Lesione della cuffia dei rotatori: diagnosi e sintomi

Ultima modifica 11.06.2019

Diagnosi delle lesioni

L'indagine strumentale più comunemente usata per diagnosticare una rottura della cuffia dei rotatori è la risonanza magnetica. Essa è infatti in grado di visualizzare con estrema precisione l'esatta localizzazione e l'entità della lesione. I raggi X non sono in grado di mostrare chiaramente lo stato di salute dei tendini ma possono evidenziarne le conseguenze (restringimento dello spazio tra tendini ed acromion, speroni acromiali, artrosi, osteofiti) soprattutto se eseguiti iniettando un mezzo di contrasto nella spalla. Anche l'ecografia è in grado di identificare con una certa qualità le lesioni tendineee pur non essendo in grado di diagnosticare eventuali patologie ossee. Il ricorso a questi esami avviene generalmente dopo un trauma importante o quando dopo un periodo di adeguato riposo la condizione della spalla non migliora.

In ogni caso è possibile diagnosticare con certezza la vera causa dei problemi alla spalla soltanto integrando i risultati di più indagini strumentali (ad esempio risonanza + radiografia) con quelli della visita medica.


Tra i 60° ed i 120° si riduce lo spazio tra la testa dell'omero e l'acromion della scapola nel quale decorre il tendine del muscolo sovraspinato. Per questo motivo movimenti frequenti in questo range articolare possono causare a lungo andare infiammazione o degenerazione del tendini del sovraspinato. Non a caso la lesione solitamente interessa il tendine in un'area ben precisa che si trova a circa un centimetro di distanza dalla sua inserzione sull'omero (trochite). Questa zona è piuttosto ricca di capillari che servono a fornire al tendine l'ossigeno ed i substrati energetici.
conflitto sub-acromialeCon l'invecchiamento, il disuso o l'uso eccessivo, l'afflusso di sangue al tendine si riduce diminuendone l'elasticità ed aumentandone la fragilità. L'apporto di sangue al tendine si riduce ulteriormente quando il braccio lavora tra i 60 ed i 120°, in quanto, come abbiamo visto, tale movimento riduce lo spazio tra la testa omerale e l'acromion. Questa compressione va ad intrappolare ed ostruire parzialmente i vasi sanguigni aumentando considerevolmente il rischio di lesione.

Non a caso nello sport tali lesioni si verificano più frequentemente in discipline che prevedono movimenti ripetitivi che richiedono una abduzione associata ad extrarotazione del braccio (baseball, lancio del giavellotto, tennis, alcune specialità del nuoto). L'uso ripetitivo dei tendini può infatti condurre ad un loro significativo ispessimento riducendo ulteriormente lo spazio subacromiale. Nei giovani un movimento particolarmente violento può andare a ledere uno o più tendini già compromessi dall'utilizzo eccessivo.

Nelle persone sedentarie, alcuni difetti posturali associati ad attività lavorative che impongono posizioni viziate, possono causare a lungo andare un aumento della cifosi dorsale (incurvamento in avanti del tratto toracico della colonna vertebrale). Tale atteggiamento posturale, chiamato volgarmente gobba, proietta in avanti le spalle sottoponendo la cuffia dei rotatori a tensioni eccessive. Non a caso il dolore alla spalla rappresenta la seconda causa più frequente di assenteismo dal lavoro dopo la lombalgia.

L'indebolimento delle strutture tendinee che compongono la cuffia aumentano, a lungo andare, l'instabilità dell'intera spalla favorendo la risalita verso l'alto della testa omerale. Questa risalita diminuisce ulteriormente lo spazio a disposizione dei tendini causando dolore. Se la condizione cronicizza si parla di sindrome da conflitto proprio per indicare "l'intrappolamento" dei tessuti molli nello spazio subacromiale. Negli anziani la sindrome da conflitto è piuttosto frequente e causata dalla perdita di elasticità dei tendini associata ad una loro parziale calcificazione e alla presenza di piccoli speroni ossei nella superficie subacromiale.


Una lesione dei tendini di uno o più muscoli che compongono la cuffia dei rotatori può avvenire anche a causa di un trauma (caduta sulla spalla) o di una borsite sub-acromiale. Quando una persona cade sbattendo la spalla, l'acromion subisce una pressione che lo fa picchiare sulla cuffia dei rotatori. Se l'impatto è abbastanza violento l'osso può ledere i tendini. L'entità del trauma, la forma della superficie inferiore dell'acromion (più o meno tagliente; acromion uncinato), ma anche la flessibilità dei muscoli e dei tendini che compongono la cuffia dei rotatori, andranno ad incidere sull'entità della lesione (completa o parziale).

Anche una caduta in appoggio su braccio extraruotato (quando si cade si tende a ruotare il braccio verso l'esterno in modo da creare un solido punto di appoggio per proteggere il resto del corpo) o su braccio intraruotato ed addotto può andare a lussare anteriormente o posteriormente la spalla danneggiando i tendini della cuffia.

Spesso a tale lesione si associa, come abbiamo visto, una rottura dei capillari tendinei che riempiendosi di sangue si gonfiano diventando dolorosi. Dopo il trauma il dolore può persistere per alcuni mesi accentuandosi o diminuendo in base al tipo e all'intensità dell'attività fisica praticata.

Le lesioni della cuffia dei rotatori dovute ad uso eccessivo sono più comuni negli anziani o negli atleti di alcune discipline sportive (vedi sopra). Nell'anziano, con il disuso, i tendini perdono elasticità diventando più suscettibili alle lesioni durante movimenti impegnativi (sollevare carichi pesanti, tagliare la siepe, imbiancare il soffitto, lavare i vetri, movimenti bruschi ecc.). Spesso nell'anziano vi è assenza di sintomatologia dolorosa o questa è molto lieve nonostante la lesione.

La borsite sub-acromiale è un infiammazione dell'omonima borsa e anch'essa può essere un'importante causa di dolore alla spalla. Si tratta in sostanza di un piccolo sacchetto ripieno di liquido posto sotto l'acromion della scapola per impedire lesioni da sfregamento della cuffia dei rotatori sull'osso. Quando questa borsa si infiamma (a causa di un trauma o di uso eccessivo) va a comprimere le strutture tendinee comprese nello spazio sotto-acromiale favorendone la degenerazione.

La lesione della cuffia dei rotatori è spesso associata a lesione del capo lungo del muscolo bicipite, attivo durante la flessione e l'abduzione della spalla.

Sintomi e primo soccorso

SINTOMI: oltre al dolore, che spesso si accentua durante il riposo notturno, e deficit della forza durante movimenti specifici (vedi diagnosi) i pazienti spesso lamentano difficoltà e dolore legati a movimenti quotidiani come la pettinatura dei capelli, il riposo notturno su un fianco o l'allacciamento del reggiseno.


COSA FARE SE SI AVVERTE DOLORE alla spalla in conseguenza di una caduta o di un movimento: applicare del ghiaccio (2-3 volte al giorno per 20 minuti per i primi 2 giorni), mettere a riposo l'articolazione e consultare un medico se il dolore è particolarmente accentuato, se limita in modo importante i movimenti o se i sintomi non scompaiono dopo qualche giorno. Dopo circa due o tre giorni, quando il dolore e l'infiammazione si riducono, gli impacchi caldi possono contribuire a migliorare la vascolarizzazione accelerando la rigenerazione tendinea.


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