Farmaci per Curare l'Anemia Perniciosa
Ultima modifica 02.04.2020

Definizione

L'anemia perniciosa delinea una particolare forma di anemia associata essenzialmente alla carenza di vitamina B12 (Cobalamina), causata a sua volta da un malassorbimento della stessa. Dal momento che la vitamina B12 è indispensabile per la crescita dei globuli rossi, la sua carenza provoca una diminuzione degli eritrociti nel sangue.

Cause

Malattia autoimmuneatrofia della mucosa ghiandolare gastrica → assenza del fattore intrinseco intestinale (utile per assorbire la vitamina B12) → malassorbimento della vitamina B12 → anemia perniciosa

 

Le possibili cause scatenanti l'anemia perniciosa sono: abuso di farmaci antiulcera, asportazioni chirurgiche dell'ileo o di una parte dello stomaco (sedi di assorbimento della vitamina B12),  celiachia, dieta vegetariana, infezione da H. Pylori, inserzione di un bypass gastrico, morbo di Crohn.

Sintomi

Le evidenze cliniche dimostrano che i malati di anemia perniciosa presentano quantità elevatissime di gastrina; inoltre, la malattia esordisce con alterazione della percezione del gusto, aumento dei livelli sierici di bilirubina, cute itterica, difficoltà di concentrazione, glossite atrofica (mucosa linguale rossa e liscia), irritabilità, mal di testa, vuoti di memoria. Nei casi più gravi, l'anemia perniciosa coinvolge il sistema nervoso.


Le informazioni sui Anemia Perniciosa - Farmaci per la Cura dell'Anemia Perniciosa non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Anemia Perniciosa - Farmaci per la Cura dell'Anemia Perniciosa.

Farmaci

Se fino a poco tempo fa l'anemia perniciosa era inserita tra le malattie incurabili e potenzialmente letali, attualmente viene considerata una patologia curabile e fortunatamente poco diffusa.
La terapia d'elezione è rappresentata dalla somministrazione (in genere, tramite iniezione intramuscolare) di vitamina B12 che, come abbiamo visto, è carente nel malato di anemia perniciosa.
Eventualmente, è possibile completare la terapia con la supplementazione di integratori di ferro.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro l'anemia perniciosa, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato e alla sua risposta alla cura:

 

Integrazionedi vitamina B12: indispensabile per garantire la sopravvivenza e l'annullamento dei sintomi ai pazienti affetti da anemia perniciosa:

  • Cianocobalamina (es. Tonocian, Disepavit, Epargriseovit): rappresenta il farmaco di prima scelta per il trattamento dell'anemia perniciosa. Per via parenterale, iniziare la somministrazione del farmaco alla dose di 100 mcg, per via intramuscolare, da assumere una volta al giorno per una settimana; nel caso di risposta positiva, proseguire assumendo il farmaco ogni 2 giorni (per 7 giorni); successivamente somministrare il principio attivo ogni 3-4 giorni per altre 2-3 settimane. In generale, la maggior parte dei malati di anemia perniciosa richiede la somministrazione mensile del farmaco alla dose di 100-1.000 mg per via intramuscolare per tutta la vita. In alternativa, è possibile assumere la cianocobalamina sotto forma di spray  nasale o gel nasale (500 mcg in una narice, una volta a settimana), solo quando l'anemia perniciosa non coinvolge il sistema nervoso.
  • Cobamide (es. Cobaforte): indicato per la cura delle patologie caratterizzate da una carenza da vitamina B12, compresa l'anemia perniciosa. Il farmaco è una forma enzimatica della vitamina B12 che, protetta dal fattore intrinseco, viene assorbita successivamente nel duodeno. Reperibile come capsule da 2,5 mg, si raccomanda di assumere 2 capsule al giorno. Il farmaco può essere somministrato anche per via intramuscolare quando la carenza di vitamina B12 è particolarmente grave.

Integrazione di ferro: talvolta, il paziente affetto da anemia perniciosa potrebbe necessitare anche una supplementazione di Sali di ferro:

  • Solfato ferroso (es. Ferrograd): antianemico per eccellenza, il solfato ferroso è assai utilizzato nella terapia marziale (anemia da carenza di ferro). In genere, il farmaco è  reperibile sotto forma di compresse a rilascio controllato da 595 mg di attivo. Si raccomanda di assumere 1 compressa al giorno, con acqua. Il farmaco necessita di prescrizione medica. Per migliorare l'assorbimento, si consiglia di assumere il farmaco con vitamina C (es. con un bicchiere di succo d'arancia).
  • Ferro fumarato (es. Ferro Organico): iniziare la terapia per l'anemia sideropenica con 325 mg di farmaco per via orale, una volta al giorno. Proseguire con la terapia di mantenimento assumendo 325 mg di attivo, tre volte al giorno. La posologia per la cura dell'anemia da carenza di ferro associata a patologie renali resta la stessa, e si raccomanda di sottoporre il paziente a regolari controlli.

Per approfondimenti: vedi articolo sui farmaci per la cura dell'anemia sideropenica

 

Integrazione di vitamina C e di acido folico: anche l'acido ascorbico e la vitamina B9 possono contribuire ad abbattere i sintomi che accompagnano l'anemia sideropenica.

  • Acido folico (es. Folina, Fertifol, Folidex): disponibile sia come capsule molli da 5 mg di principio attivo (da assumere 1-3 volte al dì), sia come soluzione iniettabile da 15 mg di acido folico (assumere una volta al dì, per via intramuscolare).
  • Vitamina C (es. Redoxon, Cebion, Cimille, Univit, C Tard, Agruvit, Univit, Duo C): indicativamente, assumere 50-180 mg al giorno di vitamina C, per via orale, intramuscolare o endovenosa. Non superare i 180 mg di acido ascorbico al giorno.

Da ricordare, però, che la sola somministrazione di vitamina C e di acido folico, in assenza di vitamina B12, non è sufficiente per curare l'anemia perniciosa.