Ultima modifica 26.04.2020

Importanza di una Dieta Corretta

Funzione preventiva della dieta per i bambini

Una dieta corretta garantisce al giovane organismo una crescita equilibrata e in salute.
I rischi di una dieta scorretta in età infantile sono diversi:

dieta bambiniCurare l'alimentazione in questo periodo della vita è fondamentale per evitare che il sovrappeso o il sottopeso portino con sé problemi alla salute fisica e psicologica del bambino e del futuro adolescente.
Per i genitori diventa quindi estremamente importante monitorare, ed eventualmente correggere, le abitudini alimentari dei propri figli.
Il sovrappeso è l'obesità in età pediatrica sono correlati soprattutto alla contemporanea presenza di due fattori:

  1. Dieta scorretta, caratterizzata da un elevato consumo di cibi ipercalorici, ricchi di grassi e di zuccheri semplici
  2. Sedentarietà e riduzione del tempo dedicato all'attività fisica.

I primi provvedimenti da adottare saranno quindi rivolti alla riduzione dell'eccesso ponderale, ponendo particolare attenzione al consumo di zuccheri (dolciumi, bibite e succhi di frutta) e incentivando la pratica di un regolare esercizio fisico.


Sottopeso: quanto può essere nocivo per il bambino e per il futuro adulto?

Il sottopeso può essere nocivo per i bambini in accrescimento.
Questo perché indica spesso un rallentamento o semplicemente una lentezza dello sviluppo.

Sebbene non sia sempre patologico o pericoloso, in certi casi il sottopeso nasconde un'insufficienza nutrizionale generalizzata o specifica. E' quindi necessario rivolgersi a un medico per escludere il malassorbimento, anche patologico, o eventuali patologie endocrine.
Se è evidente un'inappetenza significativa, può essere d'aiuto aumentare il dialogo in famiglia, consumare i pasti assieme o al limite consultare uno psicologo specializzato per l'età infantile.

Sovrappeso e Obesità

Importanza del sovrappeso e dell'obesità infantile in Italia

Nota: Il peso e la statura dei soggetti in accrescimento viene stimato con il metodo dei percentili, non dell'indice di massa corporea (IMC o BMI), invece adottato per gli adulti.


L'obesità infantile è di certo la malattia pediatrica a sfondo nutrizionale più diffusa in Italia e negli altri paesi occidentali.
Se da un lato l'organismo in accrescimento si avvale di una maggiore capacità evolutiva/di adattamento rispetto a quello adulto, dall'altro il bambino/adolescente può “trascinarsi” dietro vari problemi o malattie acquisiti durante lo sviluppo. L'obesità è una di questi.
Si stima infatti che circa il 40% dei bambini e il 60% degli adolescenti obesi rimarrà tale anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso, che interessano:

  • La salute psico-fisica del soggetto
  • I costi sanitari della società.

Salute psicofisica dei bambini in sovrappeso oD obesi

I bambini affetti da sovrappeso od obesità hanno maggiori possibilità di ammalarsi, in età adulta o addirittura in età pediatrica, di:

Costo sociale dell'obesità

Il costo sociale dell'obesità è estremamente elevato.
In certe nazioni dell'Unione Europea raggiunge l'1% del PIL (prodotto interno lordo) e costituisce il 6% della spesa sanitaria diretta.

Statistica dell'obesità infantile

Osservando le recenti indagini epidemiologiche ufficiali al 2016, si osserva che nel Bel Paese:

  • Il 9,8% dei bambini è affetto da obesità
  • Il 20,9% è in sovrappeso.

Note: le zone maggiormente colpite sono al centro-sud e nella regione Campania si raggiunge una percentuale di sovrappeso pari al 50%.

  • Tra i bambini delle scuole elementari (6-10 anni):
    • il 24% è in sovrappeso
    • il 12% mostra evidente obesità

Questi dati peggiorano anno dopo anno.

Fattori di Rischio

Famiglia

Iniziamo col precisare che, per un bambino, lo stato nutrizionale dei genitori è un fattore molto importante.

  • Se uno dei genitori è obeso, il rischio per il bambino di diventare un adulto obeso aumenta del 40%
  • Se entrambi i genitori sono in evidente sovrappeso tale rischio aumenta fino all'80%.

Un altro elemento estremamente indicativo, che offre un'immagine concreta, seppur raccapricciante, della tendenza educativa familiare, è data dalla valutazione dei genitori stessi nei confronti della prole.

  • Circa il 40% delle madri di bambini affetti da sovrappeso/obesità NON ritiene che il proprio figlio abbia un peso eccessivo.

Considerazioni sull'obesità infantile

All'origine di questo aumento vertiginoso del sovrappeso e dell'obesità infantile potrebbe insistere una predisposizione genetica; tuttavia, tale evenienza corrisponde (in senso stretto) solo all'1% dei casi.
I dati in merito suggeriscono che è ancor più importante (99% dei casi) l'influenza delle cattive abitudini (stile di vita inteso come dieta e sport), trasmesse dai genitori e dalla collettività ai bambini e agli adolescenti.
Vediamo alcuni fattori di rischio estremamente importanti per l'insorgenza di sovrappeso e obesità infantile

Dieta

Anzitutto, bisogna tenere a mente che:

  • Una dieta eccessiva nei primi due anni di vita causa
  1. Aumento di volume delle cellule adipose (ipertrofia)
  2. Aumento del numero delle cellule adipose (iperplasia) da adulti e, poiché sarà possibile ridurre le dimensioni delle cellule ma non eliminarle, conseguenti:
  • Maggiore predisposizione all'obesità
  • Difficoltà a scendere di peso o a mantenerlo nei limiti.

Inoltre:

  • L'11% dei bambini non fa la prima colazione
  • Il 28% consuma la prima colazione in maniera non adeguata
  • L'82% fa una merenda a scuola qualitativamente NON corretta
  • Il 23-25% dei genitori dichiara che i propri figli NON consumano giornalmente frutta e verdura
    • Solo il 2% di tutti i bambini mangia più di 4 porzioni di frutta e verdura al giorno
  • Il 41% beve quotidianamente bevande zuccherate
    • Il 17% consuma più di una volta al giorno le bevande zuccherate

Attività fisica

  • Solo il 10% dei bambini ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età
  • Solo il 18% pratica sport solo un'ora alla settimana
  • Il 50% trascorre più di 2 ore al giorno davanti al televisore o a videogiochi e ha un televisore in camera da letto.
bambini alimentazione dieta

La dieta gioca un ruolo importante nello sviluppo dell'obesità: oggi più che mai molti bambini mangiano male, consumano troppi grassi e preferiscono cibi con elevata densità calorica

Come Intervenire?

Considerazioni fondamentali

Cosa bisogna sapere prima di “mettere a dieta” i bambini?

Per trattare al meglio il sovrappeso e l'obesità nei bambini è necessario tenere in considerazione gli elementi (di varia natura) più importanti.

  • Elementi gravidici
    • Incidono molto sull'attitudine al sovrappeso del bambino: la malnutrizione in gravidanza, soprattutto al primo e al secondo trimestre, il diabete gestazionale o quello mellito tipo 2 preesistente aumentano le possibilità di obesità infantile.
  • Elementi familiari:
    • Come abbiamo detto all'inizio dell'articolo, il sovrappeso e l'obesità nel bambino piccolo possono aumentare il rischio di sviluppare patologie metaboliche e cardio-cerebro-vascolari, sia in giovane età che in fase adulta.
    • Queste patologie hanno anche una base genetico - ereditaria e familiare, e tendono a trasmettersi con il passaggio generazionale.
    • Per questo motivo l'obesità pediatrica ha un livello di gravità variabile, che aumenta se uno o più familiari di I o II grado soffrono di: obesità, diabete mellito tipo 2, dislipidemie, ipertensione arteriosa e cardiopatie insorte prima dei 55 anni.
    • Bisogna anche ricercare fattori correlati di diverso genere, come i disturbi del comportamento alimentare (DCA) e le patologie tiroidee.
    • Sembra avere un effetto negativo, e per questo rappresenta un fattore su cui lavorare, il livello culturale della madre o della nonna che gestiscono i pasti.
    • Inoltre, contrariamente a quanto si possa credere, il sovrappeso e l'obesità infantile hanno una maggiore prevalenza nelle realtà sociali meno agiate e con risorse economiche limitate. Purtroppo, si tratta di un elemento impossibile da modificare, ma che inciderà notevolmente sulla terapia.
    • Il margine di miglioramento dei bambini è strettamente vincolato alle abitudini di vita e alla disponibilità dei genitori/nonni/tutori ad applicare dei cambiamenti nella dieta e nello stile di vita.
  • Elementi fisiologici:
    • Il peso inadeguato del bambino alla nascita ha un'importanza primaria nella tendenza al sovrappeso
    • Lo stesso vale per il tipo di allattamento (quello al seno è considerato protettivo) e la pratica di svezzamento (sono inopportune sia le forme precoci che tardive)
    • La curva di crescita e lo sviluppo puberale offrono dei dati molto utili a comprendere l'assetto ormonale del soggetto in sovrappeso, che può evolvere più rapidamente o lentamente (in entrambi i casi, non si tratta di aspetti positivi)
  • Elementi legati allo stile di vita:
    • Peggiorano la situazione: la scarsa attitudine all'attività motoria e l'alta predisposizione a guardare la tv e a giocare con i videogames.
    • Non sono di aiuto nemmeno le abitudini scorrette adolescenziali, come l'attitudine al fumo, all'alcol e alle droghe
  • Elementi patologici:
    • Il trattamento deve tenere anche in considerazione l'epoca di insorgenza dell'eccesso ponderale, che è tanto grave quanto precoce, ed eventuali tentativi fallimentari pregressi di dimagrimento (soprattutto correlati a quadri clinici di DCA).

Correggere la dieta dei bambini in sovrappeso

La dieta di molti bambini non è solo ricca di calorie, ma anche sbilanciata e piena di alimenti scadenti (junk food) che incidono pesantemente sulla qualità di vita e sulla morbilità futura.
La correzione di queste cattive abitudini alimentari è uno degli interventi migliori per diminuire la crescita dell'obesità nei nostri bambini e adolescenti.
I consigli dietetici utili in età pediatrica riflettono grossomodo quelli proposti alla popolazione generale.
Quando ci rivolgiamo a un bambino dovremmo evitare il termine “dieta”, che viene spesso inteso come una specie di azione punitiva.
Se il bambino mangia molto ed è normopeso, è importante non ostacolare l'assunzione di cibo, poiché un organismo in crescita ha effettivamente bisogno di elevate quantità di principi nutritivi.
In particolare:

  • L'aumentato fabbisogno di alcuni nutrienti (calcio, ferro, vitamina D e proteine) dev'essere soddisfatto consumando un'ampia gamma di alimenti; nessuna integrazione è normalmente necessaria. Molti di questi nutrienti sono contenuti soprattutto negli alimenti di origine animale e privare il bambino di questi cibi (dieta vegana) significa creare un deficit nutrizionale che potrebbe interferire con il normale sviluppo. D'altra parte, però, non occorre dimenticare i pregi di frutta e verdura, spesso consumata malvolentieri dal bambino. Per rendere più appetibili questi alimenti è possibile ricorrere a centrifugati e frullati preparati in casa (solo se i vegetali crudi o cotti vengono sistematicamente rifiutati). Si consiglia invece di limitare il consumo di spremute e succhi di frutta industriali, in quanto troppo ricchi di zuccheri e spesso poveri di vitamine, fibre e sali minerali.
  • Se il bambino si dimostra intollerante a latte e latticini è importante assicurare un adeguato apporto di calcio attraverso il consumo di acqua ricca di questo minerale e di alimenti che lo contengono in buone quantità, come per esempio verdure verdi (broccoli, cavolo), legumi (soia, ceci, fagioli rossi), noci e semi (semi di sesamo, semi di lino). Le bibite a base di cola possono influenzare negativamente il bilancio del calcio.

Se il bambino manifesta scarso appetito ed è normopeso (non in sottopeso), una volta escluse le cause patologiche, si consiglia di non obbligarlo a mangiare più del dovuto.

In questo modo si andrebbe infatti ad alterare il senso disazietà del bambino, che una volta cresciuto potrebbe mantenere l'attitudine a mangiare più del necessario.

Consigli Utili

Consigli utili per la dieta del bambino in sovrappeso

  • Bonificare la casa da cibi "spazzatura" (soprattutto merendine, bibite zuccherate e dolci)
  • Tenere il più a lungo possibile il bambino lontano dagli alimenti dal gusto molto dolce o molto salato, evitando di introdurli precocemente nell'alimentazione
  • Educare il bambino a mangiare lentamente, poiché la prima digestione avviene in bocca
  • Imporre al bambino il consumo di un abbondante colazione, secondo le regole della dieta mediterranea (cereali, latte o yogurt, frutta); ne gioveranno la sua salute, il suo umore e il suo profitto scolastico
  • Quando si prepara lo zainetto, inserire anche una bottiglietta d'acqua, sia per abituare il bambino a bere frequentemente, sia per evitare il rischio disidratazione che nei bambini è superiore rispetto agli adulti
  • Non utilizzare il cibo come mezzo di pressione (mangiare tutto ciò che c'è nel piatto), di ricompensa o consolazione (se fai il bravo ti compro il gelato)
  • Evitare di trasformare il cibo in castigo o minaccia (andare a letto senza cena)
  • Spegnere la tv durante i pasti e consumarli ad orari e luoghi prestabiliti (non dove e quando capita)
  • Dedicare maggior tempo alla preparazione dei pasti e degli spuntini del proprio figlio, utilizzando prodotti il più possibile naturali, non confezionati; presentare i cibi con fantasia per soddisfare tutti i sensi del bambino
  • Incoraggiare il bambino ad apprezzare i pasti forniti dalla mensa scolastica; se il proprio figlio non accetta il piatto che gli viene fornito, al termine del pasto avrà ancora fame e si sazierà con snack, brioches e merendine varie.

Frequenza di Consumo degli Alimenti

Frequenza di consumo degli alimenti nella dieta contro il sovrappeso

Carne Preferibilmente 3 volte alla settimana, di cui 2 volte bianca (es. coniglio, pollo, tacchino) ed 1 volta rossa (es. manzocavallo, vitello)
Pesce 2 - 3 volte alla settimana, fresco o surgelato
Uova Non più di 3 -4 volte alla settimana di gallina - qualità A extra
Legumi Almeno 3 volte alla settimana secchi o surgelatifave, ceci, lenticchiepiselli, fagioli, soia
Cereali Pastapolentarisofarroorzo, fiocchi d'avena ecc., raffinati o integrali
Verdura Non meno di 14 volte alla settimana (tutti i giorni) fresca di stagione o surgelata, da utilizzarsi cruda o cotta, scegliendo colori sempre diversi
Frutta Preferibilmente 14 volte alla settimana (tutti i giorni) di stagione, variando nella scelta qualità e colori
Formaggi Non più di 2 volte alla settimana, come secondo piatto
Salumi Non più di 1 volta alla settimana preferire prosciutto crudo magrobresaolaprosciutto cotto senza polifosfati


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer