Puntura di Calabrone: cosa fare, sintomi, cura

Puntura di Calabrone: cosa fare, sintomi, cura
Ultima modifica 01.09.2023
INDICE
  1. Cos'è il Calabrone?
  2. Puntura di Calabrone: caratteristiche del veleno
  3. Sintomi della Puntura di Calabrone
  4. Primo intervento e trattamento
  5. Come prevenire la Puntura di Calabrone?

La puntura di calabrone è piuttosto dolorosa e, in soggetti sensibili e predisposti, può portare a conseguenze spiacevoli, talvolta severe.

Il rischio di incorrere nella puntura di calabrone è più elevato durante i mesi caldi. Con l'arrivo della bella stagione, infatti, aumenta il desiderio di trascorrere tempo all'aria aperta e in mezzo alla natura; di contro, aumenta anche il rischio di incappare nelle punture di svariati insetti, quali zanzare, tafani, api, vespe e calabroni.

Il calabrone è un grosso insetto appartenente al genere Vespa e, in quanto tale, dotato di un apparato pungitore connesso a particolari ghiandole secernenti veleno. La puntura di calabrone risulta essere molto dolorosa proprio a causa dell'inoculazione del suddetto veleno che, in individui ipersensibili, è causa di reazioni allergiche più o meno importanti.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/04/30/puntura-calabrone-orig.jpeg Shutterstock

Cos'è il Calabrone?

Principali caratteristiche del calabrone

Il calabrone appartiene alla classe degli insetti (Insecta), ordine degli imenotteri (Hymenoptera), genere Vespa, specie crabro. Anche noto come calabrone europeo o cravunaro rosso, questo insetto è il più grosso vespide europeo. Non a caso, per molte persone, la puntura di calabrone è la più dolorosa fra le punture degli imenotteri.

È un insetto onnivoro che si ciba di altri insetti, così come di materiale vegetale, talvolta, risultando particolarmente dannoso per l'agricoltura e, in particolare, per le coltivazioni di frutta come uva e mele.

Dove fanno il nido i calabroni?

Il nido del calabrone - all'interno del quale vive la regina - è costruito dalle operaie (esemplari sterili di sesso femminile) utilizzando fibre vegetali derivanti da legno di vario tipo. Il nido - che può essere costruito su tronchi, rami o all'interno di crepe nei muri - si caratterizza per un tipico aspetto cartaceo.

Nido di calabrone Shutterstock

Comportamento e puntura di calabrone

Il calabrone, generalmente, tende ad evitare l'uomo, o comunque a mantenere un comportamento indifferente nei suoi confronti. Tuttavia, se ci si trova in prossimità del nido, esso può manifestarsi particolarmente aggressivo e attaccare. Alla luce di quanto appena detto, perciò, è possibile affermare che la puntura di calabrone viene utilizzata da questo insetto come meccanismo di difesa.

A differenza delle api, il calabrone possiede un pungiglione liscio che difficilmente rimane conficcato nella pelle del malcapitato. Grazie a questa caratteristica, l'insetto può pungere ripetutamente l'uomo, per questo motivo, dopo essere stati punti, è bene allontanarsi dall'area in cui ci si trova.

Lo sapevi che…

A causa del pericolo di puntura di calabrone e a causa dei potenziali danni che questo insetto può causare alle coltivazioni, i nidi da esso costruiti vengono frequentemente distrutti e gli esemplari contenuti uccisi. Per via di questo comportamento - volto a salvaguardare la salute umana, l'agricoltura e l'interesse economico, ma non certo la biodiversità - in alcuni Paesi europei, il calabrone è considerato una specie a rischio ed è per questo tutelato.

Puntura di Calabrone: caratteristiche del veleno

Come accennato, i calabroni possiedono all'apice dell'addome un pungiglione liscio, retrattile, direttamente collegato a ghiandole velenigene. Il pungiglione difficilmente rimane conficcato nella pelle della "vittima" in seguito alla prima puntura e ciò consente all'insetto di attaccare ripetutamente, incrementando la dose di veleno iniettata.

Il veleno del calabrone - così come quello di altre vespe e come quello delle api - si compone di numerose sostanze di natura proteica e non, responsabili di tutte le reazioni che si verificano dopo la puntura. In linea generale, è possibile affermare che il veleno di calabrone si compone di due principali categorie di sostanze:

  • Componenti tossiche: sono sostanze che - una volta iniettate tramite il pungiglione - danno origine a dolore e forte vasodilatazione; quest'ultima è la diretta responsabile delle manifestazioni cutanee tipiche della puntura di calabrone (vedi paragrafo successivo). Esempi di sostanze tossiche di questo tipo sono le amine biogene contenute nel veleno, come ad esempio l'istamina.
  • Componenti con attività allergenica: queste sostanze danno origine a reazioni allergiche in individui sensibili. Gli allergeni iniettati attraverso la puntura di calabrone sono in grado di attivare una risposta da parte del sistema immunitario con conseguente liberazione di mediatori coinvolti nello sviluppo della reazione allergica.

Nonostante le sostanze in esso contenute, solitamente, il veleno di calabrone non è letale per l'uomo, poiché le concentrazioni iniettate attraverso il pungiglione sono ridotte. Tuttavia, nei casi più gravi d'ipersensibilità, è possibile andare incontro allo sviluppo di reazioni allergiche molto severe, potenzialmente letali se non trattate immediatamente (shock anafilattico).

Curiosità

A partire dal 2016, in Italia, si stanno verificando periodici allarmi da "calabrone killer". In verità, questo nome - che indubbiamente incute timore - nulla ha a che vedere con il calabrone Vespa crabro.

Il calabrone killer che sta incutendo piuttosto timore negli ultimi anni, infatti, è un particolare tipo di vespa originaria della Cina considerata una specie aliena nella nostra Penisola. Questo insetto - il cui nome scientifico è Vespa velutina - si è guadagnato il nome di "calabrone killer" a causa della sua aggressività, delle sue punture potenzialmente letali per gli individui sensibili e a causa del suo aspetto, molto simile a quello del calabrone europeo tipico del nostro Paese. Non a caso, questa vespa viene comunemente chiamata anche con il nome di "calabrone asiatico".

Sintomi della Puntura di Calabrone

Cosa succede se un calabrone punge?

I sintomi indotti dalla puntura di calabrone possono essere diversi in funzione dell'individuo che viene attaccato dall'insetto. A tal proposito, è possibile distinguere una differente sintomatologia in individui normosensibili e in individui ipersensibili.

Solitamente, negli individui non allergici, la puntura di calabrone si manifesta con una reazione cutanea di tipo eritemato-edematosa (pomfo arrossato e gonfio) accompagnata da un dolore acuto che tende a risolversi nell'arco di un tempo relativamente breve.

Negli individui che manifestano un'ipersensibilità nei confronti del veleno dell'insetto, invece, la reazione cutanea alla puntura di calabrone può essere più severa dando origine ad un gonfiore più accentuato (reazioni locali con diametro superiore ai 5-10 cm) rispetto a quanto avviene negli individui normosensibili. Anche il dolore percepito è generalmente più intenso e tende ad aumentare gradualmente invece che ridursi.

In casi più gravi è altresì possibile andare incontro ad una reazione allergica sistemica - più o meno severa - che coinvolge distretti corporei differenti dando origine a sintomi, quali:

Quando il gonfiore generalizzato indotto dalla reazione alla puntura di calabrone interessa la gola e le vie aeree, si assiste ad una conseguente difficoltà respiratoria che necessita un intervento immediato.

Infine, nei casi più gravi, è possibile incappare nello shock anafilattico, caratterizzato da:

Qualora dovesse comparire qualcuno dei suddetti sintomi in seguito ad una puntura di calabrone, è necessario contattare immediatamente i soccorsi sanitari e il proprio medico.

Primo intervento e trattamento

Cosa fare in caso di puntura da calabrone?

In caso di puntura di calabrone, è molto importante intervenire rapidamente. Come affermato nei capitoli precedenti, difficilmente il pungiglione del calabrone rimane conficcato nella cute, tuttavia, nel caso in cui questa evenienza dovesse verificarsi, è necessario procedere immediatamente con l'estrazione dello stesso. Per fare ciò sarebbe bene utilizzare uno strumento dal bordo sottile preventivamente sterilizzato.

Dopo l'eventuale estrazione del pungiglione, o subito dopo la puntura di calabrone nel caso in cui il pungiglione non si fosse conficcato nella cute del malcapitato, sarebbe bene:

  • Lavare l'area di cute interessata con acqua e sapone e, successivamente, procedere con la disinfezione della pelle.
  • Per ridurre il dolore e cercare, per quanto possibile, di attenuare la risposta infiammatoria scatenata dalla puntura di calabrone, porre del ghiaccio sulla lesione, oppure esporre l'area interessata ad un getto di acqua fredda.
  • Utilizzare sulla lesione pomate a base di farmaci corticosteroidi (ad esempio, idrocortisone) appositamente formulate per contrastare i processi infiammatori derivanti da morsi e punture di insetti. Queste pomate, generalmente, sono liberamente acquistabili in farmacia o parafarmacia senza ricetta medica (sono, infatti, farmaci da banco).

Se nonostante i suddetti interventi, il gonfiore e il dolore persistono - o peggio, aumentano - è necessario l'intervento del medico che può prescrivere la somministrazione di altri farmaci corticosteroidi e/o di antistaminici.

L'intervento di personale sanitario è altresì fondamentale nel caso in cui si manifestino sintomi tipici di reazioni allergiche sistemiche o, nei casi più gravi, qualora si manifestino sintomi attribuibili a un potenziale shock anafilattico.

In simili frangenti, è necessario contattare immediatamente il 118, poiché la tempestività d'intervento è determinante per la salvezza del paziente.

In attesa dell'arrivo dei soccorsi, l'individuo ipersensibile punto dal calabrone deve rimanere in posizione distesa; se privo di sensi, dovrebbe essere adagiato nella posizione laterale di sicurezza.

Trattamento di individui con allergia nota al veleno di calabrone

Gli individui con allergia nota al veleno inoculato con la puntura di calabrone, normalmente, vengono dotati dal proprio medico di un medicinale di emergenza costituito da un autoiniettore contenente adrenalina. Il paziente allergico dovrà portare il medicinale sempre con sé, seguendo tutte le istruzioni che verranno fornite dal medico.

Come prevenire la Puntura di Calabrone?

Visti i potenziali rischi connessi alla puntura di calabrone e al veleno da esso iniettato, la prevenzione è fondamentale. Benché non sempre sia possibile evitare l'incontro con questi insetti, al fine di prevenire un'eventuale puntura di calabrone, può rivelarsi utile adottare i seguenti accorgimenti:

  • Evitare luoghi in cui sono notoriamente presenti nidi di calabroni; questi insetti, infatti, possono diventare particolarmente aggressivi se ci si trova in prossimità del loro nido.
  • Evitare di sostare vicino ad alberi o altra vegetazione in cui sono presenti calabroni (ad esempio, in prossimità di alberi da frutto, viti, ecc.).
  • Evitare di camminare a piedi scalzi sull'erba.
  • Se è necessario sostare in una zona frequentata da calabroni (ad esempio, per motivi di lavoro: vendemmia, raccolta di frutta, potatura, ecc.), indossare camicie/maglie e pantaloni lunghi e aderenti e scarpe chiuse, in modo tale da proteggere la maggior parte del corpo.
  • Durante picnic e pasti consumati all'aperto o in giardino, evitare di lasciare residui di cibo e bevande che potrebbero attirare l'attenzione di eventuali calabroni.
  • Evitare di indossare abiti troppo larghi (al di sotto dei quali i calabroni potrebbero infiltrarsi) ed evitare profumi (in particolare, quelli dolci) che potrebbero attirare l'attenzione degli insetti.

Qualora ci si accorga della presenza di uno o più calabroni, inoltre, è bene cercare di allontanarsi il più velocemente possibile, evitando movimenti bruschi (ad esempio, agitare le braccia per scacciarli) ed evitando tentativi di schiacciarli (un simile comportamento, infatti, potrebbe mettere ulteriormente in allarme l'insetto rendendolo più aggressivo).

Poiché quest'insetto raramente lascia il pungiglione conficcato nella cute e può pungere svariate volte la sfortunata "vittima", anche in caso di avvenuta puntura di calabrone è necessario allontanarsi immediatamente dalla zona in cui l'evento si è verificato, naturalmente, adottando tutte le cautele di cui sopra.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista