Ultima modifica 17.02.2016

Tossicità dei semi di mela

Nonostante il risaputo detto “una mela al giorno toglie il medico di torno”, pochi sono a conoscenza che l'ingestione di elevate quantità di semi di mela può provocare la morte del soggetto. Questi semi, infatti, sono ricchi di amigdalina (o vitamina B17), un composto glicosidico cianogenetico estremamente tossico quando sottoposto ad idrolisi enzimatica: infatti, in seguito ad una reazione chimica idrolitica, l'amigdalina libera acido cianidrico, la cui ingestione può provocare intossicazione ed avvelenamento di varia entità, in base alla mole ingerita.

Dose letale

Semi di melaSi stima che la LD 50 (dose letale media) di acido cianidrico assunto per os (ingestione orale) si aggiri intorno a 50 mg/Kg di peso corporeo: dosi massicce provocano morte istantanea per arresto respiratorio in pochi secondi. In altre parole, si ritiene che sia sufficiente solamente mezza tazza di semi di mela per uccidere un adulto, mentre un bambino potrebbe rischiare la morte anche con dosi di semi di mela molto inferiori. Ad ogni modo, ogni mela contiene una quantità minima di semi, dunque l'intossicazione involontaria è pressoché rara.

Effetti nell'organismo

Il problema più allarmante dei semi di mela non è l'amigdalina in sé, poiché poco reattiva: l'amigdalina, tuttavia, è in grado di reagire con un particolare enzima (beta-glucosidasi) e, in seguito alla degradazione della sostanza tramite idrolisi, liberare acido cianidrico (oltre a due molecole di glucosio ed una di benzaldeide). L'amigdalina assunta per os risulta 40 volte più pericolosa e tossica rispetto ad una stessa dose iniettata per via endovenosa: ciò è spiegato dal fatto che, nonostante l'uomo non produca direttamente enzimi beta-glucosidasi nell'organismo, la flora batterica è comunque in grado di degradare l'amigdalina grazie ad alcuni enzimi beta-glucosidasi simili.
I semi di mela sono ricchi di amigdalina: gli enzimi della flora batterica degradano la sostanza in composti tossici tra cui, appunto, acido cianidrico. Quest'ultimo, in dosi massicce, provoca intossicazione ed avvelenamento, che provoca morte per asfissia cellulare.
La tossicità dei semi di mela - così come quella dei semi d'uva, di pera e delle Rosacee in generale - non dev'essere sottovalutata. Quantità non letali di amigdalina, dunque convertita in acido cianidrico, possono comunque provocare effetti indesiderati: eccitazione alternata a depressione, difficoltà respiratorie, stupefazione, occhi vitrei, dilatazione delle pupille, convulsioni, spasmi e coma.