Encefalite da Zecca (TBE): cos’è, come si prende e cause

Encefalite da Zecca (TBE): cos’è, come si prende e cause
Ultima modifica 20.10.2022
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause e fattori di rischio
  3. Modalità di trasmissione

Cos’è

Encefalite da Zecca: cos’è?

L'encefalite da zecca (o TBE, acronimo di Thick Borne Encephalitis) è una malattia virale acuta che colpisce il sistema nervoso centrale.

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L'encefalite da zecca si può confondere facilmente con una banale influenza, in quanto provoca leggera febbre, mal di testa, dolori muscolari a 7-14 giorni dal morso. Tuttavia, in alcune occasioni, se trascurata, può determinare il coinvolgimento del sistema nervoso centrale (encefalite e paralisi flaccida), talvolta con esito letale. Spesso, la malattia rende necessario il ricovero ospedaliero.

Secondo quanto riporta l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno vengono segnalati circa 10.000-12.000 casi clinici di encefalite da zecche, ma si ritiene che questa cifra sia significativamente inferiore al numero totale effettivo di casi clinici.

Cause e fattori di rischio

Quali sono le cause dell’Encefalite da Zecca (TBE)?

L'infezione responsabile dell'encefalite da zecca è causata da un arbovirus appartenente al genere Flavivirus (simile all'agente virale che provoca la febbre gialla e la dengue): il virus, noto come Tick-Borne Encephalitis Virus (TBEV), viene trasmesso all'uomo ad opera delle zecche infette, che ne costituiscono il vettore; i serbatoi del virus sono invece alcuni animali, quali roditori, pecore, capre e marmotte.

Nonostante in natura esistano moltissime specie di zecche, non tutte sono possibili vettori di TBE: come abbiamo visto nell'articolo precedente, le specie di zecche più pericolose per la diffusione del Tick-Borne Encephalitis Virus appartengono al genere Ixodes e sono, in particolare, le Ixodes ricinus. Queste zecche si diffondono soprattutto in aree umide a temperatura moderata; a tal proposito, i luoghi potenzialmente pericolosi per contrarre l'infezione sono i parchi, i giardini, i sentieri di montagna, i boschi e le foreste. Inoltre, si sono registrati molti casi di TBE nei mesi primaverili ed estivi, indice del fatto che le zecche tendono ad infestare l'uomo soprattutto in questi periodi dell'anno.

Ad ogni modo, le zecche Ixodes ricinus non sono gli unici vettori in grado di trasmettere il virus: infatti, si ricordano anche Ixodes persulcatus, le zecche del cane (genere Dermacentor) e le zecche appartenenti al genere Haemaphysalis come potenziali vettori della TBE.

Più in dettaglio, il virus della TBE può essere trasmesso all'uomo dal morso delle zecche in fase larvale, ninfa o adulta (le tre fasi vitali di questi piccoli aracnidi): il vettore si àncora alla cute o ai capelli dell'uomo, infettando lo sfortunato ospite. La malattia trasmessa dalla puntura di zecca passa inizialmente inosservata: la saliva è infatti considerata una sorta di anestetizzante, di conseguenza il morso non è doloroso.

Per approfondire: Puntura di Zecca (Morso di Zecca): Come Si Riconosce, Rischi e Cosa Fare

Modalità di trasmissione

Encefalite da Zecca: come si contrae?

La TBE è trasmessa prevalentemente dal morso di una zecca (in particolar modo: Ixodes ricinus e Ixodes persulcatus), parassita che funge sia da vettore, che da serbatoio dell'infezione. Questo artropode si infetta alimentandosi con il sangue di animali portatori di patogeni (roditori, caprioli, ovini, caprini ecc.) ed, attraverso i pasti successivi, è in grado di veicolarli ai nuovi ospiti, uomo compreso. L'infezione può derivare anche dall'ingestione di latte contaminato e non pastorizzato proveniente da capre, pecore o mucche infette, ma questa modalità è rarissima considerato che il virus viene inattivato rapidamente dal calore (72°C per 10 secondi).

Non esiste una trasmissione diretta da persona a persona.

Encefalite da Zecca: dove è diffusa la TBE?

Dal punto di vista epidemiologico, la TBE è presente in focolai endemici in molti Paesi dell'Europa centro-orientale e settentrionale; in Italia, è diffusa soprattutto in Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel nostro territorio, il vettore Ixodes ricinus predilige le zone boschive umide ed ombreggiate, fino a un'altitudine di circa 2000 metri, ed attacca prevalentemente nel periodo primaverile-estivo. L'encefalite da zecche mostra, quindi, un tipico andamento stagionale, che corrisponde ai periodi di massima attività delle zecche.

TBE e Malattia di Lyme: qual è la più pericolosa?

Encefalite da zecca e malattia di Lyme rappresentano sicuramente le più note patologie trasmesse da zecche, oltre che le più pericolose in termini di gravità sintomatologica: soprattutto negli ultimi anni, queste malattie hanno acquisito un'importanza sempre crescente, in particolare grazie alle indagini diagnostiche più approfondite e rigorose. Entrambe le malattie sono trasmesse all'uomo dalle zecche (in particolare, zecche del genere Ixodes) e possono provocare sintomatologia di varia entità. È difficile stabilire quale tra le due malattie sia la più pericolosa, poiché molti fattori intervengono nella manifestazione dei sintomi: in simili frangenti, devono essere considerati svariati elementi, quali lo stato di salute del soggetto, l'età, l'ambiente in cui si trova, il tipo di vettore implicato nella trasmissione del virus ecc.
Sia la malattia di Lyme, che la TBE rappresentano malattie chiaramente emergenti, soprattutto nelle aree Alpine del Nord-Est: entrambe sono strettamente correlate alla marcata proliferazione di zecche nelle zone boscose, montane e silvestri, oltre che all'aumento della popolazione frequentante le suddette aree.
La TBE, seppur molto diffusa in Europa, colpisce un numero minore di soggetti rispetto alla malattia di Lyme; ad ogni modo, le misure preventive sono le medesime per entrambe le patologie.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici