Ultima modifica 09.02.2021

Già durante la gravidanza...

Il miglior modo per prendersi cura dei denti da latte è la prevenzione.
Denti da latte - Come curarliIn un certo senso, la cura dei denti del bambino dovrebbe iniziare già durante la gestazione: è infatti di rilevante importanza che la futura madre ponga particolare attenzione nella scelta degli alimenti, nutrendosi preferibilmente di frutta, verdura, cibi equilibrati dal punto di vista nutrizionale ed alimenti ricchi di acido folico e vitamine C e D (importantissime per la formazione e lo sviluppo dei denti da latte del nascituro). Inoltre, per prevenire le carie nei denti da latte ancor prima della nascita del bambino, è importante che la gestante eviti l'assunzione di tutte quelle sostanze in grado di arrecare danni al tessuto osseo del nascituro (compresi i denti da latte), ancora nella fase di formazione. Per approfondire consulta l'articolo dieta in gravidanza.


Curiosità
Quando assunti dalla gestante per lunghi periodi, alcuni farmaci - come ad esempio le tetracicline - possono alterare la naturale pigmentazione dentaria (denti gialli) ed indebolire lo smalto nei futuri denti da latte del bambino. Nel lungo termine, questi farmaci possono dunque favorire indirettamente la formazione delle carie nei denti da latte.

Durante l'età neonatale...

Quando compaiono i primi dentini da latte, il bambino è ancora troppo piccolo per lavarsi i denti da solo: è dunque necessario che i genitori inizino a prendersi cura dei denti del proprio figlio. Chiaramente, in questa delicata fase di crescita, i denti da latte non possono essere lavati con spazzolino e dentifricio. La pulizia dei denti da latte non può dunque essere eseguita nella medesima modalità con cui vengono lavati i denti dell'adulto: il bambino correrebbe infatti il rischio d'ingoiare il dentifricio o di traumatizzare le gengive con lo spazzolino, andando incontro ad una serie di problematiche anche gravi (es. fluorosi, in caso d'ingestione di grosse quantità di dentifricio al fluoro).
La pulizia del cavo orale dovrebbe iniziare alla comparsa del primo dentino da latte: in simili circostanze, è sufficiente strofinare delicatamente sul dentino e sulle gengive una garza imbibita di soluzione fisiologica. La pulizia dei dentini, in particolar modo quando eseguita prima del riposo notturno, minimizza il rischio delle cosiddette "carie da biberon".
Durante l'età neonatale, il bambino dovrebbe essere allattato al seno per prevenire la formazione di carie nei denti da latte. Il latte materno, infatti, rinforza i denti favorendone la mineralizzazione con calcio e fosforo e - a differenza di quello vaccino (di vacca) - aiuta a proteggere lo smalto dei dentini da latte.

Durante l'infanzia...

Una dieta corretta, abbondante in vegetali, equilibrata in termini di proteine (carne e pesce), e povera di zuccheri raffinati, dolcetti e cibo spazzatura non può far altro che incidere positivamente sulla salute dei denti da latte: un'alimentazione così impostata non solo previene i tipici disturbi dell'età moderna (primi fra tutti il sovrappeso, l'obesità infantile e le malattie metaboliche correlate), ma incoraggia anche il corretto sviluppo dei dentini.
I bambini sono calamitati da dolcetti, merendine, snack iperzuccherati, caramelle gommose, frutta caramellata e quant'altro. Anche se oggettivamente golosi, questi "alimenti" costituiscono una vera e propria minaccia per i denti: l'eccessivo consumo di zuccheri va ad alterare il naturale equilibrio batterico del cavo orale, predisponendo dunque il bambino ad infezioni dentali, prime fra tutte la carie. È dunque importante far capire al bambino quali sono gli alimenti "buoni" da preferire e quelli "cattivi" da evitare o comunque da mangiare sporadicamente (correndo poi immediatamente a lavarsi i denti).
Non si pensi, tuttavia, che le carie possano essere prevenute semplicemente seguendo una dieta corretta: i denti richiedono dentifricio e spazzolino per rimuovere i residui di cibo e placca che, inevitabilmente, si ancorano ai denti dopo ogni pasto.
Non appena il bambino sarà in grado di utilizzare da solo lo spazzolino, è buona regola educarlo nel corretto utilizzo degli strumenti della pulizia dentale. Chiaramente, a quest'età, non è necessario (anzi, è controindicato) l'utilizzo di filo interdentale o scovolino, dato che potrebbe ferire o lesionare le gengive.
La scelta dello spazzolino è importante: deve possedere una testina piccola quanto basta per riuscire a spazzolare i denti da latte, e le setole che la compongono dovrebbero essere morbide. I movimenti dello spazzolino devono essere delicati e precisi, ovvero direzionati dalla gengiva sempre verso il dente: un movimento contrario (dal dente verso la gengiva) può, nel lungo termine, favorire la comparsa delle gengive ritirate.
Da non dimenticare poi la superficie masticatoria dei denti: anche in questa zona, infatti, le carie e le altre infezioni dentali possono manifestarsi dando origine a terribili mal di denti. A detta di ciò, ben si comprende come sia importante spazzolare anche questa zona, insistendo nello spazio intercuspidale originato dalle 4 punte dei molari: essendo simile ad un avvallamento, questo spazio costituisce un'area ideale per il deposito della placca, di conseguenza può favorire le carie.
Altro punto essenziale per prendersi cura dei denti da latte è la scelta del dentifricio. I dentifrici fluorati per bambini possono essere utilizzati solo se la concentrazione del fluoro non supera le 500-600 ppm (le paste dentifrice per adulti contengono una quantità di fluoro variabile dalle 1100 alle 1500 ppm). Come anticipato, il rischio che corre un bambino utilizzando un dentifricio al fluoro è quello di inghiottirlo, assorbendo così dosi eccessive di fluoro.
Per prevenire le carie, tuttavia, alcuni medici suggeriscono di integrare l'alimentazione del bambino con una supplementazione di fluoro: la dose dell'integratore dev'essere sempre stabilita dal medico, l'unico in grado di stabilire la posologia indicata per il bambino.


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Denti da latte cariati

Quando i denti da latte si cariano, l'unica soluzione intelligente e pensabile è l'otturazione. È bene, dunque, abbandonare l'idea di non curare i denti da latte cariati perché destinati alla caduta. Lasciandoli marcire (letteralmente), i denti da latte cariati sono destinati ad una caduta patologica, dunque contro natura. Così facendo, i denti permanenti che prenderanno il loro posto - ancora inclusi nella gengiva e non del tutto pronti per erompere nel cavo orale - tendono a crescere male. In simili circostanze, il bambino corre il rischio di avere denti storti o, peggio ancora, di andare incontro ad una malocclusione dentale: questi problemi non devono essere sottovalutati, dato che possono essere corretti solamente con l'utilizzo dell'apparecchio.


Lo sapevi che...
Nei casi più gravi, una malocclusione dentale problematica (dentizione permanente) può richiedere l'estrazione del dente storto ed il successivo riposizionamento dello stesso in posizione corretta.
Chiaramente, abbiamo riportato un caso limite, un esempio estremo, ma è bene conoscere tutte le eventualità a cui si potrebbe andare incontro lasciando che i denti da latte cadano da sé perché gravemente malati.

Dopo la caduta dei denti da latte

Un prezioso suggerimento da tenere in considerazione dopo la caduta dei denti da latte e la successiva eruzione dei dente permanenti è la sigillatura dentale. Questo importantissimo trattamento, spesse volte purtroppo sottovalutato, garantisce una buona copertura dall'insorgenza delle carie nei denti in cui viene eseguito. A tale scopo, si consiglia di sigillare la superficie masticatoria dei denti molari, più esposti al rischio di carie dentali perché presentano profondi solchi (al cui interno i batteri e la placca tendono ad ancorarsi).

Dopo la caduta dei denti da latte, i nuovi denti permanenti richiedono una certa "manutenzione": per questo, i controlli regolari dal dentista, almeno una o due volte all'anno, sono indispensabili per sorprendere sul nascere eventuali disturbi od infezioni dentali ancora silenti.



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