Colite: Sintomi e Diagnosi
Ultima modifica 21.04.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Sintomi Comuni
  3. Sintomi Più Gravi
  4. Diagnosi

Introduzione

La colite si manifesta anzitutto, e più di frequente, con dolori addominali associati a crampi, meteorismo, stitichezza o diarrea (anche alternate); talvolta, i dolori addominali sono attenuati dopo la defecazione o l'espulsione di gas intestinali.

sintomi e diagnosi di colite Shutterstock

Per questa "apparente" somiglianza, nel momento della diagnosi, la colite è spesso confusa con la ben più comune sindrome da colon irritabile, dando luogo a non pochi ritardi diagnostici ed errori terapeutici.

Sintomi Comuni

La maggioranza dei pazienti colpiti da colite soffre di sintomi come:

Tuttavia, come abbiamo già detto, questi sono perfettamente sovrapponibili alla cosiddetta sindrome da colon irritabile. Quindi, come fare per riconoscerla?

In genere, il colon irritabile non è responsabile di dolore alla notte; qualora fosse presente, si consiglia di eseguire esami diagnostici più approfonditi. Tali indagini si rendono necessarie anche se c'è un cambiamento completo del funzionamento intestinale, come il passaggio da un periodo di stitichezza ad una fase caratterizzata da numerose scariche liquide. Se inoltre compaiono sintomi come anemia, sanguinamento di colore rosso vivo con le feci, febbre o perdita di peso, il paziente deve rivolgersi tempestivamente ad un gastroenterologo.

Per approfondire: Colite

Sintomi Più Gravi

I segni e i sintomi della colite sono quindi abbastanza variabili e dipendono dalla causa della colite data e dai fattori che ne modificano il decorso e la gravità. Oltre ai suddetti, si possono identificare: diarrea emorragica persistente con pus presente o assente nelle feci, incontinenza fecale, affaticamento generale, perdita di appetito e perdita inspiegabile di peso.

I sintomi più gravi possono includere: fatica a respirare, battito cardiaco accelerato o irregolare e febbre.

Altri sintomi non specifici meno comuni o rari che possono accompagnare la colite includono: artrite, ulcere della bocca, pelle dolorosa, arrossata e gonfia e irritazione degli occhi iniettati di sangue.

I segni clinici osservati in colonscopia possono includere: eritema della mucosa del colon (arrossamento della superficie interna del colon), ulcerazioni ed emorragia.

Per approfondire: Cancro al Colon

Diagnosi

Diagnosi differenziale

Il problema principale nella diagnosi di colite è la profonda similitudine con i sintomi di altre malattie affini, prima fra tutte la sindrome da colon irritabile. Il medico dovrà quindi indagare in modo da escludere la presenza di altri quadri morbosi.

La diagnosi di colite richiede un'approfondita analisi preliminare da parte del medico (almeno trenta minuti). Fondamentale è dunque il dialogo tra medico e paziente, dal quale dovranno scaturire elementi utili anche sulla sfera psichica del soggetto (ansia, nervosismo, stress ecc.). Il medico eseguirà, poi, ulteriori accertamenti per escludere la presenza di altre malattie come ulcere gastriche, intolleranze alimentari, calcoli nella colecisti o malattie specifiche del colon.

Piuttosto diffusa è, per esempio, l'intolleranza al lattosio. Tale disturbo è causato dalla scarsa efficienza del corpo nello scindere, attraverso un enzima chiamato lattasi, il legame tra glucosio e galattosio (i due monosaccaridi alla base dello zucchero tipico del latte). A causa di una riduzione del numero o della funzionalità di questi enzimi, il lattosio prosegue inalterato fino al colon, dove viene fortemente fermentato dalla flora batterica locale. Questi processi fermentativi causano un'aumentata produzione di gas, associato a dolori addominali e diarrea (sintomi tipici della colite). Un semplice test, conosciuto come test del respiro, può confermare o meno la diagnosi di intolleranza al lattosio.

Per alcuni individui esiste, invece, una vera e propria allergia alle proteine del latte (caseine). In questi casi, l'assunzione dell'alimento provoca sintomi simili, ma generalmente più intensi di quelli scatenati da un attacco di colite.

Prima di diagnosticare la malattia, il medico dovrà escludere anche la presenza di celiachia (intolleranza al glutine) e considerare anche l'ipotesi di una sensibilità al glutine non celiaca.

Nei casi più dubbi o qualora i sintomi siano particolarmente intensi, si può ricorre alla radiografia del colon o alla colonscopia. Proprio quest'ultimo esame è caldamente consigliato a chi ha superato i cinquant'anni o a chi, pur essendo più giovane, ha un'eredità familiare di tumori del colon.

Per favorire la diagnosi del medico è importante che il paziente riferisca esattamente con quale frequenza insorgono i dolori tipici della colite ed il loro rapporto con il funzionamento intestinale.

Come procedere

La diagnosi di colite si basa sulla storia medica, sugli esami fisici e sui test di laboratorio (CBC, elettroliti, coltura e ricerca di parassiti nelle feci ecc).

Ulteriori test possono includere l'imaging medico (ad esempio tomografia computerizzata addominale, radiografie addominali) e un esame con una videocamera inserita nel retto (sigmoidoscopia, colonscopia).

Un'indagine importante nella valutazione della colite è la biopsia, che può fornire informazioni importanti sulla causa della malattia e sull'entità del danno intestinale.

Per approfondire: Riconoscere i sintomi della colite

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer