Ultima modifica 03.01.2020

Definizione

Il flutter atriale è un'alterazione del ritmo cardiaco che origina nell'atrio per poi trasmettersi fino al ventricolo.
Quest'alterazione del ritmo cardiaco colpisce soprattutto i pazienti di sesso maschile e in età avanzata.
Si possono distingue due forme di flutter atriale: quella parossistica (a rapida comparsa) e quella permanente (a comparsa graduale).

Cause

Le cause scatenanti il flutter atriale possono essere di diversa natura. Fra queste, ricordiamo le cardiopatie reumatiche, le valvulopatie, l'infarto del miocardio, le coronaropatie, l'ipertensione e le pericarditi.
Altre cause, di origine non cardiovascolare, che possono favorire la comparsa del flutter atriale, sono: l'ipertiroidismo, l'obesità, l'abuso di alcool e/o droghe, il fumo, l'ansia e anche alcuni tipi di farmaci.

Sintomi

I principali sintomi che possono manifestarsi in presenza di flutter atriale, sono: palpitazioni, dispnea, dolore al torace, vertigine, sensazione di debolezza e svenimenti.
Inoltre, l'alterazione del ritmo cardiaco che caratterizza il flutter atriale influisce negativamente sia sulla gittata cardiaca che sulla circolazione ematica, rendendo il flusso sanguigno turbolento. Quest'ultima condizione, a sua volta, può causare lesioni ai vasi sanguigni e favorire l'insorgenza di trombi.


Le informazioni sui Flutter Atriale - Farmaci per la Cura del Flutter Atriale non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Flutter Atriale - Farmaci per la Cura del Flutter Atriale.

Farmaci

Il trattamento che si decide d'intraprendere dipende dalla forma di flutter atriale che si manifesta (parossistico o permanente).
Generalmente, per la cura del flutter atriale di tipo parossistico, il medico interviene somministrando farmaci digitalici e antiaritmici. Inoltre, può essere effettuato anche un particolare tipo di trattamento elettrico: la cardioversione.
Nel caso del flutter atriale permanente, invece, oltre a intervenire con la somministrazione di antiaritmici e farmaci digitalici, si può ricorrere all'uso di anticoagulanti (per ridurre il rischio di tromboembolia, particolarmente frequente nei casi di flutter atriale permanente) e beta-bloccanti o calcio-antagonisti per rallentare il ritmo cardiaco.
Inoltre, anche nei casi di flutter atriale permanente, si può ricorrere alla cardioversione; in alternativa i pazienti possono essere sottoposti anche ad un altro tipo di trattamento elettrico: l'ablazione a radiofrequenza transcatetere.


Farmaci Flutter Atriale

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro il flutter atriale ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura.

Digossina

La digossina (Lanoxin ®, Eudigox ®) è un glicoside digitalico che esercita un effetto inotropo positivo, ossia è in grado di aumentare la forza di contrazione del cuore, ma allo stesso tempo esercita anche un effetto cronotropo negativo, cioè diminuisce la frequenza cardiaca.
Quando somministrata per via orale, la dose di digossina solitamente impiegata negli adulti può variare dai 0,25 mg fino a 1,5 mg di principio attivo al giorno, da assumersi in dose unica, oppure in dosi frazionate. In qualsiasi caso, l'esatta quantità di medicinale da assumere verrà stabilita dal medico per ciascun paziente.

Antiaritmici

Gli antiaritmici - come si può evincere dal loro stesso nome - sono farmaci impiegati per contrastare il battito cardiaco irregolare. Pertanto, possono essere impiegati con successo nel trattamento del flutter atriale, sia parossistico che permanente.
Fra i diversi antiaritmici che si possono impiegare, ricordiamo:

  • Amiodarone (Amiodar ®, Cordarone ®): l'amiodarone è un antiaritmico disponibile sia per la somministrazione orale che parenterale.
    Quando somministrato attraverso un'iniezione endovenosa, la dose di farmaco solitamente impiegata è di 5 mg/Kg di peso corporeo.
    Quando somministrato per via orale, invece, si consiglia di iniziare la terapia a base di amiodarone con una dose di carico pari a 600 mg al giorno. In seguito, tale dosaggio può essere diminuito fino al raggiungimento di una dose di mantenimento di 100-400 mg al dì.
  • Flecainide (Almarytm ®): la flecainide è disponibile per la somministrazione orale. Solitamente - per il trattamento del flutter atriale - la dose di farmaco impiegata è di 50-100 mg, da assumersi due volte al dì.
  • Ibutilide (Corvert ®): l'ibutilide è un antiaritmico che viene somministrato per via endovenosa solo da personale specializzato. La quantità di farmaco da somministrarsi dipende dal peso del paziente. Generalmente, nei pazienti con peso corporeo maggiore di 60 Kg, la dose d'ibutilide abitualmente impiegata è di 1 mg.

Anticoagulanti

Come accennato, gli anticoagulanti vengono utilizzati per prevenire la formazione di trombi nei casi di flutter atriale, soprattutto di tipo permanente.
Fra i diversi principi attivi che si possono impiegare a tale scopo, ricordiamo il warfarin (Coumadin ®). Il warfarin è un anticoagulante disponibile per la somministrazione orale. La quantità di principio attivo da assumere, la frequenza delle somministrazioni e la durata del trattamento devono essere stabilite dal medico su base strettamente individuale per ciascun paziente.

Beta-bloccanti

I beta-bloccanti sono farmaci generalmente utilizzati per la cura dell'ipertensione, ma che sono molto utili anche nel trattamento delle alterazioni del ritmo cardiaco. Fra questi, ricordiamo:

  • Metoprololo (Seloken ®, Lopresor ®): la dose di metoprololo abitualmente somministrata negli adulti è di 100-200 mg al giorno, da assumersi per via orale in 2-3 dosi frazionate.
  • Atenololo (Atenol ®, Tenormin ®): l'atenololo è disponibile per la somministrazione orale e parenterale. Per il trattamento delle aritmie, si consiglia di iniziare il trattamento somministrando l'atenololo per via parenterale. Successivamente, la terapia può essere continuata per via orale assumendo una dose di mantenimento pari a 50-100 mg di atenololo al giorno.

Calcio-antagonisti

Anche i calcio-antagonisti trovano impiego nel trattamento del flutter atriale. Questi farmaci agiscono antagonizzando i canali del calcio voltaggio dipendenti presenti a livello cardiaco.
Fra i diversi principi attivi che si possono utilizzare, ricordiamo il verapamil (Isoptin ®), un calcio-antagonista disponibile per la somministrazione orale e parenterale.
Quando somministrato per via orale, la dose di verapamil abitualmente impiegata è di 40-80 mg, da assumersi tre volte al dì. Ad ogni modo, quando si assume il farmaco, è necessario seguire tutte le indicazioni che saranno fornite dal medico.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista