Vaginite Atrofica: Cos'è, Cause, Sintomi, Cura
Ultima modifica 03.07.2020
INDICE
  1. Generalità e Punti Chiave
  2. Definizione
  3. Cause e Fattori di Rischio
  4. Sintomi
  5. Diagnosi
  6. Cure e Trattamenti

Generalità e Punti Chiave

La vaginite atrofica (detta anche vaginite climaterica od urogenitale) è un'infiammazione della vagina e della sua mucosa che non dipende direttamente da infezioni batteriche o fungine.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/07/03/vaginite-atrofica-orig.jpeg Shutterstock

Cause

La vaginite atrofica è causata da una riduzione dei livelli estrogenici, a sua volta conseguenza di: menopausaallattamento al seno, farmaci chemioterapici, radioterapiafarmaci per la cura dell'endometriosi e dei fibromi uterini, terapia per il cancro al seno.

Sintomi

Nella vaginite atrofica la mucosa vaginale diviene sottile, fragile e più esposta al rischio d'infezioni. I sintomi caratteristici della vaginite atrofica sono: bruciore/secchezza vaginale, dispareunia, incontinenza urinarialeucorreaperdite sanguinolente dopo un rapporto, prurito vaginale.

Diagnosi

L'ipotesi di vaginite atrofica viene accertata mediante esame pelvico, pap test, tampone vaginale ed analisi delle urine.

Terapia

I sintomi della vaginite atrofica possono essere alleggeriti seguendo una terapia estrogenica specifica. Solitamente, il medico consiglia anche l'applicazione di creme lubrificanti come rimedio per la secchezza ed il prurito vaginale.

Definizione

Che Cos'è la Vaginite Atrofica?

La vaginite atrofica (o urogenitale) è un'infiammazione delle mucose vaginali e del tratto urinario femminile, dovuta ad una significativa riduzione dei livelli sierici di estrogeni.

Non a caso, la vaginite atrofica è nota anche come vaginite climaterica: durante la menopausa, infatti, la donna va incontro ad un'inevitabile alterazione dell'assetto ormonale, in cui i livelli di estrogeni - e soprattutto progesterone - sono estremamente bassi, mentre il dosaggio di FSH (ormone follicolostimolante) ed LH (ormone luteinizzante) mostra valori elevati.

Quanto detto non esclude che la vaginite atrofica possa manifestarsi anche al di fuori del periodo menopausale. Difatti, alcune donne lamentano lo stesso disagio nel periodo post-partum, durante l'allattamento al seno oppure a seguito della rimozione chirurgica delle ovaie.

Cause e Fattori di Rischio

Quali sono le Cause della Vaginite Atrofica?

La vaginite atrofica è conseguenza di tutte le condizioni che riducono i livelli di estrogeni. Questi, oltre ad intervenire nella regolazione del ciclo mestruale - garantiscono la fisiologica lubrificazione vaginale, mantenendo in questo modo la mucosa genitale sana e in buono stato. Proprio a causa della riduzione estrogenica, nella vaginite atrofica la mucosa vaginale si assottiglia, diviene meno elastica, più fragile, meno lubrificata e più suscettibile alle infiammazioni.

Nella maggior parte dei casi, la vaginite atrofica si manifesta in caso di alterazioni fisiologiche quali:

  • Menopausa, la causa principale di vaginite atrofica;
  • Allattamento al seno;
  • Menopausa precoce (i sintomi caratteristici della menopausa compaiono prima dei 40 anni).

In alcune donne, tuttavia, la riduzione degli estrogeni non dipende da fisiologiche modificazioni dell'organismo; piuttosto è conseguenza di interventi chirurgici, terapie farmacologiche o patologie gravi:

  • Farmaci per la cura dell'endometriosi e di fibromi uterini. In questi casi, la vaginite atrofica insorge come effetto collaterale di una terapia farmacologica specifica.
  • Alcune donne devono sottoporsi alla rimozione chirurgica delle ovaie o dell'utero (isterectomia): inevitabilmente, interventi simili bloccano la sintesi di estrogeni, causando quindi vaginite atrofica.
  • Alterazioni del sistema immunitario.
  • Farmaci per la cura del cancro al seno.
  • Alterazione della funzionalità delle ovaie a causa di chemioterapia/radioterapia.

Infine, ricordiamo che vi sono casi in cui la vaginite atrofica è idiopatica; in altri termini, non è possibile risalire ad alcuna causa precisa.

Quali sono i Fattori di Rischio per lo Sviluppo della Vaginite Atrofica?

Sono stati identificati alcuni fattori predisponenti la vaginite atrofica.

In primis, l'abitudine tabagica: il fumo danneggia la corretta circolazione del sangue, privando in parte ai tessuti (compreso quello vaginale) l'ossigeno necessario al corretto metabolismo. Da non dimenticare poi che il fumo interferisce con la normale sintesi degli estrogeni.

Inoltre, si è osservato che le donne fumatrici tendono ad entrare in menopausa più precocemente rispetto alle donne che non fumano, pertanto sono più soggette alla vaginite atrofica precoce.

Uno studio scientifico ha osservato un'interessante "coincidenza": le madri che hanno dato alla luce i propri figli con parto cesareo sono più inclini all'atrofia vaginale rispetto a quelle che hanno partorito naturalmente (per via vaginale).

Sintomi

Come si Manifesta la Vaginite Atrofica?

La vaginite atrofica è sempre sintomatica sebbene i sintomi e la loro intensità possano variare da donna a donna.

I sintomi più ricorrenti sono:

La presenza di vaginite atrofica, inoltre, aumenta il rischio d'infezioni batteriche e micotiche genitali.

Da non dimenticare, inoltre, l'impatto psicologico indotto dai sintomi fisici. Alcune donne in menopausa che vanno incontro a vaginite atrofica, infatti, trovandosi in un periodo già di per sè delicato, potrebbe diventare ansiosa, irritata e stressata.

In alcuni casi, tuttavia, l'atrofia vaginale si manifesta così lentamente che le donne non percepiscono alcun sintomo fino a 5-10 anni dopo l'inizio della menopausa.

Diagnosi

Come si Diagnostica la Vaginite Atrofica?

Anche solo in caso di sospetta vaginite atrofica si suggerisce caldamente una visita ginecologica, al fine di risalire alla causa scatenante ed eventualmente scegliere se intervenire farmacologicamente o meno.

L'esame pelvico è particolarmente indicato a tale scopo: il ginecologo esamina i genitali interni ed esterni della donna, controllando eventuali segni di secchezza vaginale, arrossamento e/o irritazione locale e valutando un possibile prolasso degli organi pelvici.

Il Pap-test - che prevede la raccolta di un campione di cellule cervicali per un successivo esame citologico di laboratorio - diagnostica la presenza di un eventuale tumore al collo dell'utero.

Anche il tampone vaginale è un test investigativo importante, utilizzato in caso di sospetta vaginite atrofica: esso individua eventuali patogeni nella flora vaginale e cervicale, e rileva il pH del microambiente vaginale. Ricordiamo, infatti, che nella vaginite atrofica il pH vaginale è generalmente alterato (superiore alla norma, quindi meno acido).

Il test delle urine è indicato quando la donna lamenta sintomi di natura urinaria.

Cure e Trattamenti

Come si Cura la Vaginite Atrofica?

L'atrofia vaginale viene normalmente trattata con una terapia estrogenica mirata. Il principio attivo mggiormente impiegato è l'estradiolo che può essere anche associato a noretisterone, drospirenone, ciproterone, levonorgestrel o medrossiprogesterone.
I medicinali a base dei suddetti principi attivi possono essere formulati come:

  • Gel transdermici;
  • Cerotti trandermici;
  • Spray cutanei;
  • Compresse da assumere per bocca;
  • Compresse vaginali.

Per alleviare il disturbo, è possibile applicare sulla mucosa vaginale apposite creme lubrificanti: questi prodotti, pur non agendo sulla causa scatenante, costituiscono un efficace rimedio per alleviare la secchezza vaginale indotta dalla vaginite atrofica.

In alcune donne, la vaginite atrofica è affiancata da sintomi urinari come ad esempio l'incontinenza: in simili circostanze, potrebbe essere utile eseguire regolarmente gli esercizi di Kegel per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e della vescica. La ginnastica di Kegel è indicata anche come rimedio per il prolasso degli organi pelvici: molte donne in menopausa infatti lamentano anche questo disturbo associato alla vaginite atrofica.