Talassoterapia: cos'è, a cosa serve, come funziona

Talassoterapia: cos'è, a cosa serve, come funziona
Ultima modifica 15.04.2022
INDICE
  1. Che cos'è la Talassoterapia?
  2. Come Funziona?
  3. A Cosa Serve?
  4. Trattamenti Talassoterapici
  5. Dove si Pratica?
  6. Controindicazioni

Che cos'è la Talassoterapia?

La talassoterapia è una particolare forma di terapia, basata sull'azione curativa del clima marino, dello stesso mare e dei suoi prodotti (sabbia, alghefanghi, ecc.).

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Il termine "talassoterapia" deriva dal greco thalassa (mare) e thérapeia (trattamento) e fu utilizzato per la prima volta nel XIX secolo in Bretagna; tuttavia, si ritiene che le potenziali proprietà curative attribuite al mare e al clima marino fossero conosciute fin dall'antichità, già dai popoli romani, greci ed egizi.

In realtà, i reali benefici derivanti dall'applicazione della talassoterapia non sono stati scientificamente provati. Tuttavia, l'uso di questa forma terapeutica pare sia particolarmente utile come coadiuvante nel trattamento di diverse patologie della cute, dell'apparato osteoarticolare e delle vie aeree; inoltre, il suo impiego sembra essere molto diffuso e in costante aumento.

Come Funziona?

Come accennato, la talassoterapia si basa sulla potenziale azione curativa dell'ambiente marino e dei suoi componenti.

Più nel dettaglio, la talassoterapia è basata su un particolare principio secondo il quale l'acqua di mare avrebbe una composizione quasi sovrapponibile a quella del plasma umano e che i sali e gli oligoelementi in essa contenuti siano altamente biodisponibili e facilmente assorbibili dal paziente attraverso la pelle.

Sempre secondo questo principio, l'assimilazione di questi oligoelementi e di questi sali permetterebbe di favorire il ripristino dell'equilibrio dell'organismo, aumentando anche le resistenze alle aggressioni esterne e producendo effetti stimolanti e rivitalizzanti.

Ad ogni modo, la talassoterapia - oltre a utilizzare la stessa acqua di mare - sfrutta anche altre componenti dell'ambiente marino per veicolare ai pazienti i costituenti in essa presenti. A questo proposito, infatti, vengono utilizzati anche i fanghi, la sabbia (sabbiature) e perfino le alghe che - crescendo nell'acqua marina - sono in grado di assorbirne i preziosi componenti, oltre a essere dotate di interessanti proprietà fitoterapiche (come, ad esempio, avviene nel caso delle alghe rosse).

A Cosa Serve?

La talassoterapia trova impiego come terapia coadiuvante soprattutto nel trattamento di:

Trattamenti Talassoterapici

Come affermato, la talassoterapia si basa sull'uso non solo dell'acqua di mare, ma anche di altre componenti che, nell'insieme, costituiscono l'intero ambiente marino.

Alla luce di quanto appena detto, perciò, si può affermare che la talassoterapia può comprendere diversi trattamenti che si differenziano l'uno dall'altro per il componente marino che sfruttano.

Di seguito, tali trattamenti verranno brevemente descritti.

Climatoterapia marina

La climatoterapia marina è un trattamento talassoterapico basato sugli effetti benefici che i componenti del clima marino possono esercitare sull'organismo.

Fra questi componenti ricordiamo: le radiazioni solari (vedi elioterapia), l'aerosol marino, l'escursione termica e la pressione atmosferica.

In particolare, l'aerosol marino è uno degli elementi fondamentali della climatoterapia. Infatti, tale aerosol è costituito dall'acqua che evapora dal mare trasportando con sé i sali e gli ioni in esso contenuti e ritenuti benefici per l'organismo. L'aerosol di mare così inalato risulta particolarmente utile in caso di disturbi delle vie aeree superiori e inferiori.

Le radiazioni solari, invece, sembrano giocare un ruolo positivo per la cute e per alcune delle patologie ad essa connesse, per le ossa e perfino per il sistema neuroendocrino. Attenzione, però, l'esposizione solare deve essere controllata e avvenire con l'utilizzo di adeguate protezioni dai raggi UV.

Bagno in acqua di mare

Il bagno in acqua di mare è il trattamento caratteristico di questa forma terapeutica alternativa, qual è la talassoterapia.

Questo tipo di trattamento sfrutta direttamente l'acqua di mare nel quale il paziente viene immerso. L'immersione può avvenire sia nello stesso mare - o, a seconda dei casi, nell'oceano - oppure può avvenire all'interno di apposite piscine o vasche situate all'interno di strutture idonee.

Il bagno in acqua di mare può essere parziale o totale e:

  • Caldo, in questo caso si parla di balneoterapia marina, che viene effettuata a temperature di 37-38°C all'interno di apposite vasche. I bagni caldi, solitamente, hanno una durata di circa venti minuti;
  • Freddo, in questo caso, invece, l'acqua di mare si trova a temperature comprese fra i 20°C e i 25-27°C, il paziente può essere immerso in vasche o piscine, oppure direttamente in mare.

Inoltre, questo trattamento può essere effettuato sia con l'impiego esclusivo di acqua di mare, sia con l'aggiunta a quest'ultima di:

  • Alghe e/o loro prodotti o derivati;
  • Anidride carbonica (bagno carbonico);
  • Ozono (bagno ozonizzato).

In aggiunta a tutto ciò, il bagno in acqua di mare può essere associato o meno ad idromassaggio.

Va precisato che in questi casi, quando all'acqua di mare vengono aggiunti gli elementi sopra citati, si parla di "bagno attivato".

Sabbiature

Le sabbiature (psammatoterapia), altrimenti definite "bagni di sabbia", sfruttano l'azione della sabbia calda (che può arrivare fino a temperature di 50°C) e degli oligoelementi e dei sali marini che dall'acqua di mare si sono depositati sui suoi granuli.

Normalmente, le sabbiature vengono effettuate all'aperto in una spiaggia ben riscaldata dalle radiazioni solari, dove vengono scavate apposite buche sufficienti perché il paziente ci si possa sdraiare. Una volta sdraiato, il paziente viene ricoperto dalla sabbia e la testa - che, naturalmente, non viene coperta da quest'ultima - dev'essere tenuta all'ombra.

Di solito, il bagno di sabbia ha una durata di 15-20 minuti, che può poi essere gradualmente aumentata fino a 40 minuti circa.

Le sabbiature sembrano essere particolarmente efficaci per il trattamento di disturbi dell'apparato muscoloscheletrico di natura sia reumatica, sia traumatica, come, ad esempio, reumatismi cronici, osteoartrosi e postumi di forme traumatiche.

Dove si Pratica?

La talassoterapia è una forma terapeutica alternativa che viene praticata nelle cosiddette SPA o in veri e propri centri talassoterapici specializzati in quest'ambito.

Gli stabilimenti nei quali si effettua la talassoterapia, naturalmente, sono situati in località di mare, in prossimità dello stesso.

Controindicazioni

L'impiego della talassoterapia è generalmente controindicato nei pazienti affetti da patologie del sistema nervoso (come, ad esempio, l'epilessia) e/o da patologie cardiovascolari (come, ad esempio, l'ipertensione).

Inoltre, a causa dell'elevata concentrazione di iodio nell'ambiente marino, la talassoterapia è solitamente vietata ai pazienti affetti da patologie della ghiandola tiroidea.

Infine, esistono alcune controindicazioni per l'impiego della talassoterapia anche nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno. Tuttavia, sono numerosi i centri che hanno messo a disposizione specifici percorsi adatti anche a questa categoria di pazienti.

Ad ogni modo, in caso di particolari patologie o disturbi, e in caso di gravidanza e/o allattamento, prima di ricorrere alla talassoterapia, è sempre bene chiedere il consiglio del proprio medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista