Ultima modifica 15.01.2020

Cos’è la polpa dentale?

Sebbene i denti siano particolarmente duri e resistenti, al di sotto degli strati più esterni (smalto e dentina) troviamo un tessuto piuttosto morbido, chiamato polpa, indispensabile per mantenere la vitalità di ogni elemento dentale.

Polpa DentaleLa polpa è il cuore del dente, la sua parte vitale. All'interno della polpa sono racchiuse terminazioni nervose, venule, arteriole e speciali cellule addette alla produzione di dentina.

La polpa dentale è un tessuto soffice, non calcificato, indispensabile per garantire l'adeguato apporto di sangue, ossigeno e nutrienti, al dente. E' racchiusa nella camera pulpare, cavità interna alla corona (vedi immagine a lato), e nei canali radicolari, situati  nella o nelle  radici del dente. Si distinguono quindi due sezioni della polpa dentale:

  1. Polpa camerale: porzione di polpa contenuta all'interno della corona dentale
  2. Polpa radicolare: parte della polpa che si estende lungo il canale radicolare. I fasci nervosi e vascolari contenuti al suo interno vi accedono attraverso il forame radicolare.

Glossario


Corona dentale: sezione dentale che sporge dall'alveolo
Alveolo: cavità ossea in cui alloggiano le radici dei denti
Canale radicolare: canalicolo all'interno della radice, in cui scorrono fibre nervose e vasi sanguigni
Forame radicolare: punto da cui nervi e vasi sanguigni accedono al dente

Funzioni

Un dente non potrebbe vivere senza la sua polpa dentale, essendo questa un tessuto indispensabile per ogni elemento dentale. Vediamo, di seguito, quali sono le principali funzioni dalla polpa:

  • Produzione della dentina (dentinogenesi): gli odontoblasti situati sulla giunzione pulpo-dentinale sono le cellule adibite a questa funzione.
  • Funzione nutritiva (trofica): la polpa dentale provvede a nutrire la dentina avascolare permettendo la diffusione delle sostanze nutritive provenienti dalla ricca irrorazione sanguigna
  • Funzione protettiva esercitata dalla dentina, a sua volta formata dagli odontoblasti
  • Funzione sensoriale: essendo fortemente recettiva a sbalzi di temperatura, traumi e variazioni di pressione, la polpa dentale conferisce sensibilità al dente attraverso i fasci nervosi racchiusi al suo interno; alcuni di questi penetrano con fibre amieliniche sino alla dentina percorrendo i canali radicalari e rendendo ragione della spiccata sensibilità dolorifica di questa zona (vedi denti sensibili)
  • La polpa assicura un adeguato apporto vascolare all'elemento dentale attraverso venule ed arteriole

Cellule

La polpa dentale è costituita da tessuto connettivo mucoso (un tipo di connettivo lasso) formato per il 25% da materiale organico e per il 75% da acqua; la dentina è invece composta per il 20% da materiale organico e per l'80% da idrossiapatite (inorganico); quest'ultima, raggiunge il 95% nello smalto, il tessuto durissimo e traslucido che riveste e protegge il dente.

La polpa dentale è ricca di fibre nervose, vasi sanguigni e cellule che sintetizzano la dentina. Più precisamente, la polpa dentale può essere suddivisa in tre strati, ognuno dei quali si distingue per una particolare composizione cellulare; dal centro alla periferia troviamo:

  1. Zona di "Rinaggio" (più interna), contenente fibroblasti e cellule mesenchimali indifferenziate. I fibroblasti fungono da supporto per tutti gli altri componenti della polpa dentale; essi, sintetizzano collagene e sostanza fondamentale, e garantiscono il trasporto di nutrienti dalle cellule al sangue e viceversa.
  2. Zona di "Weil", costituita da una rete di fibre nervose (plesso nervoso di Rashkoff) e capillari. I fasci nervosi s'immettono nella polpa dentale a partire dal forame apicale; come anticipato, dal plesso nervoso di Rashkoff si dipartono fibre nervose amieliniche attraverso lo strato di odontoblasti fino ai canalicoli della dentina
  1. Zona più esterna contenente odontoblasti. Lo strato odontoblastico è costituito da cellule altamente differenziate deputate alla produzione e secrezione di componenti dentinali. Queste specifiche cellule assumono una disposizione molto particolare: mentre nella sezione coronale sono disposte a palizzata, nella porzione radicale gli odontoblasti sono ordinati in file di cellule cubiche che si appiattiscono progressivamente man mano che si avvicinano all'apice radicale.

Malattie correlate

Abbiamo visto che la polpa dentale conferisce sensibilità al dente grazie alle fibre che lo innervano.
Detto questo, è comprensibile come il mal di denti e l'ipersensibilità dentinale siano i due principali disturbi innescati da una generica infiammazione dei tessuti pulpari.

Un forte trauma, una grave scheggiatura dentale od una generica infezione al dente possono compromettere gravemente funzioni e struttura dell'elemento dentale, provocando un dolore molto intenso e conducendo a necrosi o gangrena della polpa dentale. Un insulto d'origine esterna alla polpa dentale - sia questo un'infezione od un trauma - può dare avvio ad una serie di disturbi tali da danneggiare irreversibilmente il dente.
Tra le più comuni malattie correlate all'infezione della polpa dentale, si annoverano:

  • Pulpite: generica infiammazione dei tessuti pulpari, tipica conseguenza di una carie non adeguatamente curata. La pulpite non può essere trattata mediante semplice otturazione dentale: in simili frangenti, la devitalizzazione costituisce il trattamento d'elezione. Solo nei casi estremamente gravi, è richiesta l'estrazione del dente.
  • Ascesso dentale: accumulo di batteri, globuli bianchi, plasma e detriti cellulari (pus) nei tessuti che circondano un dente. Quando l'ascesso coinvolge la polpa dentale, il paziente percepisce un mal di denti lancinante e difficilmente placabile mediante i classici farmaci analgesici. Se diagnosticato per tempo, prima che l'infezione si spinga nella polpa o nell'alveolo, l'ascesso può essere trattato con una cura antibiotica e/o con il drenaggio del materiale purulento accumulatosi al suo interno.
  • Cisti dentaria di tipo radicolare: tipica complicanza della necrosi della polpa dentale, a sua volta indotta da traumi, carie profonde o pulpiti. L'apicectomia costituisce il trattamento di prima scelta per curare la cisti dentaria.
  • Granuloma dentale: infiammazione cronica, generalmente asintomatica, dell'apice radicale e dei tessuti attigui. Quando non trattato per tempo mediante devitalizzazione od apicectomia, il granuloma dentale può sconfinare nella polpa dentale, causando pulpiti e necrosi della polpa dentale.