Farmaci per Curare l'Ipertensione
Ultima modifica 12.03.2020

Definizione

Si parla di ipertensione quando i valori della pressione arteriosa minima  (diastolica) superano i 90 mmHg e quelli della pressione arteriosa massima (sistolica) superano i 140 mmHg; questa definizione non è completamente corretta, dato che, per definirsi “iperteso”, un soggetto deve mantenere questa alterazione dei valori pressori in modo costante.

Cause

Nell'ipertensione arteriosa essenziale, le cause precise che stanno all'origine del quadro ipertensivo non sono ben definite; piuttosto, è possibile ipotizzare solamente fattori predisponenti: dieta sbilanciata, età avanzata, predisposizione genetica, sedentarietà, stress ecc.. Nell'ipertensione secondaria, le cause sono più evidenti: assunzione smodata di FANS/cortisonici, disfunzionalità endocrine e renali, feocromocitoma, ipertiroidismo, occlusione di un'arteria renale, sindrome di Cushing.

Sintomi

Nella maggior parte dei casi, l'ipertensione non esordisce con alcun sintomo definito e preciso, pertanto il disturbo tende ad essere diagnosticato tardivamente; ad ogni modo, i possibili sintomi possono concretizzarsi in: alterazione della vista, confusione, mal di testa acuto, nausea, ronzii alle orecchie (acufene), sangue da naso, vertigini, vomito.

Dieta e Alimentazione

Cure Naturali

Le informazioni sui Ipertensione - Farmaci per la Cura dell'Ipertensione non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Ipertensione - Farmaci per la Cura dell'Ipertensione.

Farmaci

L'obiettivo cardine del trattamento antipertensivo consiste nella riduzione della pressione arteriosa per abbattere il rischio di complicanze; il cambiamento dello stile di vita, gli accorgimenti alimentari e la messa in atto di alcuni semplici esercizi fisici contribuiscono a mantenere la pressione arteriosa nel range dei livelli fisiologici.

 

Linee guida generali per il controllo della pressione arteriosa:
Seguire una dieta sana e regolare, ricca di potassio e fibre, e povera di sale e di grassi saturi
Bere molta acqua
Non fumare
Praticare almeno 30 minuti di esercizio fisico al giorno
Non bere alcolici
Ridurre lo stress
In caso di sovrappeso/obesità, seguire una dieta ipocalorica

 

Nel caso questi semplici accorgimenti dietetici e comportamentali non fossero sufficienti per equilibrare i valori della pressione arteriosa, il paziente dovrà seguire un percorso farmacologico volto a trattare l'ipertensione. Molto spesso, l'iperteso deve assumere farmaci per tutta la vita.
I medicinali utilizzati in terapia per la cura dell'ipertensione sono diuretici, calcio antagonisti, simpaticolitici, beta bloccanti, antagonisti dell'angiotensina II, ACE inibitori.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro l'ipertensione, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:


Diuretici Tiazidici: questi farmaci agiscono a livello del nefrone, aumentando la quantità dell'ultrafiltrato, che viene escreto con le urine; in altre parole, i diuretici bloccano i meccanismi di riassorbimento dell'acqua e del sodio, agendo a livello del tubulo distale. Di conseguenza, il volume del sangue che giunge al cuore diminuisce, così come la gittata cardiaca, le resistenze periferiche e la pressione del sangue.
I tiazidici sono assai utilizzati in terapia per la cura dell'ipertensione.

 

I diuretici tiazidici provocano uno squilibrio elettrolitico, soprattutto in termini di potassio; in tal caso, si raccomanda un'integrazione di questo importante minerale.

  • Idroclorotiazide (es. Rasitrio, Esidrex): iniziare la terapia per l'ipertensione assumendo una dose di farmaco pari a 25 mg, una volta al dì. Dose di mantenimento: è possibile aumentare la posologia di 50 mg, da assumere per via orale, anche frazionati in due dosi. Consultare il medico.
  • Amiloride cloridrato + Idroclorotiazide (es. Moduretic): l'amiloride viene spesso formulata in associazione a farmaci risparmiatori di potassio (Idroclorotiazide). Indicato per trattare l'edema causato da disturbi cardiaci ed epatici e per il trattamento dell'ipertensione. Si raccomanda di assumere 1-2 compresse di farmaco al dì (1 compressa: 5mg di amiloride + 50mg di idroclorotiazide); non superare le 4 compresse al dì.

Diuretici dell'ansa: come preannuncia la parola stessa, il sito d'azione di questi farmaci è l'ansa di Henle: gli attivi espletano la propria attività terapeutica impedendo il trasporto di cloro e sodio nel tratto ascendente dell'ansa, così viene meno il riassorbimento dell'acqua. Questi farmaci aumentano l'escrezione di calcio, magnesio e potassio. Sono indicati in caso di crisi ipertensive e edema.

Diuretici risparmiatori di potassio: rappresentano l'unica tipologia di diuretici in grado di evitare la perdita di potassio (ipopotassemia). Questi medicinali espletano la propria attività terapeutica a livello del dotto collettore: antagonizzando la funzione dell'aldosterone, diminuiscono l'assorbimento del sodio e dell'acqua, favorendo la diuresi.

  • Amiloride (es. Moduretic, associato all'idroclorotiazide): sono reperibili compresse formulate con 5mg di amiloride + 50mg di idroclorotiazide: si raccomanda di assumere 1-2 compresse al giorno per la cura dell'ipertensione. Non superare le 4 compresse al giorno.
  • Furosemide (es. Lasix, Spirofur, Fluss): per il trattamento dell'ipertensione, si raccomanda di assumere 1- 3 compresse da 25 mg al dì, in base alla gravità della condizione.
  • Spironolattone (es. Aldactone, Uractone, Spirolang): la posologia per la cura dell'ipertensione è assai variabile (50-200 mg al giorno) e va stabilita dal medico sulla base dei valori pressori del paziente.

Diuretici  inibitori dell'anidrasi carbonica: l'anidrasi carbonica è un enzima localizzato a livello renale ed oculare che, quando inibito, impedisce il riassorbimento del bicarbonato a livello del tubulo contorto prossimale.

  • Acetazolamide (es. Diamox): la dose per la cura dell'ipertensione dev'essere accuratamente stabilita dal medico sulla base dello stato di salute del paziente.

Diuretici osmotici: aumentano il volume d'urina escreta agendo in ogni punto del tubulo renale: richiamando acqua, diminuiscono il riassorbimento della stessa. Indicati anche per la cura dell'ipertensione intraoculare.

  • Mannitolo (es. Osmohale, Man10%BIN, Isotol): indicativamente, il mannitolo va assunto alla dose variabile da 50 a 200 g al dì. Va generalmente somministrato per via endovenosa; prima di procedere con la posologia appena descritta, il paziente viene solitamente sottoposto ad una dose-test di farmaco, in cui si somministrano 200 mg/kg di attivo per lenta infusione endovenosa. La dose precisa dipende dalla gravità della condizione e dallo stato di salute generale del paziente.

Beta-bloccanti: diminuiscono il tono simpatico bloccando i recettori beta a livello cardiaco. In altre parole, questi principi attivi sono indicati per la cura dell'ipertensione,  riducendo sia la forza di contrazione sia la frequenza cardiaca.

  • Atenololo (es. Atenol, Tenoretic, Tenormin): per il trattamento dell'ipertensione arteriosa di origine renale, si raccomanda di assumere 100 mg di principio attivo al giorno. Dopo 15 giorni di trattamento, il paziente dovrebbe iniziare a trarre i primi benefici; se così non fosse, è possibile associare al beta bloccante un farmaco diuretico.
  • Acebutololo cloridrato (es. Prent, Sectral): per la cura dell'ipertensione arteriosa assumere 1 compressa da 200 mg di farmaco, preferibilmente prima di colazione. È possibile aumentare gradatamente il dosaggio fino ad un massimo di 400 mg al dì.
  • Timololo maleato (es. Blocadren, Cusimolol, Ialutim): indicativamente, per la cura dell'ipertensione arteriosa, assumere 10mg di attivo due volte al giorno.
  • Nebivololo (es. Lobivon, Nebilox, Lobidiur): per trattare l'ipertensione, assumere 5 mg di attivo al dì, circa sempre alla medesima ora. Consultare il medico.
  • Propanololo cloridrato (es. Inderal): per il trattamento a lungo termine dell'ipertensione, si raccomanda di assumere 40 mg di attivo, due volte al dì.
  • Bisoprololo emifumarato (es. Concor): per il trattamento dell'ipertensione e dell'angina pectoris, si raccomanda di assumere 5-10 mg di attivo al dì. La dose può essere modificata in base alla gravità della malattia e alla risposta del paziente. Consultare il medico.
  • Metoprololo tartrato (es. Seloken, Lopresor, Metoprololo AGE): assumere 1-2 compresse da 100 mg, 1-2 volte al giorno. Il dosaggio appena descritto è approssimativo: consultare il medico.
  • Carvedilolo (es. Colver): assumere due compresse al giorno (per un totale di 12,5 mg) durante i primi due gg di cura per l'ipertensione; successivamente, assumere 25 mg di attivo, in un'unica dose, fino ad un massimo di 50 mg (frazionati in due somministrazioni). Consultare il medico.
  • Pindololo (es. Visken): indicativamente, assumere ½ o 1 compressa, tre volte al dì, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. Ogni compressa è costituita da 5 mg di attivo.

ACE Inibitori: questi farmaci agiscono inibendo l'enzima Angiotensin I-converting enzyme (ACE), che converte l'angiotensina 1 nella sua forma attiva (angiotensina 2), responsabile della liberazione dell'aldosterone, della vasocostrizione e della stimolazione del sistema simpatico.
Gli ACE-inibitori sono potenti antipertensivi:

  • Ramipril (es. Triatec, Unipril, Eclipse): assumere due compresse (per un totale di 2,5 mg) al giorno; successivamente, è possibile aumentare la dose lentamente (in genere ogni 2 settimane) fino ad un massimo di 10 mg/die.
  • Lisinopril (es. Zestril, Ensor, Nosilix): per la cura dell'ipertensione, si raccomanda di assumere 5-10 mg al dì; dopo 2-3 settimane di trattamento, è possibile raddoppiare la dose. Si raccomanda di assumere la compressa ogni giorno, circa sempre alla medesima ora.
  • Enalapril maleato (Es. Converten): per la cura dell'ipertensione, questo farmaco viene spesso utilizzato in associazione ad altri farmaci antipertensivi (es. idroclorotiazide); a tale scopo, si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 5-20 mg, formulati in compresse. Ad ogni modo, è dovere del medico stabilire la posologia più adatta per il paziente.
  • Fosinopril in sale sodico (es. Eliten, Fosicombi, Tensozide): oltre che per il trattamento dell'ipertensione, questo farmaco viene talvolta prescritto per la cura dell'insufficienza cardiaca. Per l'ipertensione arteriosa, si raccomanda di assumere una dose di farmaco pari a 20 mg/die (2 compresse), in un'unica dose. In generale, si consiglia di iniziare la terapia con una sola compressa per poi aumentare eventualmente la dose.

Gli ACE-inibitori possono provocare effetti collaterali più o meno gravi: tosse secca, edema angioneurotico, fetopatia e rush cutanei.

 

Sartani o AT-1 antagonisti: si tratta di farmaci inibitori dei recettori per l'angiotensina 2, responsabili di vasocostrizione, liberazione dell'aldosterone e ipertrofia. Non somministrare in gravidanza.

  • Candesartan (es. Blopress, Ratacand PLUS, Blopresid): iniziare la terapia per l'ipertensione assumendo 8 mg di farmaco una volta al dì; è possibile aumentare la dose ogni 4 settimane, fino ad un massimo di 32 mg al dì. La dose di mantenimento prevede di assumere 8 mg, una volta al giorno.
  • Eprosartan (es. Tevetenz, Tiartan): si raccomanda di assumere 600 mg di farmaco una volta al giorno. È possibile aumentare la dose, dopo 2-3 settimane di trattamento, fino a 800 mg, una volta al dì.
  • Irbesartan (es. Karvea, Karvezide, Coaprovel, Irbesartan winthrop): iniziare la terapia per l'ipertensione con una dose di farmaco pari a 50-150 mg, da assumere una volta al giorno. Proseguire la terapia con una dose di 150-300 mg, una volta al giorno.

A differenza degli ACE-inibitori, i sartani non provocano tosse secca e diminuiscono l'angioedema.

 

Calcio antagonisti: questi farmaci per la cura dell'ipertensione agiscono a livello della muscolatura liscia vasale: diminuiscono l'ingresso degli ioni calcio nelle cellule della muscolatura liscia e cardiaca, di conseguenza si assiste ad un rilasciamento della muscolatura e ad una diminuzione delle resistenze periferiche; in questo modo, la pressione arteriosa diminuisce.

  • Nitrendipina (es. Baypress): particolarmente indicato per trattare l'ipertensione arteriosa. Si raccomanda di iniziare la cura con 20 mg di farmaco al giorno, al mattino dopo la colazione; è possibile anche assumere mezza compressa, due volte al giorno.
  • Lercanidipina cloridrato (es. Cardiovasc, Lisitens, Zanedip): per la cura dell'ipertensione di lieve o moderata entità, si raccomanda di assumere una compressa da 10 mg al giorno. È possibile aumentare la dose fino ad un massimo di 20 mg al giorno.
  • Felodipina (es. Prevex, Feloday, Plendil): per la cura dell'ipertensione arteriosa, si raccomanda di assumere una dose di farmaco pari a 10 mg al giorno, per via orale. Nel caso il farmaco riporti un buon effetto terapeutico, è possibile dimezzare la posologia. Consultare il medico.
  • Amlodipina besilato (es. Norvasc): la dose di 5 mg al giorno sembra essere la più efficace per ridurre i sintomi legati all'ipertensione arteriosa. Non superare i 10 mg al dì.