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Xerosi: cos’è, cause, sintomi e trattamento

Xerosi: cos’è, cause, sintomi e trattamento
Ultima modifica 26.02.2024
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INDICE
  1. Cos'è la Xerosi
  2. Sintomi
  3. Cause e fattori di rischio
  4. Trattamento

Cos'è la Xerosi

Xerosi cutanea è il termine medico usato per descrivere una variante patologica della pelle secca, caratterizzata da eccessiva aridità della cute, prurito, desquamazione e screpolature. Si tratta di un problema della pelle comune e generalmente non grave.

Come si presenta la xerosi cutanea

La xerosi cutanea indica il progressivo inaridimento della pelle: quando la quantità d'acqua nello strato corneo scende al di sotto del 20%, la cute appare arida, secca e disidratata.
A causa della xerosi, la pelle non appare più elastica e perde la naturale plasticità.

Lo xerosi cutanea può verificarsi su tutto il corpo, ma è più comune su braccia, gambe, mani e piedi.

La xerosi può manifestarsi con carattere recidivante, cioè si potrebbe non avere sempre questa condizione cutanea, ma il disturbo può andare e venire, soprattutto con il cambio delle stagioni. La xerosi cutanea è più comune durante i periodi estremi dell'inverno e dell'estate.

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Nota bene: la xerosi non interessa solo la pelle, quindi il termine si potrebbe sentire anche in relazione a condizioni che colpiscono altre parti del corpo, come la mucosa nasale, orale e a livello oculare. Questo articolo si concentra specificamente sulla xerosi cutanea (xeroderma o xerosi della pelle) e tratta i sintomi che si potrebbero riscontrare, le possibili cause, quando consultare un medico e i trattamenti che possono aiutare.

Sintomi

Xerosi cutanea: come si manifesta?

La pelle risponde alla mancanza d'acqua con desquamazioni, fessurazioni, screpolature e piccole linee ultrasottili sulla superficie cutanea: sono questi i segni tipici con cui si manifesta la xerosi.

La pelle può assumere un aspetto bianco, grigio o cenere e potrebbe sembrare di vedere uno "strato" di pelle secca sulla superficie sopra la cute normale. Se la condizione peggiora, e la quantità d'acqua scende al di sotto del 10%, il soggetto affetto potrebbe lamentare altri disagi, quali rugosità della pelle, prurito e, nei casi più gravi, anche tensione e/o dolore. Se la xerosi cutanea peggiora ulteriormente può causare arrossamenti e irritazioni; le screpolature nella pelle possono diventare profonde e sanguinare.

Le squame e le ragadi sono due aspetti morfologici che si manifestano ogni qualvolta compare xerosi cutanea; le squame rappresentano un accumulo di cellule cornee morte, allacciate alla superficie della cute, determinate dall'infiammazione locale che stimola un eccessivo turn-over cellulare. Dunque, s'instaura un processo a catena che potrebbe favorire l'insorgere di allergie o irritazioni di altra natura.

Xerosi: quando preoccuparsi?

La xerosi cutanea non è pericolosa di per sé, ma può diventare un disturbo significativo quando correla ad una serie di fattori che possono aggravare la situazione iniziale.

In linea generale, rivolgersi sempre al medico quando:

  • La pelle è profondamente screpolata o si manifesta un'eruzione cutanea.
  • Il prurito è così grave che interferisce con la vita quotidiana o impedisce di dormire.
  • Si presentano aree di pelle fissurata o piaghe, dovute alla pelle screpolata, secca o ai graffi.
  • La pelle è dolorante, rossa o gonfia.

In caso di xerosi, la TEWL (trans epidermal water loss), vale a dire la barriera naturale che impedisce l'eccessiva perdita d'acqua trans-epidermica, appare alterata; di conseguenza, l'acqua perduta sotto forma di vapore è troppo elevata ed aumenta la sofferenza a livello della pelle.

La xerosi cutanea non è una malattia contagiosa, né può evolvere in forme patologiche gravi; tuttavia, la xerosi cutanea potrebbe conseguire a vari disturbi quali, per esempio, la dermatite atopica.

Cause e fattori di rischio

Quando il naturale processo di idratazione della pelle è deficitario, la funzione barriera viene interrotta. La pelle non è in grado di produrre o trattenere l'idratazione in modo efficace e diventa anormalmente secca. La xerosi cutanea si verifica quando la pelle perde più umidità di quanta ne trattiene.

Cosa mantiene la pelle idratata?

La pelle contiene ghiandole sebacee che producono sebo: questo aiuta a trattenere l'umidità nella cute, svolge anche un ruolo nell'impermeabilizzazione e, insieme al sudore, contribuisce alla regolazione della temperatura corporea. Tuttavia, il sebo non è l'unica cosa che mantiene la pelle idratata. La pelle produce anche, all'interno dello strato corneo, molte sostanze diverse che mantengono la pelle idratata. Queste sostanze includono ceramidi, acido ialuronico, acido lattico, urea e aminoacidi. L'insieme di queste sostanze viene spesso definito fattore di umidità naturale (NMF).

Xerosi: quali sono le cause

La xerosi è caratterizzata da un'eccessiva disidratazione cutanea che porta a una serie di sintomi piuttosto fastidiosi. Le cause di tale disidratazione possono essere diverse:

  • L'alimentazione può incidere in maniera consistente nella comparsa di xerosi: un regime dietetico privo di frutta e verdura, con uno scarso apporto di acqua, può avere un riflesso negativo anche nella pelle.
  • Allo stesso modo, anche i fattori climatici influiscono notevolmente sulla comparsa e sull'eventuale peggioramento della xerosi. In linea generale, infatti, la xerosi tende ad aumentare quando il clima è freddo e l'umidità è molto bassa (condizione che si verifica sì in inverno, ma anche nelle estati particolarmente calde ed aride).
  • Anche l'età, la frequenza d'esposizione al sole e la predisposizione genetica sono fattori che potenziano la xerosi: infatti, la pelle delle persone anziane tende ad essere sempre più secca rispetto a quella dei giovani (con l'avanzare dell'età, la produzione di sebo rallenta), così come la cute abbronzata appare molto più arida rispetto alla pelle dei soggetti che non si espongono al sole.

Altri fattori di rischio predisponenti allo sviluppo o al peggioramento della xerosi possono essere:

  • Contatto eccessivo o troppo frequente con l'acqua, oppure contatti brevi ma ripetuti e seguiti da frequenti asciugature;
  • Uso di detergenti troppo aggressivi che danneggiano la barriera cutanea;
  • Contatto frequente con sostanze chimiche, solventi o prodotti irritanti e aggressivi;
  • Alcuni farmaci possono causare secchezza della pelle. Questi includono diuretici, alcuni medicinali per il controllo del colesterolo e la maggior parte dei farmaci per l'acne (come isotretinoina e perossido di benzoile).
  • Problemi di salute sottostanti: in alcuni casi, la pelle secca può essere causata da un problema di salute sottostante. In particolare, è più probabile che si sviluppi la pelle secca se si soffre di dermatite atopica, ipotiroidismo o diabete.
  • Alcune attività professionali: il settore lavorativo può aumentare le probabilità di sviluppare la xerosi; ad esempio, se lavori con prodotti chimici o materiali aggressivi (come prodotti chimici per piscine, cemento o malta). Inoltre, se occorre lavarsi spesso le mani, come in ambito medico, si potrebbe sviluppare la xerosi delle mani.

Trattamento

In genere, la xerosi può essere gestita con creme idratanti da banco e una buona skincare routine, anche se i casi più gravi o cronici potrebbero dover essere trattati con farmaci da prescrizione.

Come si tratta la xerosi?

Le manifestazioni cutanee della xerosi possono essere alleviate applicando alcuni prodotti cosmetici nell'area lesa per aiutare la tua pelle a ricostituire e trattenere l'umidità. Creme idratanti, lozioni e, in alcuni casi, unguenti, sono il modo numero uno per farlo.

La migliore opzione di trattamento per la pelle anormalmente secca consiste nell'applicare la crema idratante più volte al giorno, ogni volta che è necessario. Per lo meno, applicare al mattino, appena prima di andare a letto e subito dopo il bagno o la doccia.

Per la xerosi, esistono ingredienti umettanti ed emollienti specifici che dovresti cercare nella crema idratante da banco perché sono più efficaci nel proteggere la pelle:

  • Acido lattico
  • Urea
  • Ceramidi
  • Acido ialuronico

Anche la vaselina crea un'ottima barriera sulla superficie della pelle, grazie alle sue proprietà emollienti e alla sua capacità di creare un film occlusivo che protegge la pelle dagli insulti esterni sfavorendo, al contempo, la perdita di acqua. I prodotti anti-xerosi a base di vaselina possono essere incredibilmente utili se le creme idratanti non bastano; però sono formule grasse, quindi si può scegliere di usarli solo di notte e continuare a usare le creme durante il giorno.

Fondamentale è prediligere prodotti idratanti, nutrienti ed emollienti, che devono essere scelti con cura ed attenzione, poiché le sostanze irritanti possono aggravare la xerosi della pelle. A questo proposito, è importante ricordare che - oltre al trattamento con creme e cosmetici idratanti, nutrienti ed emollienti - per facilitare il processo di guarigione e il ripristino delle normali condizioni della pelle, è molto importante scegliere con cura anche i prodotti per la detersione. Tali prodotti devono necessariamente essere di qualità e delicati e non devono essere eccessivamente sgrassanti. È stato dimostrato, infatti, che l'utilizzo di detergenti aggressivi tende ad asportare una parte del film idrolipidico che nutre e protegge la cute; di conseguenza, i saponi e le sostanze irritanti ne alterano la barriera protettiva.

Nei casi più gravi di xerosi, accompagnati da screpolature, fessurazione e ragadi sanguinanti, potrebbe essere necessario l'intervento del medico che saprà indicare la terapia più idonea.

Consigli utili

Oltre alla cura della pelle effettuata quotidianamente tramite la detersione e l'applicazione di prodotti idratanti e nutrienti, per favorire la guarigione della pelle affetta da xerosi, o per prevenirne la comparsa, può essere utile adottare alcuni piccoli accorgimenti:

  • Evitare gli ambienti troppo secchi e, se necessario, ricorre all'uso di un umidificatore.
  • Se il clima è molto freddo, oppure caldo e arido, cercare di limitare le ore trascorse all'aperto e - quando possibile - utilizzare appositi indumenti protettivi (come, ad esempio, i guanti in caso di clima freddo).
  • Evitare la detersione con acqua troppo calda e preferirla, invece, tiepida.
  • Indossare abiti in fibre naturali, come il cotone o la seta, evitando quelli fabbricati con fibre sintetiche.
  • Evitare l'uso di detergenti per il bucato ricchi di coloranti o profumi poiché - restando a lungo sui capi anche dopo il lavaggio - tali sostanze potrebbero irritare la pelle.
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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici