Proprietà della Lavanda in Erboristeria: Effetti ed Impieghi

Proprietà della Lavanda in Erboristeria: Effetti ed Impieghi
Ultima modifica 05.10.2020
INDICE
  1. Nome Scientifico
  2. Famiglia
  3. Origine
  4. Sinonimi
  5. Parti Utilizzate
  6. Costituenti Chimici
  7. Proprietà della Lavanda in Erboristeria
  8. Interazioni Farmacologiche
  9. Effetti Collaterali
  10. Controindicazioni

Nome Scientifico

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Lavandula angustifolia Miller

Famiglia

Labiatae

Origine

La pianta di lavanda è indigena delle regioni del Mediterraneo, ma è comune anche nelle regioni del sud Europa.

Sinonimi

  • Lavandula officinalis Chaix 
  • Lavanda vera
  • Lavanda officinale
  • Lavanda a foglie strette
  • Spico

Parti Utilizzate

La droga è costituita dall'olio essenziale estratto dai fiori freschi e/o dalle infiorescenze, dai fiori freschi e dai fiori essiccati.

Costituenti Chimici

Fra i principali costituenti chimici della lavanda, ritroviamo:

  • Olio essenziale, i cui componenti principali sono il linalolo, l'acetato di linalile, il cineolo e la canfora. Da sottolineare il fatto che la composizione dell'olio essenziale può variare a seconda della zona in cui la pianta cresce.
  • Tannini.
  • Idrossicumarine, fra cui ritroviamo l'umbelliferone.
  • Acido caffeico e suoi derivati.

Proprietà della Lavanda in Erboristeria

I fiori di lavanda vengono utilizzati soprattutto per le loro proprietà modestamente sedative e per le proprietà antispastiche esercitate in particolar modo sulla muscolatura liscia del tubo digerente e dell'albero bronchiale.

L'olio essenziale di lavanda, invece, si utilizza per via esterna: ottenuto per distillazione dei fiori, gli vengono ascritte ottime proprietà antinfiammatorie.

Per approfondire: Olio di Lavanda - Olio Essenziale di Lavanda

Attività Biologica

Alla lavanda sono attribuite numerose attività: sedative, antispasticheantinfiammatorie, antimicrobiche e perfino ipocolesterolemizzanti. Più precisamente, tutte queste proprietà sono ascrivibili all'olio essenziale estratto dalla pianta.

Secondo uno studio, l'azione antinfiammatoria dell'olio essenziale di lavanda deriverebbe dall'interferenza di alcuni suoi componenti con l'attività della fosfolipasi C. Inoltre, il medesimo studio ha dimostrato che il suddetto olio essenziale è in grado di esercitare un'azione antinocicettiva molto simile a quella esercitata dal tramadolo (un analgesico oppioide), diminuendo in questo modo anche il dolore.

Un altro studio, invece, ha dimostrato che l'olio essenziale di lavanda è in grado di ridurre la componente infiammatoria che caratterizza le reazioni allergiche attraverso l'inibizione della degranulazione dei mastociti, quindi, inibendo il rilascio d'istamina.

Le proprietà antimicrobiche dell'olio essenziale, invece, sono state messe in luce da diversi studi che hanno evidenziato come diversi suoi componenti possano essere impiegati come battericidi potenzialmente efficaci contro ceppi di Staphylococcus aureus meticillino-resistenti e ceppi di Enterococcus faecium vancomicino-resistenti. Inoltre, l'olio essenziale di lavanda - e, in particolare, il linalolo in esso contenuto - ha dimostrato di possedere anche proprietà acaricide, oltre che di avere proprietà fungicide in vitro.

Grazie all'azione antimicrobica, in ambito erboristico e cosmetico, l'olio essenziale di lavanda è spesso impiegato esternamente per conferire sollievo e apportare miglioramenti in presenza di affezioni cutanee come l'acne, la rosacea o gli eczemi, e per ridurre l'irritazione e l'arrossamento.

Alcune ricerche hanno anche messo in luce le potenziali proprietà ipocolesterolemizzanti dell'olio essenziale di lavanda. Proprietà che sembrano essere esercitate attraverso l'inibizione dell'enzima epatico idrossimetilglutaril-CoA reduttasi (o HMG-CoA), uno degli enzimi implicati nella sintesi del colesterolo. Più nel dettaglio, sembra che tale inibizione sia dovuta al limonene e al perillil alcol contenuti all'interno dello stesso olio essenziale. Inoltre, del perillil alcol si stanno indagando anche le potenziali proprietà antitumorali.

Per quanto riguarda l'attività dell'olio essenziale di lavanda a livello gastrointestinale - oltre ad esercitare un'azione antispastica - esso è anche dotato di proprietà carminative che, quindi, lo rendono un rimedio utile per contrastare flatulenza e coliche.

L'attività sedativa svolta dall'olio essenziale di lavanda sembra si possa espletare anche per semplice inalazione (aromaterapia).

Infine, l'olio di lavanda si sarebbe mostrato efficace, quando utilizzato esternamente, nel contrastare i piccoli disturbi circolatori.

Alla luce di quanto appena detto, non sorprenderà, quindi, come l'olio essenziale di lavanda venga utilizzato dall'erboristeria per il trattamento di disturbi come l'irrequietezza, l'insonnia e alcuni disturbi digestivi.

Lavanda contro l'Irrequietezza e l'Insonnia

Come sopra accennato, l'olio essenziale di lavanda può essere impiegato sia internamente che esternamente (aromaterapia) per contrastare l'irrequietezza, l'agitazione e l'insonnia ad esse associata.

Generalmente, si consiglia di assumere 2-4 gocce di olio essenziale al giorno, opportunamente diluite. Ad ogni modo, sul mercato sono reperibili numerose preparazioni contenenti olio essenziale di lavanda; pertanto, per l'assunzione del prodotto si raccomanda di seguire le indicazioni riportate sull'etichetta, sulla confezione o sul foglietto illustrativo della preparazione che si vuole utilizzare.

Lavanda contro i Disturbi Digestivi

In virtù delle proprietà carminative e antispastiche esercitate nei confronti del tratto gastroenterico, la lavanda può essere impiegata per il trattamento di piccoli disturbi digestivi, flatulenza e coliche.

Anche in questo caso, la dose di olio essenziale da assumere solitamente raccomandata è di 2-4 gocce al giorno, previa diluizione. Ad ogni modo, ricordiamo ancora che è necessario attenersi alle indicazioni fornite dalla ditta produttrice e riportate sulla confezione, sull'etichetta o sul foglietto illustrativo della preparazione che s'intende utilizzare.

Lavanda per contrastare i Disturbi Circolatori

L'olio essenziale di lavanda utilizzato esternamente sembra essere efficace nel trattamento di alcuni disturbi circolatori. Per questo motivo, non è raro che venga impiegato in una particolare tipologia di cura termale definita balneoterapia.

In questa particolare forma di trattamento termale, l'olio essenziale di lavanda viene aggiunto all'acqua termale (di solito, con temperatura intorno ai 38°) nella quale il paziente si dovrà poi immergere.

Prima di sottoporsi a sedute di balneoterapia, è comunque opportuno chiedere il consiglio del proprio medico.

NOTA BENE

Quando la lavanda viene utilizzata per scopi terapeutici, è bene utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze attive che si stanno assumendo.

Quando si utilizzano preparazioni a base di lavanda, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di sostanze attive contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.

In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente lavanda, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Lavanda in Medicina Popolare ed Omeopatia

Gli usi della lavanda nella medicina popolare sono molteplici. Infatti, in quest'ambito, questa pianta trova impiego come rimedio interno contro l'asma bronchiale, i crampi e il mal di testa.

Esternamente, invece, la lavanda viene sfrutatta dalla medicina popolare come rimedio contro i reumatismi, gli esaurimenti e la tensione, oltre che per favorire la guarigione delle ferite.

La lavanda è utilizzata anche nell'omeopatia con indicazioni per il trattamento delle infiammazioni delle vie respiratorie (come laringiti e faringiti), dell'insonnia, dell'agitazione e come rimedio contro le punture degli insetti, come vespe e api.

NOTA BENE

Le applicazioni della lavanda nelle medicine alternative per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Si rinnova l'invito al consulto con il proprio medico prima di ricorrere a trattamenti alternativi a base di lavanda.

Interazioni Farmacologiche

La Lavanda può Interferire con l'Azione di Farmaci?

La lavanda, il suo olio essenziale e i prodotti che la contengono non sembrano interagire con l'attività di farmaci e medicinali.

Tuttavia, qualora si stiano seguendo terapie farmacologiche di qualsivoglia tipo, prima di assumere l'olio essenziale di lavanda e i prodotti che lo contengono per via orale, sarebbe bene chiedere un consulto con il proprio medico.

Effetti Collaterali

La Lavanda e il suo Olio Essenziale possono causare Effetti Indesiderati?

In seguito all'utilizzo esterno dell'olio essenziale di lavanda possono manifestarsi effetti collaterali a carico della cute, quali irritazioni, dermatiti e fototossicità.

Quando assunta internamente, invece, la lavanda può causare disturbi gastrointestinali e sonnolenza.

Altresì possibili sono le reazioni allergiche in individui sensibili.

In caso d'iperdosaggio possono insorgere gravi reazioni avverse, come depressione del sistema nervoso centrale, depressione respiratoria, mal di testa, vomito e convulsioni. Pertanto, si raccomanda di NON eccedere con le dosi utilizzate e di rispettare sempre le indicazioni riportate sulla confezione o sul bugiardino del prodotto che si deve assumere.

Controindicazioni

Quando NON usare la Lavanda e il suo Olio Essenziale

Evitare l'assunzione in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti della lavanda o dei prodotti che la contengono.

L'assunzione della lavanda e del suo olio essenziale non è raccomandata in gravidanza e durante l'allattamento.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista