
  4. Evitare di graffiare con le unghie la zona perianale, nonostante il prurito
  5. Tagliare regolarmente le unghie
  6. Non mettere le unghie o le mani in bocca

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia per l'ossiuriasi, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

  • Mebendazolo (es. Vermox): si raccomanda di assumere per via orale una dose di 100 mg di farmaco, dopo i primi sintomi di prurito ed irritazione anale che accompagnano l'ossiuriasi. L'assunzione può essere ripetuta una seconda volta dopo 14 giorni. Tutti i componenti della famiglia o le persone che vivono con il malato di ossiuriasi dovrebbero sottoporsi alla cura a titolo preventivo.
  • Albendazolo (es. Zentel): il farmaco antiparassitario va assunto alla posologia di una compressa da 400 mg, in singola dose da ripetere eventualmente dopo 2 settimane (in caso di persistenza dei sintomi). Il farmaco è indicato anche per la cura della tenia.
  • Pirantel (es. Combantrin) la dose indicativa per la cura dell'ossiuriasi è di 11 mg/kg, da assumere per via orale. Non superare la dose di 1 grammo. Ripetere la somministrazione dopo 2 settimane dalla prima dose.

Terapia per alleviare i sintomi che accompagnano l'ossiuriasi: il sintomo che accomuna le forme sintomatiche di ossiuriasi è il prurito anale. La somministrazione di farmaci antiparassitari specifici (analizzati precedentemente) può essere accompagnata dalla concomitante applicazione di creme ad azione topica, indicate per dare un'immediata sensazione di sollievo locale.

  • Pramoxina (es. Proctofoam HC): si tratta di un anestetico locale, utile per ridurre la percezione di fastidio, dolore e bruciore che spesso accompagna il prurito causato dall'ossiuriasi. Il prodotto va applicato sulla cute lesa, 3-4 volte al giorno, o secondo ulteriori indicazioni mediche.
  • Lidocaina (es. Vagisil, Lidoc C OGN, Elidoxil): si tratta di un farmaco appartenente alla classe degli anestetici. Reperibile anche sotto forma di crema 0,5% e gel 2%; si raccomanda di applicare il prodotto direttamente sulla cute interessata da prurito dipendente da ossiuri, 3-4 volte al dì, al bisogno.
  • Ossido di zinco: l'ossido di zinco vanta proprietà anti-irritative e - spesso reperibile in associazione ad altre sostanze come olio di mandorle dolci, cera d'api, glicerolo vegetale - è indicato per ridurre il prurito anale dipendente da ossiuriasi, creando una sorta di barriera protettiva nella zona perianale.

 Per approfondimenti: leggi l'articolo sui farmaci per la cura del prurito anale e del prurito vaginale