Polimenorrea: Cosa Significa? Cause Più Comuni, Sintomi e Rimedi

Polimenorrea: Cosa Significa? Cause Più Comuni, Sintomi e Rimedi
Ultima modifica 28.04.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause e fattori di rischio
  4. Diagnosi
  5. Trattamento

Generalità

Per polimenorrea s'intende l'accorciamento del periodo intermestruale che si traduce nell'avere le mestruazioni in anticipo, considerata essere normale una frequenza dai 25 ai 36 giorni.

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Se la polimenorrea è ricorrente o risulta associata ad altri sintomi, merita un approfondimento dal punto medico che prevede, fra l'altro, la misurazione dei livelli ormonali nel sangue e l'esecuzione di un'ecografia pelvica allo scopo d'identificarne le cause. La polimenorrea risulta frequentemente da un'insufficienza luteale, cioè un'inadeguata produzione di progesterone da parte dell'ovaio nella seconda parte del ciclo mestruale. Altre possibili cause possono essere disfunzioni endocrine, patologie dell'utero e delle ovaie, assunzione massiccia di farmaci e malattie sistemiche che possono debilitare l'organismo e provocare uno squilibrio nel ciclo mestruale. Quando necessario, il trattamento della polimenorrea è rivolto ai fattori scatenanti.

Cos’è

Cosa s’intende per Polimenorrea?

La polimenorrea è un'alterazione della normale durata del ciclo mestruale, il quale si verifica con una maggior frequenza. In pratica, viene a determinarsi un accorciamento del periodo intermestruale, con flussi ravvicinati e ritmo superiore ai cicli regolari. Se si considera che le mestruazioni durano dai 3 ai 7 giorni, ciò significa che il flusso si ripresenta prima dei 23-25 giorni di distanza dal termine del precedente.

Quando il fenomeno si protrae per più cicli successivi, quindi non è un problema transitorio ed occasionale, si definisce il quadro della polimenorrea.

Mestruazioni: consistono nello sfaldamento della mucosa che riveste la parete interna dell'utero (endometrio), accompagnato da una variabile perdita di sangue attraverso la vagina. Questo fenomeno si rinnova ciclicamente ogni mese e dura, in media, dai 3 ai 7 giorni. Le mestruazioni si presentano, dunque, con una regolare periodicità e con caratteristiche di durata e quantità abbastanza costanti.

Definizione di Polimenorrea

Dal punto di vista clinico, la polimenorrea viene definita quando le mestruazioni si manifestano per diversi mesi con un ritmo inferiore ai 24 giorni (in particolare, dai 15 ai 23 giorni). L'inferiore periodicità indica, di solito, un accorciamento delle fasi ovulatorie.

Si parla, invece, di poli-ipermenorrea quando le mestruazioni si manifestano non solo a distanza di tempo troppo breve, ma anche con un flusso più abbondante e di lunga durata.

Quanto dura normalmente un ciclo mestruale?

Il ciclo mestruale è l'intervallo di tempo che, nella donna, trascorre tra il primo giorno di una mestruazione e il primo giorno della mestruazione successiva.

L'intervallo considerato fisiologico tra un flusso e l'altro è di 28 giorni, ma è da ritenere normale una frequenza mestruale dai 25 ai 36 giorni e non va esclusa una certa variabilità individuale (la durata del ciclo può cambiare, infatti, di mese in mese).

Eventuali variazioni della durata del ciclo mestruale sono determinate con più probabilità dalla lunghezza del periodo che precede l'ovulazione (fase follicolare). Questa prima fase del ciclo, pur presentando una durata media di circa 14 giorni, può subire delle oscillazioni, che variano da 1 a 3 settimane. Per la maggior parte delle donne, la fase luteale (periodo che va dall'ovulazione all'inizio delle mestruazioni) è più costante e richiede dai 12 ai 16 giorni (durata media: 14 giorni). In ogni caso, per considerarsi regolare, tra una mestruazione e l'altra non deve esserci uno "scarto" superiore ai 4 giorni (in più o in meno).

Per le donne, le mestruazioni che si presentano con un anticipo di almeno 3 giorni sono relativamente comuni: in qualche caso, l'episodio è del tutto occasionale e non ha alcun significato clinico; altre volte, l'accorciamento dei periodi intermestruali può indicare la presenza di un disordine del ciclo mestruale.

Cause e fattori di rischio

Quali sono le cause di Polimenorrea?

Le cause di polimenorrea sono molteplici; in qualche caso, questa manifestazione non ha alcun significato clinico, mentre altre volte il problema dipende da situazioni patologiche.

Cause non patologiche

Cause come stress, cambi di stagione e stanchezza possono influenzare la regolarità dei flussi mestruali. In simili circostanze, oltre alla polimenorrea, è possibile osservare anche ritardi rispetto ai giorni in cui è attesa la comparsa del flusso e perdite più abbondanti (menorragia). Un ritmo più frequente nella comparsa del ciclo mestruale può verificarsi, inoltre, senza alcuna alterazione patologica, per motivi costituzionali.

Da ricordare! Quando la polimenorrea è rappresentano un evento unico, o comunque sporadico, non dovrebbe generare preoccupazioni, poiché può capitare che il ciclo mestruale presenti alcune irregolarità.

Cause patologiche

Le cause patologiche di polimenorrea comprendono:

La polimenorrea può indicare, inoltre, la presenza di malattie dell'apparato riproduttivo femminile, tra cui:

Nelle donne mature, la polimenorrea può rappresentare un sintomo della premenopausa. Inoltre, è stato statisticamente osservato che le donne con patologie cardiache sono maggiormente predisposte a manifestare polimenorrea.

In altri casi, la polimenorrea può essere l'espressione di malattie generali dell'organismo a carattere debilitante (es. anemia, infezioni, processi neoplastici ecc.) o la conseguenza di elevati livelli di stress psico-fisico (es. aborto spontaneo, eccessiva attività fisica, malnutrizione, lutto ecc.). Occorre considerare, poi, che le fasi del ciclo mestruale sono associate alla secrezione periodica e regolare degli ormoni ovarici, ipotalamici ed ipofisari, direttamente correlati alla fertilità. Al mantenimento della regolarità delle mestruazioni, dell'ovulazione e di altri eventi correlati concorrono, quindi, diverse strutture dell'organismo (sistema nervoso centrale, ipotalamo, ipofisi ed ovaie).

Diagnosi

Se le mestruazioni in anticipo si ripresentano insolitamente più volte nell'arco di diversi mesi, è consigliabile rivolgersi al proprio medico di base o al ginecologo di riferimento per gli opportuni accertamenti diagnostici.  In relazione al sospetto clinico, può essere indicata l'esecuzione di dosaggi ormonali, ecografia pelvica ed eventuali altri esami.

Fra le varie cause che determinano il ripetersi della polimenorrea possono esserci alterazioni della secrezione ormonale da parte dell'ovaio o di altre ghiandole endocrine, che vanno correttamente identificate e trattate. Allo stesso modo, occorre tempestivamente individuare le patologie dall'apparato genitale o le neoformazioni tumorali.

Polimenorrea: quali esami servono?

Per valutare le cause responsabili della polimenorrea, è necessario annotare con precisione sul calendario mestruale l'inizio di ogni ciclo (ossia il giorno in cui compare il flusso).

Il medico potrebbe richiedere alcune analisi del sangue, che prevedano la misurazione dei livelli degli ormoni coinvolti nel ciclo mestruale.

L'esecuzione di un'ecografia ed un esame pelvico verificherà le condizioni dell'utero e delle ovaie e l'eventuale presenza di cisti (ovaio policistico), oltre a permettere di misurare lo spessore dell'endometrio o individuare di altre anomalie dell'ovulazione. Altri test, come la risonanza magnetica, sono necessari, talvolta, per individuare le cause fisiche della polimenorrea.

Trattamento

Il trattamento della polimenorrea deve essere indirizzato verso la causa che ne è responsabile. In qualunque caso, per la terapia o le indicazioni più adeguate, si raccomanda sempre di rivolgersi al ginecologo di riferimento.

Accorgimenti utili

In genere, se rappresenta una condizione sporadica o comunque occasionale, la polimenorrea non deve preoccupare eccessivamente. Talvolta, è possibile gestire la condizione semplicemente mediante l'adozione di un regime alimentare adeguato, la pratica di un esercizio fisico moderato, il controllo dello stress ed altri cambiamenti dello stile di vita.

La polimenorrea dovrebbe destare fondate preoccupazioni, invece, quando si presenta come un fenomeno ricorrente, fatta eccezione, ovviamente, per le donne che si avvicinano alla menopausa.

Farmaci e chirurgia

La regolarizzazione della mestruazione è possibile solo se diventa l'effetto della normalizzazione dei rapporti funzionali tra l'ipofisi, l'ovaio e l'utero.

Nei casi più gravi, ossia quando la polimenorrea sono motivo di disturbi o di sterilità, il medico può indirizzare la paziente verso un trattamento farmacologico mirato per risolvere il problema. In particolare, può essere prescritta una terapia ormonale, basata sull'assunzione di un contraccettivo estro-progestinico, da attuare per più cicli mestruali. Nei casi di insufficienza luteale, il medico può indicare, invece, l'uso del progesterone per via orale o vaginale, a giorni fissi durante il ciclo, per supplire al difetto di produzione.

In alcune occasioni, la soluzione della patologia causale la polimenorrea è rappresentata da un intervento chirurgico.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici