Farmaci per Curare l'Alito Cattivo

Farmaci per Curare l'Alito Cattivo
Ultima modifica 20.02.2020

Definizione

L'alitosi non dev'essere considerata un mero problema imbarazzante, quanto piuttosto un disturbo del cavo orale a tutti gli effetti, la cui gravità dipende dalla causa che ne sta all'origine. L'alitosi si manifesta con una sgradevole e maleodorante emissione di aria dalla bocca, espressione dell'assunzione di alcuni alimenti particolari, di una scorretta igiene orale o, nei casi più gravi, di malattie gastriche.

Cause

Tra le cause alimentari responsabili dell'alito cattivo, la cipolla e l'aglio si conquistano il podio; da non dimenticare, tuttavia, che numerosi altri alimenti possono favorire l'alitosi. Questo spiacevole sintomo può essere conseguenza di residui alimentari insidiati tra i denti che, degradandosi e ristagnando in loco, emanano cattivi odori. Tra gli altri fattori causali, ricordiamo: abitudine tabagica, farmaci (antibiotici), disturbi gastrici - acidità di stomaco, alterazioni digestive, reflusso gastroesofageo - inadeguata /mancata igiene orale, insufficienza renale.

Sintomi

L'intensità dell'alito cattivo dipende chiaramente da ciò che l'ha originato; spesse volte il soggetto affetto non si rende conto di tale disturbo, pertanto tende a trascurare questo aspetto.

  • Complicanze: insufficienza renale, danno renale, disturbi della coagulazione, alterazioni cardiache e polmonari, morte (casi di estrema gravità)

Dieta e Alimentazione

Le informazioni sui Alito Cattivo - Farmaci per la Cura dell'Alitosi non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Alito Cattivo - Farmaci per la Cura dell'Alitosi.

Farmaci

Più che di farmaci per la cura dell'alito cattivo, sarebbe più appropriato discutere sui rimedi naturali o sui trattamenti alternativi volti a contrastare l'alitosi; chiaramente, quando l'alito cattivo ha una base patologica, l'obiettivo principe è sicuramente la cura della malattia sottostante che, di riflesso, comporta anche l'allontanamento dell'alitosi.
L'accurata igiene orale è sicuramente il primo passo per migliorare, seppur superficialmente, l'alitosi; l'alito cattivo, infatti, non può essere curato mascherando il problema con chewingum alla menta o con collutori; piuttosto, dev'essere trattato alla radice.
Tralasciando momentaneamente l'alitosi patologica - vale a dire correlata a patologie sottostanti - la variante più comune dipende da una scorretta igiene orale: in simili frangenti, è possibile adottare uno tra i numerosissimi rimedi naturali per combattere l'alitosi.
Abbiamo analizzato che anche il fumo può favorire l'alitosi; pertanto, qualora la condizione fosse piuttosto pesante, si consiglia di smettere di fumare.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia per l'alito cattivo, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

Collutori e dentifrici per trattare l'alito cattivo dipendente da una scarsa igiene orale.
Non è raro che l'alitosi sia correlata ad un accumulo di batteri sui denti; per ovviare a questo inconveniente, si consiglia caldamente di prestare particolare attenzione al lavaggio dei denti, da effettuarsi almeno tre volte al giorno con spazzolino, dentifricio e collutorio, ed almeno una volta al giorno con il filo interdentale. In particolare, si raccomanda di utilizzare collutori a base di:

Si raccomanda, inoltre, di utilizzare un dentifricio contenente antibatterici, utili per ridurre l'accumulo di placca, prevenendo così non solo le carie, ma anche l'alitosi.

 

Nota Bene: i dentifrici e i collutori non agiscono sulla causa dell'alitosi piuttosto mascherano il disturbo, alleggerendone esclusivamente i sintomi.

 

Farmaci per la Cura dell'alito cattivo dipendente da malattie gastriche-digestive


Talvolta, l'alito cattivo può nascondere una patologia gastrica sottostante, come la gastrite, l'ulcera peptica o le malattie da reflusso gastro-esofageo. Nei casi appena elencati, è chiaro come l'alitosi non costituisca il problema principale: l'alito cattivo è un segnale d'allarme inviato dall'organismo per avvisare che qualcosa non funziona come dovrebbe. Sarà dovere del medico identificare il fattore causale, per poi curarlo.
Per fare un esempio, in caso di gastrite, si consiglia la somministrazione di farmaci antiacidi (es. Idrossido di alluminio e di magnesio), protettori della mucosa gastrica (Es. Sucralfato) o inibitori della pompa protonica (Es.  Pantoprazolo, Omeprazolo, Lansoprazolo). In caso di accertata o presunta ulcera peptica, responsabile anche (e non solo) di alito cattivo, si raccomanda altresì un'eventuale somministrazione di antagonisti dei recettori H2 dell'istamina (es. Nizatidina, Cimetidina).

Per la posologia, approfondisci l'argomento:

Per evitare l'inacidimento dell'alito, si raccomanda comunque una corretta igiene orale, prediligendo la scelta di collutori e dentifrici a base di mentolo od eucaliptolo, per mascherare l'alito cattivo