Ultima modifica 03.01.2020

Definizione

L'onfalite è una patologia infiammatoria di tipo cronico e di origine infettiva che colpisce l'ombelico.
L'onfalite interessa soprattutto neonati e bambini, ma talvolta può colpire anche gli adulti.
I pazienti più a rischio per lo sviluppo dell'onfalite sono soprattutto quelli ospedalizzati e sottoposti a procedure invasive e/o quelli con compromissione del sistema immunitario.

Cause

Nella maggior parte dei casi, l'onfalite è causata da un'infezione polimicrobica sostenuta da batteri sia Gram-positivi che Gram-negativi. Più raramente, l'onfalite è causata da una sola tipologia di microorganismo.
I batteri maggiormente coinvolti nello sviluppo dell'infezione, sono: lo Staphylococcus aureus, lo Streptococcus pyogenes, l'Escherichia coli, la Klebsiella pneumoniae e il Proteus mirabilis.

Sintomi

I sintomi tipici provocati dall'onfalite consistono in: formazione di una secrezione purulenta e maleodorante nell'ombelico, edema, eritema periombelicale, dolore e bruciore.
Inoltre, i neonati prematuri affetti da onfalite possono anche manifestare ittero, tachicardia e ipotensione.
Se non adeguatamente trattata, l'onfalite può complicarsi e dare origine ad altre patologie gravi - quali la fascite necrotizzante, la sepsi, la mionecrosi e l'embolizzazione settica - che, nei casi più tragici, possono poi portare alla morte del paziente.


Le informazioni sui Onfalite - Farmaci per la Cura dell'Onfalite non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Onfalite - Farmaci per la Cura dell'Onfalite.

Farmaci

Poiché l'onfalite è una patologia su base infettiva, il suo trattamento prevede la somministrazione per via topica e/o sistemica di farmaci antibiotici. Appare chiaro, quindi, quanto sia importante identificare quali sono i microorganismi che hanno scatenato l'infiammazione, in modo tale da poter istituire una terapia antibiotica idonea e specifica.
Le penicilline sono particolarmente efficaci contro le onfaliti lievi sostenute da Staphylococcus aureus e da Streptococcus pyogenes.
Gli antibiotici amminoglicosidici sono indicati per contrastare i batteri Gram-negativi che possono essere coinvolti nello sviluppo dell'infezione.
Per le onfaliti invasive, invece - in particolar modo, quelle scatenate da batteri anaerobi - si utilizzano associazioni di antibiotici all'interno delle quali è presente anche il metronidazolo.
Generalmente, il trattamento con farmaci antibiotici deve proseguire per circa 10-15 giorni. Ad ogni modo, sarà il medico a stabilire per ciascun paziente la durata ottimale del trattamento.


Cura Onfalite

Di seguito sono riportate le classi di farmaci antibiotici maggiormente impiegate nella terapia contro l'onfalite ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura.

Penicilline

Come accennato, le penicilline sono particolarmente efficaci nel debellare i batteri Gram-positivi - quali lo Streptococcus pyogenes e lo Staphylococcus aureus - spesso coinvolti nell'insorgenza dell'onfalite. Anche se, in verità, alcune penicilline ad ampio spettro possono essere utili anche nel contrastare i batteri Gram-negativi implicati nell'infezione.
Fra i diversi principi attivi che si possono impiegare, ricordiamo:

  • Oxacillina (Penstapho ®): l'oxacillina appartiene alla classe delle penicilline β-lattamasi resistenti ed è indicata per il trattamento d'infezioni sostenute da batteri Gram-positivi.
    È un farmaco disponibile per la somministrazione endovenosa. La quantità esatta di medicinale da somministrare deve essere stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente.
  • Ampicillina (Amplital ®): l'ampicillina è un antibiotico ad ampio spettro d'azione, utile nel trattare le infezioni sostenute sia da Gram-positivi, sia da Gram-negativi.
    Solitamente, nei bambini, l'ampicillina è somministrata sotto forma di sospensione orale. La dose abitualmente impiegata è di 250-500 mg, da assumersi ogni sei ore. Fermo restando che la dose esatta di antibiotico da utilizzare deve essere stabilita dal medico su base individuale, in funzione della gravità dell'infezione e delle condizioni del paziente.
  • Amoxicillina (Augmentin ®, Zimox ®, Amox ®, Clavulin ®, Velamox ®): anche l'amoxicillina è una penicillina dotata di ampio spettro d'azione. La dose di farmaco solitamente impiegata nei bambini è di 20-30 mg/Kg di peso corporeo al giorno, da assumersi per via orale. Anche in questo caso, l'esatta posologia di farmaco deve essere stabilita dal medico su base individuale per ciascun individuo, in funzione della gravità dell'infezione e delle condizioni del paziente.

Amminoglicosidi

Gli antibiotici amminoglicosidici sono particolarmente utili nel contrastare i batteri Gram-negativi che possono contribuire allo sviluppo dell'onfalite.
In verità, gli amminoglicosidi sono antibiotici dotati di un ampio spettro d'azione, ma la loro elevata tossicità ne limita l'uso al trattamento di gravi infezioni sostenute da batteri Gram-negativi.
La maggior parte di questi farmaci è somministrabile solo per via parenterale, tuttavia, alcuni di essi possono essere somministrati anche per via topica. Fra questi, ricordiamo:

  • Gentamicina (Gentalyn ®, Gentamicina Hexal ®, Eutopic ®): la gentamicina è un amminoglicoside dotato di un ampio spettro d'azione e si trova in formulazioni farmaceutiche adatte sia alla somministrazione parenterale, sia alla somministrazione topica. Per la somministrazione attraverso quest'ultima via, la gentamicina è disponibile sotto forma di crema per uso cutaneo.
    Generalmente, si consiglia di applicare la crema a base di gentamicina direttamente sulla zona interessata 1-4 volte al dì. Ad ogni modo, sarà il medico a stabilire la quantità esatta di medicinale che si deve impiegare e con quale frequenza somministrarlo.

Metronidazolo

Nei casi di onfalite invasiva provocate da batteri anaerobi, il medico può decidere di intraprendere una terapia a base di metronidazolo in associazione ad altri antibiotici.

Il metronidazolo (Deflamon ®) è disponibile per la somministrazione per via parenterale. Nei bambini con meno di 12 anni di età, la dose di farmaco solitamente impiegata è di 7,5 mg/Kg di peso corporeo, da somministrarsi ogni otto ore. Ad ogni modo, sarà il medico a stabilire, caso per caso, se e quanto metronidazolo utilizzare, la frequenza delle somministrazioni e la durata del trattamento.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista