Farmaci per Curare l'Alcolismo

Farmaci per Curare l'Alcolismo
Ultima modifica 04.11.2017

Definizione

Malgrado non esista una definizione univoca e precisa, l'alcolismo delinea una malattia a tutti gli effetti, in grado di interferire con la famiglia, la salute mentale e fisica, ed il lavoro del soggetto che ne è affetto. L'alcolismo crea dipendenza, proprio come una droga: l'alcolista, il più delle volte, trova nell'alcol la soluzione ai suoi problemi, ma non si rende conto che così facendo finisce per rovinare se stesso.

Cause

La dipendenza da alcol si manifesta in maniera piuttosto graduale: con il passare del tempo, il soggetto, continuando ad assumere alcolici, percepisce la necessità di berne quantità sempre superiori per raggiungere lo stato d'euforia desiderato. È questo il meccanismo – espresso in parole semplici – che s'instaura nella sindrome da dipendenza alcolica.

Sintomi

Il riconoscimento dei sintomi è fondamentale per evitare che l'alcolismo degeneri in vera e propria alcol-dipendenza: attacchi di rabbia, guida insicura e pericolosa, instabilità sul lavoro, isolamento sociale, necessità costante di assumere alcolici, perdita d'interesse per lavoro/hobby,  tendenza all'irritabilità e alle variazioni d'umore. A questi aspetti psicologici si sommano quelli fisici: aumento del volume epatico, dolore addominale, gastrite, perdite di memoria temporanee, vomito (specie al mattino).


Le informazioni sui Alcolismo - Farmaci per la Cura dell'Alcolismo non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Alcolismo - Farmaci per la Cura dell'Alcolismo.

Farmaci

Ciò che è sconcertante, è che l'alcolista, pur sentendo la costante necessità di bere alcolici e non essendo in grado di controllarsi, spesso non si rende conto di essere malato; per questo motivo, i pazienti affetti da alcolismo tendono a rifiutare le cure e i trattamenti. A detta di ciò, ben si comprende come il supporto e la comprensione di amici e familiari sia indispensabile per far capire e superare il problema, che non va mai sottovalutato.
Qualora il supporto di amici e parenti non fosse sufficiente per superare la difficoltà, i farmaci possono aiutare il paziente affetto da alcolismo; ad ogni modo, è bene evidenziare che i farmaci ed i trattamenti possono risultare inefficaci quando il paziente non collabora e non presenta forza di volontà.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro l'alcolismo, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

  • Disulfiram (es. Antabuse dispergettes, Etiltox): il farmaco non è indirizzato a curare l'alcolismo, né tantomeno a superare il comportamento ossessivo-compulsivo a bere. Questo farmaco, in associazione all'alcool, provoca reazioni fisiche collaterali come vampate di calore, mal di testa, nausea e vomito, che dovrebbero indurre il malato a smettere di bere per evitare gli effetti collaterali appena descritti. Si raccomanda di iniziare la terapia con una dose di farmaco pari a 500 mg, da assumere per bocca una volta al giorno; questa terapia va generalmente proseguita fino a che si verifica un'astinenza dall'alcol della durata di 1-2 settimane. Successivamente, il farmaco va assunto alla dose di 250 mg, una volta al giorno, per 6-12 mesi. Non superare i 500 mg al giorno.
  • Calcio carbimide (es. Temposil): esercita la propria attività terapeutica nella stessa modalità del farmaco precedente, anche se determina meno effetti collaterali, sia in termini di quantità che di intensità. La posologia del farmaco va stabilita dal medico.
  • Naltrexone (es. Nalorex, Narcoral, Antaxone): questo farmaco (antagonista competitivo dei recettori oppioidi) induce il paziente alcolizzato a smettere di bere; in altre parole, la somministrazione di questo attivo è utile per ridurre il desiderio di bere. Il farmaco è reperibile sotto forma di sospensione iniettabile a rilascio prolungato: assumere 380 mg di attivo ogni 4 settimane, tramite iniezione intramuscolare nel gluteo. In alternativa, è possibile assumere il farmaco sotto forma di compresse ad uso orale: in tal caso, si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 50 mg, una volta al giorno.

N.B. Anche se è possibile assumere il farmaco per bocca, si raccomanda di scegliere la versione iniettabile, dal momento che sembra essere più efficace per la guarigione dall'alcolismo.

  • Acamprosato (es. Campral): anche questo principio attivo è utile per ridurre il desiderio di bere alcol. A differenza del Disulfiram, la somministrazione di questo farmaco non genera effetti collaterali secondari. L' Acamprosato espleta la propria attività terapeutica antagonizzando un neurotrasmettitore iperattivo nella fase dell'astinenza da alcol (glutammato). È particolarmente utile per ridurre la probabilità di ricadute. Indicativamente, la posologia di questo farmaco per il trattamento dell'alcolismo nell'adulto e nell'anziano è 666 mg, da assumere per os, tre volte al giorno.
  • Ondansetrone (es. Zofran): in caso di dipendenza da alcol, si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 4 mcg per chilo, due volte al giorno. In genere, il farmaco è prescritto per trattare i sintomi secondari che accompagnano l'alcolismo, come nausea e vomito.

In caso di alcolismo nel contesto della gravidanza, non assumere i farmaci sopradescritti: in simili frangenti, è raccomandato il supporto dei familiari ed eventualmente si consiglia di seguire un programma di trattamento psicologico presso una struttura competente.

 

Cure psicologiche


A questi farmaci vengono spesso associati altri attivi in grado di correggere i sintomi psicologici determinati dall'alcolismo; spesse volte, infatti, il paziente ha bisogno di un supporto psicologico (dai familiari) e di un ausilio farmacologico con ansiolitici ed antidepressivi. Le benzodiazepine (es. triazolam, oxazepam, clotiazepam, nitrazepam, clobazam, ecc), purtroppo molto utilizzate dagli alcolisti per ridurre l'ansia e per combattere l'insonnia, tendono ad aumentare il rischio di ricadute, specie quando utilizzate per lunghi periodi.

 

Terapie collaterali


Dato che l'alcolismo può causare ipertensione, incrementare gli zuccheri nel sangue, favorire la comparsa di malattie epatiche o cardiache, il medico prenderà i provvedimenti più idonei per curare queste patologie, che - in questo specifico caso - sono strettamente correlate all'alcolismo.

 

Alcuni pazienti affetti da alcolismo (in forma particolarmente grave) vengono sottoposti ad un preciso programma di trattamento presso una struttura residenziale (comunità), che aiuta il paziente a trovare una via d'uscita dal tunnel dell'alcol che da tempo lo imprigiona. Per fronteggiare i problemi associati all'alcolismo, i pazienti sono sottoposti a terapie di gruppo; il gruppo Alcolisti Anonimi rappresenta una delle più importanti organizzazioni dedite alla guarigione degli alcolisti.