Pungitopo in Erboristeria: Proprietà del Pungitopo

Ultima modifica 10.01.2020
Pungitopo

Nome Scientifico

Ruscus aculeatus

Famiglia

Liliaceae

Origine

Europa

Sinonimi

Rusco, Pungitopo

Parti Utilizzate

Droga data da radici e rizomi.

Costituenti chimici

Pungitopo in Erboristeria: Proprietà del Pungitopo

Il pungitopo, sotto forma di estratto standardizzato oppure come decotto, trova applicazione ideale a scopo antiinfiammatorio e antiedemigeno.
In campo cosmetico, l'estratto secco è usato per l'attività vaso-protettiva delle saponine nel trattamento della pelle, nell'igiene intima e nei coadiuvanti anticellulite.
L'attività biologica più importante del rizoma di pungitopo è dovuta alle saponine di tipo steroideo che, proprio per la loro struttura chimica, esplicherebbero un effetto antinfiammatorio addirittura superiore a quello dell'escina (Ippocastano).

Attività biologica

Il pungitopo è dotato di attività antinfiammatoria, antiedemigena, astringente e vasoprotettrice. Più in particolare, tali azioni sono ascrivibili soprattutto alla ruscogenina e ai flavonoidi in esso contenuti.
Tali attività sono state confermate da svariati studi che sono stati in grado di dimostrare come gli estratti di pungitopo - in particolare, la ruscogenina in essi contenuta - siano in grado di esercitare un ruolo protettivo a livello del microcircolo, diminuendo la fragilità capillare, e di esercitare un'azione venotonica riducendo il ristagno di sangue a livello delle gambe.
Un interessante studio ha, inoltre, dimostrato come il pungitopo - grazie all'azione vasocostrittrice e venotonica di cui è dotato - si sia rivelato un potenziale rimedio per contrastare l'ipotensione ortostatica. Tuttavia, ulteriori e approfonditi studi sono ancora necessari prima di poter approvare un'applicazione terapeutica del pungitopo di questo tipo.

Pungitopo contro l'insufficienza venosa e contro le emorroidi

Come accennato, grazie alle proprietà venotoniche, vasocostrittrici e protettive nei confronti del microcircolo di cui il pungitopo è dotato, il suo utilizzo ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento di disturbi quali le emorroidi, l'insufficienza venosa e i sintomi ad essa associati, come gonfiore, dolore, prurito, pizzicore e crampi alle gambe.
A titolo indicativo, per il trattamento dei suddetti disturbi, se il pungitopo è impiegato sotto forma di estratto liquido, solitamente si consiglia l'assunzione di una quantità di prodotto corrispondente a circa 7-11 mg di ruscogenina.
Ad ogni modo, per maggiori informazioni sugli impieghi terapeutici del pungitopo e sulle dosi abitualmente impiegate, si rimanda alla lettura dell'articolo dedicato "Curarsi con il Pungitopo".


N.B.: quando il pungitopo viene utilizzato a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (ruscogenina), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di pungitopo, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di ruscogenina contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente pungitopo, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Pungitopo nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, il pungitopo viene utilizzato - in associazione ad altre piante - all'interno di preparazioni impiegate per favorire la diuresi. Inoltre, la pianta viene utilizzata per abbassare la pressione arteriosa e per contrastare gli edemi e i calcoli renali.
Il pungitopo viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può facilmente reperire sotto forma di tintura madre, granuli e gocce orali.
In quest'ambito la pianta viene utilizzata in caso di insufficienza venosa, gambe pesanti, edemi, flebiti e disturbi circolatori in generale.  
La quantità di rimedio omeopatico da assumere può variare da individuo a individuo, anche in funzione della tipologia di disturbo che si necessita trattare e del tipo di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.


N.B.: le applicazioni del pungitopo per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.


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Effetti collaterali

In seguito all'assunzione di pungitopo sono raramente comparsi segni e sintomi di intolleranza gastrica.

Controindicazioni

Evitare l'assunzione di pungitopo e sue preparazioni in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Inoltre, l'utilizzo della pianta è controindicato anche in gravidanza e durante l'allattamento.

Interazioni Farmacologiche

  • non note.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista