Farmaci per Curare la Nausea
Ultima modifica 01.04.2020

Definizione

Proprio come il vomito, anche la nausea riflette un comunissimo (quanto sgradevole) sintomo di numerose patologie, o - più semplicemente - esprime un disgusto verso alimenti, odori od emozioni portate all'eccesso; stiamo parlando di una condizione di malessere generale, nascente a livello gastrico, che può scatenare conati e vomito.

Cause

Dato che la nausea è un sintomo (non malattia) di moltissime condizione patologiche, è comprensibile come le cause che ne stanno alla base siano moltissime e svariate: alcolismo, ansia, appendicite, bulimia, chemioterapia, depressione, diabete, droghe, gastroenterite, gravidanza, HIV, influenza, interventi chirurgici, mal di testa, ostruzione intestinale, pasto abbondante e indigesto, pillola anticoncezionale, tumori, vertigini ecc..

Sintomi

Il sintomo principale che accompagna la nausea è sicuramente la percezione di malessere generale, spesso associata a scialorrea (ipersecrezione salivare), conati e inappetenza. Come abbiamo visto, in molti casi la nausea è la tappa che anticipa il vomito.

  • Nausea e vomito frequente possono essere indice di patologie metaboliche serie come la celiachia

Cure Naturali

Le informazioni sui Nausea - Farmaci per la Cura della Nausea non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Nausea - Farmaci per la Cura della Nausea.

Farmaci

Dato che il vomito e la nausea sono strettamente correlati, è palese come le due condizioni vengano spesso analizzate insieme. Chiaramente, la gravità della nausea va analizzata e curata in funzione della causa che l'ha generata.

 

NAUSEA GRAVIDICA: farmaci
I farmaci antinausea non dovrebbero essere assunti in gravidanza; piuttosto, la donna può seguire alcune semplici regole per alleggerirne la sintomatologia:

Ad ogni modo, la nausea e il vomito in gravidanza sono generalmente lievi ed il più delle volte svaniscono dopo il terzo mese di gestazione; se così non fosse, la donna - dopo aver consultato il proprio medico - può assumere alcuni farmaci, come ad esempio:

  • Prometazina (es: Promet NAR, Farganesse, Fenazil). Posologia: 12,5 mg di attivo da assumere per via orale/intramuscolare/endovenosa ogni 4-6 ore, al bisogno
  • Metoclopramide (es. Plasil): farmaco appartenente alla classe dei bloccanti della dopamina. Per via parenterale, assumere 10 mg di farmaco, tre volte al dì, preferibilmente prima dei pasti. Disponibile anche in compresse e sciroppo. Può essere utilizzato in gravidanza per ridurre la nausea ed eventualmente il vomito, anche se non è il farmaco di prima scelta per le donne in dolce attesa.
  • Proclorperazina (es. Stemetil): appartiene alla classe delle fenotiazine (antagonisti colinergici). Anche questo principio attivo, come il precedente, non è particolarmente utilizzato per trattare la nausea gravidica, nonostante in alcuni casi possa essere somministrato. In genere, si raccomanda di assumere 5-10 mg di farmaco (tavolette), 3-4 volte al dì; in alternativa, assumere 10-15 mg di attivo sotto forma di capsule ogni 12 ore. Per via rettale, il farmaco va assunto alla dose di 25 mg, due volte al dì; per via intramuscolare, 5-10 mg al bisogno. Infine, il farmaco è reperibile anche come soluzione iniettabile in vena: 2,5-10 mg per lenta iniezione e.v. (non più di 5 mg al minuto). Non superare i 10 mg in una singola dose. Il farmaco è indicato anche per placare il vomito dopo le operazioni chirurgiche.

Erboristeria, fitoterapia e nausea in gravidanza


Anche la natura aiuta la donna in gravidanza a superare i sintomi di nausea e vomito; alcune piante, infatti, risultano particolarmente efficaci a tele scopo (consultare il medico):

camomilla (Chamomilla recutita)
chiodi di garofano (Eugenia caryophyllata Thunb)
finocchio (Foeniculum vulgare)
melissa (Melissa officinalis)
menta piperita (Mentha piperita)
zenzero (Zingiber officinal)

 

NAUSEA POST-INTERVENTO CHIRURGICO: farmaci


Spesso si parla di nausea post operatoria: anche in questa circostanza, le cause possono essere diverse: anestetico utilizzato, tipologia dell'intervento, stato di salute del paziente, età, sesso ecc.
In genere, per contrastare la nausea, vengono prescritti alcuni farmaci come:

  • Metoclopramide e Proclorperazina (già analizzati in precedenza)
  • Ciclizina (es. Marzine): il farmaco è un antistaminico indicato per il trattamento di vomito e nausea, specie in caso di intervento operatorio. Si raccomanda di assumere 50 mg di farmaco, per via orale o intramuscolare, ogni 4-6 ore, in base alle necessità e alla gravità della condizione. Non superare i 200 mg al dì.
  • Desametasone (es. Decadron, Soldesam): questo farmaco appartiene alla classe dei corticosteroidi e viene generalmente utilizzato per trattare la nausea e il vomito dopo interventi operatori, o in seguito ad una terapia chemioterapica. Indicativamente, la posologia è 8-10 mg di principio attivo ogni 12 ore, per 2 gg; la terapia va protratta per altri 2 gg alla posologia di 4 mg ogni 12 ore. Consultare il medico: il dosaggio può essere modificato in base alla gravità della condizione.

In caso di nausea e vomito grave, è possibile anche assumere una coppia di farmaci ad azione terapeutica diversa.

 

IN GENERALE


La nausea e il vomito, condizioni strettamente associate l'una all'altra, possono provocare disidratazione e squilibrio elettrolitico: tale complicanza risulta molto pericolosa, specie nei bambini e negli anziani. In tal caso, il paziente viene sottoposto ad una terapia reidratante, che consiste nella somministrazione, per via orale o endovenosa, di liquidi arricchiti di glucosio, potassio, sodio ed amido di riso.
Per approfondimenti: vedi articolo “farmaci per la cura del vomito”.