Rimedio erboristico contro la stipsi e le disfunzioni intestinali

Ultima modifica 27.11.2019

Integrazione di batteri "buoni"

Oltre ai tipici rimedi erboristici formulati con estratti di piante, l'erboristeria propone dei prodotti biotecnologici a base batterica: quando una persona soffre di stipsi, probabilmente anche la flora batterica intestinale risulta alterata. A rigor di ciò, sarebbe opportuno assumere anche prodotti erboristici complessati con microorganismi utili all'intestino (probiotici).
L'integrazione batterica è in genere indispensabile in caso di stipsi correlata ad incapacità di assorbire vitamine oppure stitichezza connessa ad una carenza vitaminica: un'integrazione batterica migliora la fisiologia del tratto intermedio dell'intestino.
Rimedio erboristico stipsi e le disfunzioni intestinaliPiù in particolare, l'esperto dovrà consigliare un buon rimedio erboristico mirato: infatti, un prodotto caratterizzato da un mix di specie batteriche, contrariamente a ciò che ritiene la maggior parte delle persone, non riesce ad esprimere al massimo la propria efficacia.

Batteri intestinali

I batteri che popolano l'intestino crescono in zone ben precise lungo il tratto intestinale e non sono mescolati gli uni agli altri: proprio per questo motivo non sarebbe del tutto corretto assumere un prodotto erboristico con un mix di enterobatteri, bifidobatteri, lieviti, lattobacilli e streptococchi. Una formulazione di questo tipo sarebbe corretta solamente nel caso in cui la flora batterica intestinale avesse bisogno di essere leggermente migliorata, ma non certo ristabilita, come nel caso della stipsi.

Prodotti naturali combinati

L'erborista dovrebbe consigliare più prodotti combinati: il primo, il più importante, che agisca proprio come trattamento mirato alla stipsi (ad esempio una formulazione a base di tamarindo o fibre); a questo punto dovrebbe proporre un'integrazione batterica dilazionata, cioè assumere, giorno per giorno, delle capsule di batteri diversi per permettere ai microorganismi di insediarsi correttamente nelle zone giuste.

Esempio di prodotto naturale

Ecco un esempio: prodotto erboristico con inulina (da cicoria), lino, psillio, Lactobacillus acidophilus e L. casei

  • Inulina estratta dalla cicoria (Cichorium intybus): l'inulina è uno zucchero, un fruttano estratto dalla radice della cicoria che si presenta sotto forma di polvere bianca. Sembra che l'inulina possa aumentare il numero di alcuni microrganismi presenti naturalmente nel tratto intestinale (Bifidobatteri e Lattobacilli), i quali rivestono un ruolo importante nella regolarizzazione della funzionalità intestinale e nell'assorbimento delle sostanze nutritive. C'è chi azzarda addirittura un'altra potenzialità associata all'inulina: in base a quanto emerso da alcuni studi clinici, l'inulina potrebbe essere in grado di esercitare un'azione ipocolesterolemizzante, cioè abbassare il colesterolo.
  • Lino -  semi - (Linum usatissimum): i semi di lino, posti in acqua, rigonfiano e liberano mucillagini, sostanze di origine vegetale utilizzate come coadiuvanti nel trattamento della stipsi grazie al loro potere lassativo.
  • Psillio (Plantago ovata), noto anche come “Ispaghul”, è ricco di mucillagini che  poste in ambiente idrofilo rigonfiano formando un gel voluminoso. Proprio per questo motivo, le mucillagini di psillio trovano impiego nella formulazione di prodotti contro la stipsi: lo psillio stimola la peristalsi e favorisce lo svuotamento dell'intestino. Le mucillagini di psillio sono utilizzate anche per ridurre l'infiammazione a carico dell'intestino grazie alla presenza di iridoidi che contribuiscono all'attività della droga.
  • L. acidophilus e L. casei: la formulazione del prodotto erboristico con due categorie di lattobacilli è appropriata; l'integrazione batterica è mirata a ristabilire un tratto particolare dell'intestino, di conseguenza sarà favorita la peristalsi.

È consigliabile l'assunzione di un prodotto di questo tipo per due-tre giorni, per poi continuare il trattamento con la sola integrazione batterica, senza droghe ad attività lassativa, che creerebbero una sorta di “dipendenza da mucillagini” a livello intestinale.

Ad un rimedio erboristico di questo tipo dovrebbe essere abbinato uno stile di vita corretto. Nel caso di stipsi e problemi gastrointestinali, gli alimenti acidi e speziati dovrebbero essere limitati perché rallentano la digestione. Frutta e fibre dovrebbero essere onnipresenti nelle diete, non solo in caso di stipsi.

Questo prodotto erboristico si configura come un ottimo aiuto per l'organismo anche in seguito all'assunzione di farmaci antibiotici, grazie alla presenza di microrganismi capaci di ristabilire la popolazione batterica.

Rimedi antichi contro la stipsi

La medicina popolare affonda robuste radici nella tradizione: già nei tempi più antichi si sentiva la necessità di “proteggere” la flora batterica che popolava l'intestino. Per questo motivo, aglio e cipolla, considerati antisettici, erano utilizzati per la protezione e il rinforzo della flora intestinale.