Ultima modifica 24.03.2020

Cos'è la Dispnea?

Per dispnea si intende un tipo di respirazione faticosa

  • che viene avvertita soggettivamente come "fame/bisogno d'aria" ed inadeguatezza del respiro

e che

  • comporta l'aumento dello sforzo per respirare,

con la conseguenza di un impegno muscolare non spontaneo per compiere inspirazioni ed espirazioni.Dispnea

Tipi di Dispnea

La dispnea può essere:

  • Accessionale: quando insorge improvvisamente, senza una precisa regolarità, come può accadere nell'asma, nella chiusura della glottide (gola), nell'edema polmonare (presenza di liquido nelle piccole vie respiratorie);
  • Da sforzo: quando insorge durante un'attività fisica più o meno intensa e si risolve con il riposo. Questo si verifica per esempio in alcune malattie cardiache o nell'anemia;
  • Continua: presente costantemente. Può essere causata da scompenso cardiaco o da gravi insufficienze respiratorie.

In base alla fase del respiro in cui si manifesta da dispnea, essa può essere inspiratoria, espiratoria o mista.

Cause di dispnea

Malattie dei centri respiratori: il respiro è regolato da gruppi di neuroni che funzionano indipendentemente dal controllo della volontà del soggetto e che sono localizzati, in una struttura del cervello che si chiama tronco dell'encefalo, sotto gli emisferi cerebrali.

Può capitare, per diversi motivi, che questi neuroni si ammalino, e che quindi la respirazione venga compromessa con comparsa di dispnea. Le cause che possono ledere i centri respiratori sono: infiammazioni, infezioni, traumi (soprattutto per incidenti stradali), tumori, sostanze tossiche (farmaci o droghe a base di oppio, barbiturici), ipossia (quando poco ossigeno passa nel sangue), ipercapnia (accumulo di anidride carbonica nel sangue).


Compromissione delle vie nervose che portano l'informazione dai centri respiratori ai muscoli effettori per:

Malattie dei muscoli respiratori:

  • miastenia gravis (malattia infiammatoria cronica che causa debolezza di tutti i muscoli, anche della parete toracica).

Rigidità del torace, che non gli permette di espandersi bene, per:

Aumento del volume addominale per:

Malattie polmonari ostruttive, cioè da ostacolato passaggio di aria nelle vie aeree:

Malattie polmonari restrittive, dovute cioè ad una compromissione di tutto il tessuto polmonare, come:

Malattie della parete toracica:

  • fibrosi;
  • accumulo di grasso (persone obese);
  • deformità della parete toracica (da anomalie della colonna vertebrale come scoliosi, cifosi e lordosi).

Malattie cardiache: sono responsabili di quella che viene definita dispnea cardiogena. La difficoltà a respirare in chi soffre di cuore è dovuta al fatto che quest'organo, quando fortemente compromesso da varie malattie come infarti, alterazioni delle valvole, scompenso o dilatazioni cardiache, pompa meno sangue nell'aorta perché ha perso le sue "forze".

Di conseguenza il sangue si accumula a monte del cuore sinistro, nelle vene polmonari. Se questo accumulo è grande, nelle stesse vene si crea una grande pressione che può può far uscire il liquido dai vasi. Questo va a comprimere le piccole vie respiratorie e può, nei casi più gravi, entrare anche negli alveoli, dando quello che viene chiamato edema polmonare, condizione gravissima che impedisce il passaggio dell'ossigeno e dell'anidride carbonica dall'alveolo al sangue e viceversa, e che va trattata d'urgenza perché può portare a morte in pochissimo tempo. Ci sono diversi gradi di dispnea cardiogena:

  • classe I: quando il paziente non ha "fame d'aria" ma ha una malattia cardiaca documentata che potrebbe presto provocarla;
  • classe II: quando non ha sintomi a riposo ma gli compaiono facendo degli sforzi di intensità elevata;
  • classe III: quando la dispnea compare per sforzi di intensità lieve;
  • classe IV: quando la dispnea è presente anche a riposo.

Malattie del sangue, che ne alterano la composizione:


Cause psicologiche e psichiatriche in pazienti che soffrono di nevrosi, ansia, angoscia, depressione.

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