Proprietà della Boswellia in Erboristeria: Quali Sono?

Proprietà della Boswellia in Erboristeria: Quali Sono?
Ultima modifica 05.10.2020
INDICE
  1. Nome Scientifico
  2. Famiglia
  3. Origine
  4. Parti Utilizzate
  5. Costituenti Chimici
  6. Proprietà della Boswellia in Erboristeria
  7. Interazioni Farmacologiche
  8. Effetti Collaterali
  9. Controindicazioni

Nome Scientifico

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/10/01/boswellia-serrata-orig.jpeg Shutterstock

Boswellia serrata

Famiglia

Burseraceae

Origine

Si ritiene che la boswellia sia originaria dell'India, dell'Arabia e dell'Africa.

Parti Utilizzate

La droga è costituita dalla resina che essuda dal tronco in seguito ad incisione. Tale resina è nota come "franchincenso".

Costituenti Chimici

I principali costituenti chimici contenuti nella pianta sono:

  • Olio essenziale (5-9%), fra i cui componenti ritroviamo l'acido acetil-11-cheto-beta-boswellico (AKBA);
  • Resine (60%): fra i vari componenti ritroviamo l'acido boswellico di tipo alfa e beta e il metil estere dell'acido 3-acetil-β-boswellico;
  • Mucillagini (12-20%).

Proprietà della Boswellia in Erboristeria

Alla boswellia vengono tradizionalmente ascritte proprietà antinfiammatorie e antitumorali. I suoi impieghi sono da ricercare soprattutto nell'ambito delle medicine alternative come, ad esempio, quella ayurvedica, dove la resina estratta dalla pianta trova impiego nel trattamento di reumatismi, artrite, artrosi e dolori muscolari.

Gli estratti della pianta rientrano anche nella composizione di diversi prodotti e integratori alimentari impiegati proprio per favorire il benessere osteoarticolare.

Attività Biologica

Alla boswellia sono attribuite diverse proprietà, in particolare, antinfiammatorie e antitumorali.

L'azione antinfiammatoria ascritta alla boswellia sembra essere esercitata dall'acido boswellico contenuto nella resina estratta dalla stessa pianta. Più nel dettaglio, questo composto sembra ridurre la produzione di leucotrieni attraverso l'inibizione dell'enzima 5-lipossigenasi ed esercita anche un'azione anti-complemento.

All'acido boswellico sono imputate anche le proprietà antitumorali attribuite alla pianta. Tuttavia, gli studi condotti in merito sono ancora limitati; pertanto, prima di confermare con assoluta certezza l'effettiva azione antineoplastica della pianta e dei suoi costituenti, sono necessarie ulteriori ricerche.

L'olio essenziale estratto dalla boswellia, invece, ha dimostrato di possedere un'attività antifungina in studi condotti in vitro. Purtroppo, l'azione antimicotica esercitata da questa pianta non interessa tanto i funghi patogeni per l'uomo, quanto quelli patogeni per le piante.

Infine, si ritiene che la boswellia possa costituire un valido aiuto nel trattamento dell'artrite reumatoide, grazie alle proprietà antinfiammatorie di cui è dotata. Tuttavia, la reale efficacia terapeutica della pianta in quest'ambito resta un argomento ancora molto dibattuto. Infatti, mentre alcuni studi affermano che l'utilizzo della boswellia in pazienti affetti da artrite reumatoide produce un miglioramento dei sintomi da essa indotti, altri ancora affermano, invece, che la pianta non è in grado di apportare alcun beneficio. Pertanto, prima di poter approvare simili impieghi della boswellia in campo medico, vi è la necessità di condurre studi clinici più approfonditi.

Ad ogni modo, gli estratti di boswellia rientrano nella composizione di diversi integratori alimentari che vengono utilizzati per favorire la funzionalità articolare e dell'apparato motorio in generale.

Boswellia nella Medicina Popolare e in Omeopatia

Le proprietà della boswellia sono note già da tempo alla medicina popolare che utilizza la pianta proprio come rimedio antinfiammatorio e antiartritico; oltre ad impiegarla come rimedio per contrastare le patologie infiammatorie dell'intestino.

Nella medicina tradizionale indiana, invece, la boswellia viene impiegata nel trattamento di vari disturbi, qualidissenteria, tignaartriti e patologie dell'apparato respiratorio.

La boswellia viene sfruttata anche dalla medicina omeopatica, dove la si può trovare sotto forma di granuli, tintura madre e gocce orali. In quest'ambito la pianta trova impiego in caso di dolori, crampi e rigidità muscolarimal di testasindrome del colon irritabilebronchitipolmonitiinsonnia infantile e infezioni dell'orecchio.

La dose di rimedio omeopatico da assumere può variare da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di disturbo che è necessario trattare e della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.

NOTA BENE

Le applicazioni della boswellia per il trattamento dei suddetti disturbi nell'ambito delel sopra citate medicine alternative non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Si consiglia di consultare sempre il medico prima di assumere la boswellia per fini terapeutici.

Interazioni Farmacologiche

La Boswellia interferisce con Farmaci e Medicinali?

Non dovrebbero verificarsi interazioni fra la boswellia e farmaci. Tuttavia, qualora si stiano seguendo terapie farmacologiche di qualsiasi tipo, prima di assumere prodotti a base di boswellia e suoi estratti, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

Effetti Collaterali

La Boswellia può causare Effetti Indesiderati?

In seguito all'utilizzo della boswellia possono manifestarsi effetti indesiderati a carico dell'apparato gastrointestinale e a livello cutaneo, come dolore epigastriconausea e dermatiti.

Pertanto, i pazienti affetti da preesistenti problemi gastrointestinali devono usare molta cautela nell'uso della boswellia e dei suoi preparati. Generalmente, in questi casi, è consigliabile rivolgersi preventivamente al proprio medico.

In individui sensibili, è altrettanto possibile l'insorgenza di reazioni allergiche.

Controindicazioni

Quando NON usare la Boswellia

La principale controindicazione all'uso della boswellia, dei suoi estratti e dei prodotti che la contengono riguarda l'allergia nota ad uno o più dei componenti della pianta e/o del prodotto che si deve assumere.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista