Polipi Vescicali - Polipi nella Vescica

Ultima modifica 13.03.2019

Punti chiave

I polipi vescicali sono neoformazioni soffici - benigne o maligne - che si sviluppano lungo un qualsiasi tratto della mucosa che riveste internamente la vescica urinaria.

Cause
Polipo VescicaMalgrado non si conosca la causa responsabile della formazione dei polipi vescicali, è ipotizzabile che il loro sviluppo sia fortemente condizionato da più elementi, quali: tabagismo, esposizione frequente a idrocarburi policiclici aromatici e smog, storia pregressa o in atto di schistosomiasi.


Sintomi
Quando sintomatici, i polipi vescicali esordiscono con sintomi prettamente urinari. Il quadro clinico della poliposi vescicale è contraddistinto da sintomi come: alterazione della frequenza urinaria, ematuria, pollachiuria e stranguria.


Diagnosi
La presenza di un polipo nella vescica viene accertata mediante più test diagnostici: cistoscopia, lavaggio (o irrigazione) della vescica, esami di urine e sangue, e test di imaging.


Terapia

Anche quando asintomatici, i polipi vescicali richiedono l'exeresi (rimozione) chirurgica. Le neoformazioni maligne richiedono un ulteriore trattamento chemioterapico o radioterapico.



Polipo vescicale: che cos'è?

I polipi vescicali (detti impropriamente papillomi vescicali) sono anomale escrescenze che possono svilupparsi lungo un qualsiasi tratto della mucosa vescicale. Sebbene possano talvolta risultare asintomatici, i polipi vescicali sono spesso responsabili di sanguinamento e dolore durante la minzione. A differenza dei polipi nasali, le probabilità che i polipi vescicali degenerino in una forma neoplastica maligna sono piuttosto elevate; pertanto, è richiesto l'intervento di rimozione chirurgica entro il più breve tempo possibile dalla comparsa dei primi sintomi.

  • È comunque doveroso sottolineare che non tutti i polipi vescicali sono maligni.

Generalità

I polipi vescicali possono essere singoli oppure crescere in gruppo, formando veri e propri agglomerati dalla forma paragonabile ad un grappolo d'uva o ad un cavolfiore. Essi possono misurare pochi millimetri oppure possono estendersi fino a raggiungere dimensioni considerevoli (alcuni centimetri). I grandi polipi vescicali tendono a creare maggiori problematiche a livello vescicale rispetto a quelli più piccoli.
I polipi vescicali possono essere sessili oppure peduncolati. Nel primo caso, il polipo è ancorato alla mucosa vescicale con tutta la propria base; diversamente, i polipi dotati di peduncolo sono adesi alla stessa mucosa mediante una protuberanza a forma di calice.
Tutti i polipi - sessili o peduncolati, grandi o piccoli, singoli o multipli - possono presentare una superficie liscia, irregolare o polilobata.

Incidenza

Gli uomini sono più esposti al rischio di poliposi vescicale rispetto alle donne (incidenza approssimativa uomini/donne 1.9: 1). Dalle statistiche mediche si evince che l'età media d'insorgenza dei polipi vescicali si aggira intorno ai 57 anni.
In generale, è possibile asserire che la poliposi vescicale è una condizione piuttosto rara se paragonata ai polipi uterini (o endometriali), ai polipi intestinali o a quelli nasali.
La poliposi vescicale rappresenta il 3% di tutte le forme neoplastiche a carico della vescica.

Cause e fattori di rischio

Purtroppo non è possibile risalire alla precisa causa scatenante la poliposi vescicale. Nonostante quanto affermato, è stata osservata un'interessante correlazione tra tabagismo e sviluppo di polipi alla vescica.
I fumatori sembrano costituire la categoria più esposta al rischio di poliposi vescicale, soprattutto coloro i quali vivono in aree industrializzate ed altamente inquinate.
Analogo discorso per parrucchieri, minatori e lavoratori dell'industria tessile, del cuoio e dei coloranti, esposti costantemente ad idrocarburi policiclici aromatici (in particolare 2-naftilamina ed il 4-aminobifenile).
Quanto detto fa pensare che le suddette sostanze chimiche, insieme al fumo e allo smog, possano predisporre l'individuo al disturbo.
Similmente, anche i soggetti con storia pregressa o in atto di schistosomiasi sembrano essere più colpiti da polipi alla vescica rispetto alle persone sane. Il parassita Schistosoma haematobium allo stadio adulto alberga nelle vene del plesso vescicale, deponendo le proprie uova in prossimità della parete vescicale dell'ospite. Nel primo stadio dell'infezione, non è raro riscontare la presenza di un polipo sulla mucosa vescicale. Per questa ragione, è stata formulata l'ipotesi secondo cui la schistosomiasi potrebbe costituire un probabile fattore eziologico della poliposi vescicale.

  • La poliposi vescicale innescata dalla schistosomiasi tende a degenerare in tumore maligno.

Sintomi

Non sempre i polipi alla vescica sono sintomatici. Molti pazienti infatti, non percependo la presenza di un polipo sulla mucosa vescicale, vengono a conoscenza della malattia solo dopo un casuale test diagnostico, effettuato per altri motivi.
Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, la poliposi vescicale esordisce con sintomi precisi, quali:

  • Alterazione della regolare frequenza urinaria
  • Dolorabilità alla palpazione su un fianco del corpo (sintomo meno frequente)
  • Minzione dolorosa (stranguria)
  • Minzione frequente (pollachiuria)
  • Sangue nelle urine (ematuria)

Diagnosi

I polipi asintomatici vengono scoperti casualmente durante un test di routine, richiesto per accertare o smentire altri disturbi.
All'esame fisico-obiettivo, il paziente risulta normale. Quando si sospetta la presenza di un polipo nella vescica si procede con test investigativi più precisi. Tra tutti, la cistoscopia è uno dei test più attendibili in assoluto. Previa anestesia locale dell'uretra, si procede introducendo l'endoscopio - un sottile tubo flessibile dotato di una minuscola videocamera e di una fonte luminosa - nella vescica, in modo da ispezionarne l'interno. Il test viene normalmente eseguito nel reparto di urologia. Dopo aver accertato la presenza di un polipo nella vescica, il medico può prelevare un lembo di tessuto (biopsia); successivamente, il campione tissutale sarà inviato in laboratorio per un'indagine citologica.
Un campione di cellule può essere prelevato anche mediante il cosiddetto lavaggio (o irrigazione) della vescica. Avvalendosi dell'ausilio di un catetere, si procede irrigando la cavità vescicale con una soluzione fisiologica. Nel liquido di lavaggio si possono riscontrare cellule della mucosa vescicale, che saranno successivamente analizzate al microscopio.
Il paziente può essere sottoposto anche ad ulteriori esami delle urine e del sangue per la ricerca di eventuali marcatori del tumore della vescica.
I test di imaging (TC e MRI) possono essere utili per verificare il grado d'invasione e la localizzazione del polipo sulla mucosa vescicale.
È doverosa la diagnosi differenziale tra i polipi alla vescica e tutte le malattie che si caratterizzano per sintomi simili. A livello clinico, la poliposi vescicale può infatti essere confusa con ipertrofia prostatica benigna, infezioni delle vie urinarie associate a malattie veneree e calcoli urinari.

Terapia

Anche se asintomatici, i polipi vescicali devono essere rimossi chirurgicamente, dal momento che, col tempo, possono assumere caratteri tumorali maligni.
Normalmente, i polipi vescicali sono sottoposti alla resezione transuretrale (TUR), ovvero alla rimozione del polipo vescicale con il resettore endoscopico. Si tratta di uno strumento dotato di un'ansa metallica in grado di rimuovere il polipo a piccoli frammenti. La rimozione della lesione è favorita dal passaggio di corrente elettrica attraverso il resettore. Lo strumento viene inserito direttamente nell'uretra in modo da raggiungere la cavità vescicale. L'intervento richiede anestesia locale o generale.
Quando il polipo viene diagnosticato durante uno stadio avanzato (trasformazione maligna), è pensabile l'asportazione chirurgica della vescica.
Dopo aver rimosso chirurgicamente un polipo vescicale maligno, il paziente viene in genere sottoposto a chemio/radioterapia.


Una poliposi vescicale non trattata (anche se asintomatica) comporta un elevato rischio di progressione maligna tumorale. Un simile atteggiamento può peggiorare la prognosi e mettere a serio rischio la vita del paziente stesso.


I polipi vescicali possono riformarsi anche a seguito di un intervento chirurgico (spiccata tendenza alla recidiva post-operatoria). In simili circostanze, i polipi possono acquisire un carattere sempre più invasivo, specie in caso di pregresso polipo vescicale maligno.