Trichinella: Cos’è, Sintomi Trichinosi, Come si prende e Cura
Ultima modifica 03.03.2023
INDICE
  1. Cos’è
  2. Biologia e caratteristiche
  3. Contagio
  4. Sintomi e complicanze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prevenzione

Cos’è

Trichinella: cos’è?

La Trichinella è un parassita nematode responsabile della trichinosi, nota anche come trichinellosi: stiamo parlando di un verme cilindrico onnipresente in natura, trasmesso all'uomo mediante ingestione di carni infette, crude o poco cotte.

Questo parassita infetta soprattutto maiali, cinghiali, orsi, cani, gatti ed esseri umani, attaccando inizialmente il tratto intestinale, per poi colonizzare i muscoli.

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Trichinosi (Trichinellosi)

La trichinosi è una zoonosi, cioè una patologia causata da agenti trasmessi per via diretta o indiretta, dagli animali all'essere umano.

In tutto il Mondo, ogni anno si verificano circa 10.000 casi di trichinosi. Diverse specie diverse di Trichinella possono causare malattie umane; la più comune è la Trichinella spiralis, che ha una distribuzione globale ed è la specie più comune nei suini. Altre Trichinelle sono meno comunemente segnalate come causa di malattie umane.

Una volta contratta, la trichinosi può essere del tutto asintomatica oppure si manifesta con disturbi che possono essere inizialmente scambiati quelli di un'influenza; in alcuni casi, però, si possono sviluppare forme gravi. Per questo, le infezioni da Trichinella richiedono una terapia farmacologica immediata: il ritardo terapico può essere fatale. Le Trichinelle possono indurre, infatti, la morte dell'ospite per infarto, complicanze renali o grave compromissione dell'apparato respiratorio.

Biologia e caratteristiche

Trichinella: descrizione microbiologica

  • Chiamati anche Trichine, i parassitipluricellulari Trichinella appartengono al phylum dei Nematodi e all'ordine dei Trichurida
  • Le Trichinelle presentano un corpo cilindrico e fusiforme; sono dotate di un tratto alimentare tubulare che si estende dall'estremità anteriore (bocca) a quella opposta (ano). La porzione anteriore delle Trichinelle è tipicamente affusolata, mentre quella posteriore, rigonfia e rotondeggiante, contiene le ghiandole genitali.
  • La Trichinella maschio è più piccola della femmina, ed è provvista di un testicoloe di due spicole coniche. Si stima che la Trichinella femmina sia in grado di produrre fino a 1.500-2.000 larve nell'arco della propria vita.

Dal punto di vista patologico, le specie più interessanti appartenenti al genere Trichinella sono:

  • Trichinella spiralis: probabilmente la specie più importante del genere Trichinella; si riscontra in moltissimi animali carnivori ed onnivori di tutto il Mondo
  • Trichinella britovi: riscontrata nei carnivori di Europa ed Asia occidentale
  • Trichinella nelsoni: specie di Trichinella rilevata nei predatori dell'Africa (es. iene e leoni)
  • Trichinella pseudospiralis: parassita isolato in mammiferi ed uccelli in tutto il Mondo
  • Trichinella murrelli: parassita rilevato negli animali selvatici degli USA
  • Trichinella nativa: parassita tipico di animali artici come orsi e volpi

Sono state individuate altre specie di Trichinella nei maiali selvatici e domestici (T. papuae e T. zimbabwensis, rispettivamente in Papua Nuova Guinea e Tanzania) e nei coccodrilli in Africa (T. zimbabwensissi), ma, ad oggi, non sono note associazioni con la trichinellosi nell'uomo.

Ciclo biologico della Trichinella

Il ciclo biologico della Trichinella risulta piuttosto inusuale:

  • I piccoli parassiti del genere Trichinella maturano nel tratto intestinale di un ospite intermedio (es. maiali, volpi, gatti, orsi): Una volta ingerite, infatti, le larve si liberano nello stomaco, passano all'intestino tenue e penetrano nell'epitelio intestinale dove raggiungono, circa al terzo-quarto giorno dal contagio, la maturità sessuale.
  • Le femmine adulte di Trichinella producono gruppetti di larve vive: attraversando la parete intestinale dell'ospite, le larve di Trichinella, appena nate e ghiotte di sangue, entrano nel circolo ematico e in quello linfatico.
  • Entro breve tempo, le Trichinelle giungono nel tessuto muscolarestriato, dove s'incistano e si racchiudono in una capsula, restando in attesa di essere ingerite da un nuovo ospite.
https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2023/03/03/ciclo-vitale-trichinella-orig.jpeg Shutterstock

I vermi adulti e le larve incistate si sviluppano all'interno di un singolo ospite vertebrato; un animale infetto funge da ospite definitivo e potenziale ospite intermedio. Per perpetuare il loro ciclo vitale, le Trichinelle hanno bisogno di un secondo ospite.

Il ciclo domestico coinvolge soprattutto maiali e roditori antropofili, ma possono essere coinvolti anche altri animali come i cavalli. Nel ciclo silvestre, la gamma di animali infetti è ampia, ma gli animali più spesso associati come fonti di infezione umana sono l'orso, l'alce e il cinghiale.

L'uomo può contrarre l'infezione cibandosi di carni crude o malcotte infettate da Trichinella. Nell'uomo, le cisti di Trichinella vengono digerite nello stomaco; successivamente, le larve migrano nel tratto intestinale del malcapitato, dove iniziano un nuovo ciclo vitale. Nell'arco di sei settimane, le femmine di Trichinella rilasciano le larve che successivamente s'incistano, causando dolorefebbre e, nei casi più gravi, morte.

Infezione da Trichinella nell'uomo

  1. La trichinellosi è causata dall'ingestione di carne cruda o poco cotta contenente larve incistate (ad eccezione di T. pseudospiralis T. papuaeche non s'incistano) delle varie specie di Trichinella.
  2. Dopo l'esposizione all'acido gastricoe alla pepsina, le larve sono rilasciate dalle cisti ed invadono la mucosa dell'intestino tenue dove si sviluppano in vermi adulti.
  3. Le femmine misurano 2.2 mm di lunghezza; i maschi 1.2 mm. Questi vermi vivono circa quattro settimane nell'intestino tenue.
  4. Dopo una settimana le femmine rilasciano le uova che migrano nei muscoli striati dove si incistano.

Contagio

Come si prende la Trichinella?

Il contagio all'essere umano può avvenire solamente per via alimentare, e non da persona a persona, tramite il consumo di carne poco cotta o cruda contenente, appunto, le larve del parassita. Le persone acquisiscono la trichinosi (trichinellosi) consumando in particolare carne di selvaggina o maiale).

Anche assaggiare quantità molto piccole di carne poco cotta durante la preparazione o la cottura espone al rischio di infezione. I focolai si verificano solitamente in ambienti in cui più persone consumano la stessa carne contenente il parassita, mentre i casi singoli sono rari.

Sintomi e complicanze

I sintomi caratteristici delle infezioni da Trichinella possono variare da molto lievi a gravi e dipendono essenzialmente dalla carica infettante (cioè dipendono dal numero di nematodi infettivi consumati nella carne), dal ceppo di Trichinella coinvolto e dalla reattività dell'ospite. Molti casi lievi di trichinellosi non vengono mai diagnosticati in modo specifico perché si presume siano l'influenza o altre malattie comuni. Inoltre, molte persone affette da trichinellosi non manifestano alcun sintomo.

Trichinella sintomi: come si manifesta la trichinosi?

La Trichinella è un parassita subdolo: dopo 1-2 giorni dall'assunzione di carni crude o poco cotte infette da Trichinella, l'uomo lamenta sintomi prettamente gastrointestinali. Dopo 1-3 settimane, il quadro clinico del malcapitato precipita in dolori muscolari intensi, edema, febbre ed eruzioni cutanee. Me vediamo in dettaglio i sintomi più ricorrenti che contraddistinguono i differenti stadi evolutivi della patologia.

  1. Fase gastroenterica (dopo 24-48 ore dall'infezione): il paziente lamenta diarreanausea, dolori addominali, vomitoe febbre.
  2. Fase muscolare (entro 2 settimane dall'infezione): giunte nei tessuti muscolari dell'ospite (uomo), le larve di Trichinella provocano dolori articolari, edema periorbitale e facciale, mal di testapetecchieemorragia sottocongiuntivalee/o sottoungueale e prurito o eruzione cutanea. L'incistamento larvale nei muscoli provoca debolezza o stanchezzamialgia. Anche la congiuntivite è un sintomo piuttosto ricorrente in questa fase della trichinellosi. Questi classici sintomi dell'infezione da Trichinella possono durare fino a 8 settimane.
  3. Fase critica: le funzioni vitali del paziente possono essere pesantemente compromesse quando l'infezione da Trichinella si diffonde nei vari distretti dell'organismo. Tra le possibili complicanze ricordiamo: coinvolgimento del sistema nervoso centrale(atassia, confusioneconvulsioni, delirio, depressione, paralisi respiratoria, vertigini), insufficienza surrenalicamiocardite, ostruzione dei vasi sanguigni e danno polmonare (emorragia polmonare, fiato cortopolmonitetosse). Nei casi più gravi - seppur rari - la morte sopraggiunge nell'arco di 2-8 settimane: in assenza di cure, il paziente muore a seguito di polmonite, embolia polmonareencefalitearitmia od insufficienza cardiaca.

Ricordiamo brevemente che le infezioni più lievi da Trichinella possono essere completamente asintomatiche, dunque il paziente non si rende conto dell'infezione. Si stima che il 90-95% dei pazienti affetti da trichinellosi lamenti sintomi di lieve entità: in tal caso, l'infezione tende a risolversi senza complicanze.

Se l'infezione è grave, le persone possono avere difficoltà a coordinare i movimenti e avere problemi cardiaci e respiratori. Sebbene raro, la morte può verificarsi nei casi più gravi. Per le infezioni da lievi a moderate, la maggior parte dei sintomi scompare entro pochi mesi.

Per approfondire: Sintomi Trichinosi

Diagnosi

La diagnosi viene solitamente effettuata sulla base dei sintomi clinici ed è confermata dalla sierologia o dall'identificazione di larve incistate o non incistate in campioni bioptici.

Trichinosi: esami per la diagnosi

Per il riconoscimento della Trichinella nelle carni sono necessarie indagini di laboratorio: la biopsia muscolare accerta la presenza di questi parassiti (test diagnostico di prima linea). Sono attualmente disponibili anche numerosi test immunologici; la trichinosi si associa, inoltre, a eosinofilia, leucocitosi e aumento di enzimi muscolari. Possono essere richiesti altri esami diagnostici in caso di sospetto coinvolgimento del SNC: ECG (elettrocardiogramma), rachicentesi (puntura lombare) ed elettromiografia.

Trattamento

Come si cura la Trichinosi (Trichinellosi)?

Il trattamento dovrebbe iniziare il prima possibile: il medico stabilirà l'iter terapeutico in base ai sintomi, all'esposizione a carne cruda o poco cotta e ai risultati dei test di laboratorio. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda l'uso di un antielmintico, ossia un farmaco vermicida, in associazione con un antinfiammatorio, da cominciare il prima possibile una volta ricevuta la diagnosi.

Prevenzione

Come si previene la Trichinosi?

La prevenzione delle infezioni da Trichinella consiste nella cottura (secondo l'Istituto superiore di Sanità, è sufficiente 1 minuto a 65° al centro della carne) e nel congelamento (almeno un mese a -15°C), specie di suino e di altri animali selvatici.

Inoltre:

  • Non assaggiare la carne finché non è cotta.
  • Il congelamento della carne di selvaggina, a differenza del congelamento dei prodotti a base di carne di maiale, potrebbe non uccidere efficacemente tutti le larve di Trichinella perché alcune specie che infettano la selvaggina sono resistenti al congelamento.
  • Pulire accuratamente tritacarne, utensili e altri strumenti venuti a contatto con la carne cruda, dopo ogni utilizzo.
  • Lavarsi le mani con acqua tiepida e sapone dopo aver toccato la carne cruda.
  • Salatura, essiccamento, affumicamento e cottura nel forno a microonde della carne non assicurano l'uccisione del parassita.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici