Rischio Cardiovascolare
Ultima modifica 21.01.2020
INDICE
  1. Fattori di Rischio
  2. Colesterolo Alto e Rischio Cardiovascolare
  3. Carta del rischio cardiovascolare
  4. Punteggio del rischio individuale

Il rischio cardiovascolare quantifica le probabilità di subire una malattia a carico del cuore o dei vasi sanguigni in base alla presenza o meno di determinati fattori predisponenti.

Fattori di Rischio

I Fattori di Rischio Cardiovascolare si possono tradizionalmente suddividere in

  • fattori non modificabili (sesso, età, familiarità)
  •  fattori correggibili mediante corretti stili di vita e/o trattamenti farmacologici.

Tra i fattori di rischio correggibili rientrano:

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Per approfondire: Colesterolo e rischio cardiovascolare

Colesterolo Alto e Rischio Cardiovascolare

Il colesterolo alto è senza dubbio un importante fattore di rischio cardiovascolare, ma la sua rilevanza nella genesi di queste malattie - che abbiamo visto essere ad eziologia plurifattoriale - è stata a lungo sovrastimata.

Oggi, la scelta di intraprendere o meno una specifica terapia farmacologica non è dettata dal superamento di un particolare valore di colesterolo totale, ma dalla valutazione complessiva del rischio cardiovascolare del soggetto.

L'individuazione delle persone a medio e ad alto rischio cardiovascolare permette di intraprendere azioni capaci di modificare in positivo lo stile di vita e gli altri elementi sfavorevoli ma modificabili (sesso ed età per ovvie ragioni non possono essere corretti).

Carta del rischio cardiovascolare

Sulla base di questi elementi l'istituto superiore di sanità (ISS) ha stilato qualche anno fa la cosiddetta carta del rischio cardiovascolare. Si tratta di una serie di tabelle e suggerimenti che permettono di calcolare il rischio di subire un evento cardiovascolare maggiore (infarto ed ictus), fatale o non fatale, nei successivi 10 anni, in soggetti che non ne hanno già subito uno. Sebbene tale carta abbia i suoi limiti (ad esempio, è utile solo in prevenzione primaria ed esclude le fasce di popolazione con meno di 40 e più di 70 anni), rappresenta un valido strumento a disposizione dei medici di base.

Per stimare il rischio cardiovascolare assoluto nei successivi 10 anni è necessario prendere in considerazione sei fattori (il sesso, l'età, la colesterolemia LDL e la presenza o assenza di diabete, ipertensione ed abitudine tabagica).

Una volta individuata la tabella adeguata in base al sesso, al decennio d'età e alla presenza o meno di diabete e abitudine al fumo, si ricerca la casellina corrispondente ai propri valori di colesterolemia (in mg/dL o in mmol/L) e pressione arteriosa sistolica (mmHg). La colorazione di tale casella esprime il rischio cardiovascolare del soggetto secondo quanto previsto dalla legenda, ed in particolare le probabilità di incorrere in un evento cardiovascolare maggiore nei successivi 10 anni.

Punteggio del rischio individuale

Oltre alla carta del rischio cardiovascolare, l'Istituto Superiore di Sanità ha emanato un ulteriore strumento, definito punteggio del rischio individuale. Questo ausilio differisce dal precedente per alcune caratteristiche.

Innanzitutto, la valutazione del rischio non è espressa in forma categoriale ma puntuale (assegna il rischio in base al punteggio di un dato parametro e non all'intervallo a cui appartiene). Oltre ai fattori di rischio considerati nella carta, inoltre, il punteggio tiene conto del valore di colesterolo HDL e della prescrizione di farmaci antipertensivi, dimostrando per questo una maggiore accuratezza nella valutazione globale del rischio. Infine, mentre la carta considera persone di età compresa tra i 40 ed i 69 anni, nel calcolo del punteggio individuale viene incluso anche il quinquennio di età 35-39.

Per il calcolo personalizzato del punteggio di rischio cardiovascolare è possibile chiedere informazioni al medico curante od utilizzare l'apposito modulo elettronico.

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