Ultima modifica 26.04.2020

Generalità

Cosa sono e a cosa servono le diete veloci?

Per diete dimagranti veloci si intendono tutti i regimi alimentari finalizzati alla diminuzione rapida del grasso e del peso corporeo.
Dieta dimagranteIl bersaglio di qualunque dieta dimagrante è costituito dai trigliceridi racchiusi nelle cellule del tessuto adiposo sottocutaneo.

Il grasso corporeo è tutto uguale?

Il grasso corporeo, oltre a non essere tutto uguale, è distribuito in vari distretti e si differenzia in molte tipologie.
Oltre che sotto la cute, altri depositi sono posizionati dentro i muscoli, attorno agli stessi e nella cavità addominale.
Quello definito “essenziale” (3-4 volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini) è di vitale importanza e non andrebbe intaccato con il dimagrimento.

Grasso essenziale o primario: non dev'essere intaccato dalle diete dimagranti veloci

Alcuni tipi di grasso “primario: sono: tessuto adiposo bruno (termogenico), strutture nervose centrali e dei nervi, midollo osseo, strutture degli organi, ghiandole mammarie delle donne ecc.
La riduzione significativa del grasso essenziale (sintomi e segni clinici gravi, è un indicatore di protratta malnutrizione.

Percentuali di grasso corporeo: facciamo chiarezza

Nella valutazione dello stato nutrizionale è necessario che la lettura dei risultati riferiti alla plicometria o alla BIA (bioimpedenziometria) distingua chiaramente i valori di grasso totale e depositi adiposi.
Per intenderci, un risultato maschile di GRASSO 6% può avere due significati:

  • Depositi di grasso 6%, ai quali va sommato il grasso primario del 3% per un totale di 9%
  • Grasso totale 6%, al quel va sottratto il 3% del grasso essenziale per ottenere il valore dei depositi pari al 3%.

ATTENZIONE! Sia la plicometria che la BIA sono metodi di valutazione indiretta e per garantirne l'accuratezza è necessario che vengano utilizzati algoritmi di calcolo specifici per un determinato gruppo di popolazione (uomo, donna, sportivi, clinici, normali ecc).

Caratteristiche

Caratteristiche Imprescindibili delle Diete Dimagranti

Le diete dimagranti, per essere definite EQUILIBRATE, devono possedere innanzitutto alcuni requisiti:

  1. Essere ben bilanciate e apportare tutti i nutrienti essenziali, con una riduzione calorica non superiore al 30% (non superiore a 500-800 kcal rispetto al necessario).
  2. In nessun caso la dieta dimagrante dovrebbe scendere al di sotto del metabolismo basale o delle 1.200 kcal per un soggetto adulto, fisicamente attivo, in buone condizioni di salute
  3. Durante una dieta dimagrante non si dovrebbero perdere più di 0,5 - 1,0 kg alla settimana
  4. Includere alimenti:
  • Graditi
  • Accettabili dal punto di vista socioculturale (vedi imposizioni religiose, correnti filosofiche ecc)
  • Facili da gestire
  • Semplici da lavorare e cucinare
  • Economicamente sostenibili
  • Ecologicamente sostenibili.

Cosa contraddistingue le diete dimagranti veloci da quelle normali?

Le diete dimagranti veloci si contraddistinguono fondamentalmente per la “maggior rapidità con la quale fanno scendere l'ago della bilancia”.
Avremmo potuto dire semplicemente “la velocità di dimagrimento superiore”, ma sarebbe stata una parziale inesattezza.
Infatti, le diete dimagranti veloci hanno la discutibile proprietà di far calare, oltre alla massa grassa (FM), anche quella priva di grasso (FFM).
Il compartimento della massa priva di grasso è formato da tutti i tessuti e i liquidi che non contengono percentuali rilevanti di trigliceridi.
La porzione di FFM che subisce negativamente l'azione delle diete dimagranti veloci è costituita da:

  • Glicogeno epatico e, negli sportivi, anche quello muscolare (con conseguente diminuzione dell'acqua ad esso legata), a causa dello squilibrio tra l'apporto di glucidi nella dieta e il consumo con l'eventuale attività motoria
  • Plasma sanguigno e liquidi interstiziali, per colpa della disidratazione
  • Fibre muscolari striate scheletriche, in merito al catabolismo scatenato dall'apporto nutrizionale insufficiente ed eventualmente aggravato dall'attività motoria.

Ciò avviene soprattutto nelle primissime fasi delle diete dimagranti veloci, quando è possibile assistere alla perdita di 2-3 kg in una sola settimana.
Tuttavia, è quasi sempre evidente una diminuzione dei volumi corporei NON sincronizzata alla riduzione dei pannicoli adiposi più rilevanti (misurabili con la rilevazione delle circonferenze in centimetri della vita, dei fianchi e delle cosce ecc).
Nei casi più estremi, è perfino rilevabile un'eccessiva diminuzione dei volumi muscolari (in genere, misurati con la circonferenza delle braccia) rispetto alla riduzione dei pannicoli adiposi.
Al contrario, i progressi di una dieta dimagrante equilibrata sono, anche se meno evidenti, riferiti allo svuotamento del tessuto adiposo.

Perché è sbagliato scegliere le diete dimagranti veloci?

Come abbiamo specificato nel paragrafo precedente, le diete dimagranti equilibrate devono assicurare una velocità di dimagrimento al massimo di 4 kg al mese.
Questo perché oltrepassando tale soglia aumenta il rischio di

  • Malnutrizione: per carenza di uno o più nutrienti, essenziali o comunque necessari per la salute generale
  • Abbandono precoce: per impegno psico-fisico eccessivo (frequente negli sportivi).

Ovviamente, per il dimagrimento delle persone sane, più è lento il dimagrimento e minori sono i rischi di cui abbiamo parlato.
Tuttavia, bisogna anche tenere in considerazione l'aspetto psicologico. Un calo ponderale troppo lento è certamente poco motivante ma, in fin dei conti, si tratta di una variabile soggettiva.

Rischi

Quali rischi si corrono seguendo le diete dimagranti veloci?

I rischi delle diete dimagranti veloci sono molti e talvolta leggermente differenti in base alla strategia adottata.
Tra i più frequenti ricordiamo:

  1. Debolezza, spossatezza, astenia, riduzione delle funzioni psico-fisiche
  2. Peggioramento delle prestazioni sportive (tutte, soprattutto di lunga durata)
  3. Fame
  4. Chetogenesi e tendenza alla chetoacidosi metabolica: per la carenza di glucidi che determina un metabolismo energetico scompensato
  5. Tendenza alla disidratazione
  6. Tendenza alla stipsi
  7. Alterazione della composizione della flora batterica intestinale
  8. Riduzione delle minzioni, con urine scure e talvolta dall'odore intenso
  9. Nei soggetti predisposti, aumento delle possibilità di litiasi renale; ciò avviene per: la disidratazione e per il cambiamento del pH urinario.
  10. Nei soggetti predisposti, aumento delle possibilità di litiasi biliare; ciò può avvenire per: la carenza di grassi alimentari che non permettono lo svuotamento regolare della colecisti, per la disidratazione e/o per lo squilibrio della bile.
  11. Tendenza a:
    1. Pressione arteriosa bassa (ipotensione)
    2. Glicemia bassa (ipoglicemia)
    3. Anemia (riduzione dei fattori correlati, come il volume corpuscolare, la sideremia, ferritinemia, transferrinemia, vitamina B12 e acido folico plasmatici ecc)
  12. Catabolismo muscolare.
  13. Crampi muscolari.
  14. Deperimento generale, visibile anche da molti segni clinici che interessano la pelle, le mucose, i capelli, le unghie ecc.
  15. Per diete più restrittive, nel lunghissimo termine, si può manifestare la riduzione del metabolismo basale.

Tipologie di diete dimagranti veloci più diffuse

Diete simil-mediterranea con apporto energetico insufficiente

E' definita tale se a un soggetto sedentario propone meno calorie del metabolismo basale o se assegna a uno sportivo meno del 70-90% dell'energia normale (varia a seconda del caso).
Mantiene una ripartizione simile a quella della dieta equilibrata ma, per colpa dell'apporto nutrizionale globale inadeguato, deperisce più o meno rapidamente l'organismo.

Diete chetogeniche

Enfatizzano la riduzione di carboidrati a vantaggio delle proteine e dei grassi, generalmente senza tener conto del contenuto calorico totale della dieta.
Un simile approccio alimentare ha indubbi effetti dimagranti, in quanto favorisce la mobilizzazione di grassi a scopo energetico e riduce l'appetito. Vedi: Dieta metabolica e Dieta Atkins.
Effetti dannosi: aumentano i livelli plasmatici di acido urico (gotta), alterano l'equilibrio elettrolitico e favoriscono la disidratazione corporea, incrementano la perdita urinaria di calcio (potrebbero aumentare il rischio di osteoporosi), aumentano i lipidi plasmatici (ipercolesterolemia e maggior rischio per malattie cardiovascolari); esauriscono le scorte di glicogeno dell'organismo diminuendo sensibilmente la capacità di allenamento e competizione.

Diete iperproteiche

L'approccio dietetico è simile al precedente, ma meno estremizzato; molte riducono sia la concentrazione di glucidi che di lipidi.
Vengono proposte come diete dell'ultima "chance" per prepararsi in fretta alla prova costume. Effetti positivi e negativi sono simili a quelli delle diete chetogeniche.

Diete fondate sul digiuno, totale e intermittente o solo parziale

Fortemente ipocaloriche (da 0 a meno di 500 kcal ogni 12 ore), la maggior parte (ma non tutte) si basa sulla somministrazione di pasti a base di verdure, frullati e tisane dimagranti.
Assicurano una rapida perdita di peso, ma rallentano sensibilmente il metabolismo basale (soprattutto con digiuni che superano le 48 ore) e, nel medio-lungo periodo, possono avere soltanto un effetto: aumentare la tendenza a ingrassare della persona che le ha intraprese (buona parte del peso perduto va a discapito della massa muscolare, mentre la percentuale di grasso rimane sostanzialmente invariata).

Diete monotematiche

Il loro basso contenuto calorico favorisce il dimagrimento, negativizzando l'apporto energetico. Fanno presa su persone con scarse conoscenze in campo alimentare dato che, essendo facili da seguire, hanno un buon approccio psicologico su chi le segue.

Questo particolare tipo di diete dimagranti, a causa dell'estrema restrittività, finisce con generare carenze di principi nutritivi. Dopo poche settimane la dieta diventa noiosa ed è lo stesso organismo, impoverito di alcune sostanze nutritive, a chiedere la sospensione della dieta (debolezza, affaticamento mentale, problemi gastrointestinali).

Dieta Ideale

Esiste una dieta dimagrante veloce ideale per tutti?

No, in quanto la definizione stessa di “dieta dimagrante veloce” lascia dedurre che si tratti di un sistema inadeguato.
Al contrario, riferendosi alle strategie di dimagrimento meno estreme, potremmo rispondere di sì; la dieta dimagrante ideale esiste ed è tutto sommato facile da adottare.
Consiste nell'apportare varie ma piccole modifiche al proprio stile di vita, conciliando un po' di attività fisica con la graduale eliminazione di quelle abitudini che contribuiscono a una scorretta alimentazione.
Presupposto fondamentale per raggiungere tale obiettivo è una corretta informazione.
Questo sito è lieto di proporvi numerosi articoli per aiutarvi a dimagrire senza ricorrere alla diete dimagranti appena descritte e di opinabile salubrità.
Tra gli oltre 2.000 articoli vi consigliamo, innanzitutto, di leggere i seguenti:

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer