Ultima modifica 18.03.2020

Juglans regia L.


Fam. Juglandaceae

Etimologia

Juglans è un termine latino coniato in onore di Giove: "Jovis glans" cioè la "ghianda di Giove" poiché presso gli antichi Romani il noce era l'albero consacrato al re degli dei. L'aggettivo "regia" che significa "regale" rivela che l'albero fu introdotto in Occidente dai re di Persia.

Descrizione

Il noce è un albero alto da 10 a 20 m, a chioma folta, espansa e tondeggiante. Ha tronco eretto, dritto, con diametro basale fino a  1-2m, coperto da una corteccia liscia grigio-biancastra nei primi anni, più scura quella del tronco adulto, fessurata longitudinalmente.
Foglie alterne, imparipennate, con 5-7 foglioline ellittiche e a margine intero, quasi sessili, di colore verde scuro superiormente, più chiare sotto, leggermente vellutate per la presenza di ciuffi di peli all'inserzione delle nervature secondarie sulla principale.

NoceIl noce è pianta monoica con fiori diclini, cioè i sessi sono distinti, ma presenti nello stesso individuo. I fiori maschili sono raccolti in amenti penduli,cilindrici,alla base dei rami dell'anno precedente, hanno un piccolo perigonio di 3-4 pezzi,10-40 stami e resti di un pistillo atrofizzato; quelli femminili sono solitari o raggruppati a 2-4, hanno un perigonio di 4 tepali saldati alle brattee e alle bratteole,formante un involucro che nel frutto diviene carnoso avvolgendolo,ovario infero bicarpellare e uniloculare,sono inseriti all'estremità dei rami dello stesso anno. Fiorisce da aprile a maggio.


Vedi anche:

FRUTTO: il frutto del noce è una drupa,composta da un involucro esterno carnoso ed odoroso (il mallo), nocciolo interno legnoso ed ovoidale diviso in due valve,contenente il seme formato da 2 cotiledoni eduli, ripiegati, irregolarmente lobati, cerebriformi, detti gherigli. I due cotiledoni sono infossati in quattro compartimenti del guscio che sono incompletamente distinti da un falso setto lignificato e resistente. Il seme del noce possiede un ottimo sapore, tanto più delicato quanto più è fresco, essendo ricco di olio di ottima qualità, ma che tende ad irrancidire in breve tempo. Maturano in autunno; già in settembre, tuttavia, il  guscio ha raggiunto una definitiva solidità.

Areale

Il noce si ritiene originario dell'Asia centrale e sud-occidentale, delle regioni a clima temperato-caldo dell'Asia Minore, successivamente naturalizzato in Europa, nel resto dell'Asia ed in America centro-meridionale. In Italia è diffuso su tutto il territorio fino a 1200m di altitudine. In Italia la coltura è importante soprattutto in Campania.

Coltura

Il noce vegeta su terreno profondo, da moderatamente secco a umido, mediamente sciolto e ben areato, piuttosto ricco di sostanze nutritive, con buona frazione di humus; può vegetare anche su suoli leggermente acidi, ma preferibilmente basici . Esposizione in  pieno sole, ma non disdice la mezz'ombra. Il noce non va consociato con altre specie,  a causa della secrezione, da parte delle sue radici, di sostanze tossiche. Le sostanze che pervadono la fitta rete di radici, come anche foglie e frutti, sono infatti sgradite agli altri vegetali, ma utilissime all'uomo.

DROGA: La droga del noce è costituita dalle foglie e  dal mallo. Le foglie si raccolgono nei mesi di maggio-giugno, prima del totale sviluppo, staccandole senza il picciolo. Il mallo si raccoglie da agosto a settembre a completa maturazione. La droga deve essere essiccata rapidamente in luogo fresco e areato, per evitare precoci annerimenti delle parti.

Le foglie e il mallo sono ricchi di tannini, di vitamina C, acido citrico, malico, oli essenziali, di juglone, di acido caffeico, quercetina.

Usi

In cosmetica: Dalla macerazione del mallo di noce si estrae un pregevole olio richiesto dall'industria cosmetica-saponiera. Nel mallo si trovano grosse quantità di juglone che è antisettico e cheratinizzante, favorisce cioè il rinnovo delle cellule della pelle. Può essere usato come abbronzante in quanto è capace di stimolare la produzione di melanina. Inoltre possiede una quantità di acidi grassi insaturi e di vitamine che ne fa una sorta di filtro naturale contro i raggi solari, paragonabile a un fattore di protezione 2-3, adatto quindi a pelli già abbronzate. Il decotto di foglie è utilizzato per scurire i capelli e contrastarne la caduta.


In  fitoterapia, al noce vengono tradizionalmente riconosciute proprietà astringenti, toniche, antisettiche, cicatrizzanti. Ha proprietà amaro-toniche, digestive, decongestionanti e astringenti intestinali, vantaggiose nel trattamento di diarree e dissenterie. Buoni risultati si sono ottenuti nel contrastare parassitosi intestinali dovute soprattutto alla Taenia solium. E' stato usato anche per curare, seppur con risultati opinabili, infiammazioni linfoghiandolari di origine tubercolare. E' utile per  dermatosi, eczemi, geloni, nelle infiammazioni oculari, in alcuni disturbi della sfera genitale: leucorree nelle donne e orchite nell'uomo. Favorisce la diuresi, stimola la funzione pancreatica ed epatica ed è quindi utile per ridurre il senso di pesantezza. L'estratto delle foglie era anche usato in passato nel trattamento del diabete, il noce infatti ha anche azione ipoglicemizzante.


In dietetica è utilizzato soprattutto come frutta(si mangiano i gherigli) e nell'industria liquoristica per produrre il popolare "nocino". Le noci sono un alimento altamente energetico poiché contengono elevate quantità di lipidi, gran parte dei quali polinsaturi. In particolare la noce è piuttosto ricca di acido alfa-linolenico. A questo tipo di grassi viene attribuita la proprietà di diminuire il colesterolo cattivo (LDL) ed i trigliceridi.

Inoltre, essendo ricche di antiossidanti le noci possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo e a contrastare l'invecchiamento cutaneo e cellulare.

Anche le proteine in essa contenute nascondono proprietà terapeutiche. Infatti sono particolarmente ricche di un amminoacido, l'arginina che viene trasformato dalle cellule della parete vasale in nitrossido, una sostanza in grado di prevenire e contrastare i fenomeni dell'arteriosclerosi.

Sono inoltre ricche di sali minerali (rame, zinco, ferro e fosforo), vitamine del gruppo B e vitamina E.


I pannelli costituiti dai residui dei gherigli torchiati vengono destinati all'alimentazione del bestiame.


In agricoltura biologica è usato come pianta repellente


ALTRI USI: l'olio grasso ricavato dal noce viene utilizzato come lubrificante e dato il suo alto coefficiente essiccativo, dall'industria delle vernici.
Il legno di noce è poi assai ricercato per la produzione di mobili e pavimenti grazie alla sua facile lavorabilità e la lunga durata.