Piselli: nutrizione e utilizzo

Piselli: nutrizione e utilizzo
Ultima modifica 22.05.2023
INDICE
  1. Conservazione dei piselli
  2. Analisi nutrizionale
  3. Proprietà terapiche
  4. Controindicazioni

Fu proprio a partire dai piselli che G. Mendel iniziò lunghi ed approfonditi studi su ibridazione e trasmissione dei caratteri, formulando successivamente le note leggi della genetica, tuttora accettate e del tutto accreditate dal mondo della scienza. Ma l'importanza dei piselli non si ferma solo alla genetica: questi legumi hanno trionfato nelle tavole italiane, non solo per il loro sapore delicato e dolce, ma anche per il buon apporto nutrizionale e le proprietà terapiche. In questo articolo daremo una descrizione generale dei piselli, approfondendo l'argomento in chiave botanica, nutrizionale e fitoterapica.

I piselli, come del resto la maggior parte dei legumi, affondano le radici nel Neolitico, età corrispondente al 7.000 a.C.. Si ritiene che il pisello sia originario dell'India, malgrado l'ipotesi non sia ancora completamente accreditata.

Attualmente, la pianta del pisello è ampliamente coltivata in Asia e nei Paesi del Mediterraneo. I piselli sono coltivati principalmente per l'alimentazione umana, ma sono largamente utilizzati anche come foraggera da erbaio.

Analisi botanica

In botanica, la pianta dei piselli è nota sin dalla metà del Settecento come Pisum sativum, la cui nomenclatura deriva da Carl von Linnè, famoso naturalista svedese al quale si deve l'attuale classificazione scientifica degli organismi viventi.

I piselli appartengono alla famiglia delle Fabaceae (chiamate anche Leguminose o Papilionacee), la medesima di fagiolilenticchiefavelupini, ecc., tutte accumunate per la presenza di baccello.

La pianta del pisello è erbacea, glabra ed annuale: presenta un unico stelo, sottile e fragile, la cui lunghezza varia dai 30 cm ai 3 metri; in funzione delle dimensioni e delle caratteristiche morfologiche della pianta, si distinguono piselli nani, rampicanti e semirampicanti.

La radice della pianta di pisello è fittonante, e raggiunge anche gli 80 cm di profondità scavando nel terreno per nutrirsi di acqua e sali minerali. Le foglie sono composte e pennate e, nella parte terminale, presentano un viticcio. I fiori assumono una colorazione diversa in base alla specie: alcuni sono bianchi, altri rossi o viola, ma sono tutti riuniti in grappoli e lungamente peduncolati.
I baccelli racchiudono un numero variabile di semi, che a loro volta si differenziano per colore, forma e dimensioni; la maggior parte dei piselli destinati al consumo alimentare presenta una forma tondeggiante ma, quando i semi risultano fortemente serrati all'interno del frutto, possono essere cuboidali.

È doveroso puntualizzare che i piselli si differenziano soprattutto in base alla forma: a tal proposito, si distinguono piselli lisci da quelli grinzosi per la diversa composizione in termini di carboidrati. La varietà di piselli lisci è tale perché costituita in prevalenza da amido, mentre quelli grinzosi sono ricchi di zuccheri solubili ed amido: questi ultimi risultano più dolci e rimangono più teneri durante la maturazione.

In natura esistono molte specie di piselli, alcune molto coltivate ed apprezzate per l'alimentazione umana. In alcuni piselli si mangia anche il baccello (i cosiddetti piselli mangiatutto o taccole), all'interno dei quali i semi si trovano ancora allo stadio embrionale.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2023/03/23/piselli-orig.jpeg Shutterstock

Conservazione dei piselli

I piselli sono reperibili freschi nei mesi di maggio e giugno; sono venduti anche surgelati, secchi e in scatola, chiaramente molto più comodi.

Come per tutte le verdure, è preferibile il consumo fresco dei piselli, perché più gustosi e nutrienti.
I piselli secchi richiedono un periodo di ammollo prima di essere cucinati, quelli surgelati necessitano della medesima modalità di cottura ed hanno un sapore pressoché identico, mentre quelli in scatola sono già pronti al consumo.

Analisi nutrizionale

Ciò che distingue i piselli dagli altri legumi è la generosa quantità d'acqua: infatti il loro contenuto idrico, assai maggiore, è variabile dal 72 all'80%. Anche la quantità di proteine e di glucidi non è molto elevata se rapportata agli altri legumi: infatti i piselli ne contengono, rispettivamente, circa il 5,5 ed il 6,5%. Analogo discorso per i lipidi, che non abbondano certo nei piselli (solo lo 0,6%): a rigor di ciò, questi legumi rientrano tra gli alimenti ipocalorici (52Kcal/100 g di piselli).

In termini di fibre, i piselli ne forniscono una quantità modesta (6,3%).

I piselli sono una miniera di acido folico, vitamina che, come sappiamo, è indispensabile sia per il corretto sviluppo del feto (per evitare malformazioni gravi  quali ad esempio la spina bifida), sia per prevenire patologie cardiovascolari. In questi legumi, anche il contenuto di vitamina C e di Sali minerali (potassioferro, magnesio, calcio) è piuttosto abbondante.

Proprietà terapiche

In qualche modo, anche i piselli rientrano tra i rimedi fitoterapici: le fibre contenute stimolano la motilità intestinale e sono, pertanto, un buon rimedio contro la stipsi.

Ancora, i piselli vantano proprietà diuretichetoniche ed energetiche, seppur piuttosto blande.

Preparando un brodo con i baccelli, si ottiene un liquido abbastanza gustoso e ricco di Sali minerali: a tal proposito, i piselli vantano anche proprietà rimineralizzanti.

Sembra, inoltre, che il consumo di piselli e di legumi in genere sia un aiuto per abbassare il livello di colesterolo nel sangue.

Controindicazioni

Anche i piselli presentano alcune controindicazioni: sono fonte di purine, di conseguenza sono sconsigliati per gli iperuricemici e per i malati di gotta.

In generale, è sconsigliato il consumo di piselli crudi poiché questi legumi contengono fattori antidigestivi, distrutti durante la cottura.

 Per approfondire: Come Pulire e Cuocere i Piselli + Preparazione del Sugo di Piselli Bianco e Rosso Per approfondire: Tortino di Piselli - Torta di Piselli senza Glutine

Riassunto

Piselli: per fissare i concetti


Piselli Legume delicato e dolce, che da molti anni trionfa sulle tavole italiane
Legume dalle buone proprietà nutrizionali e fitoterapiche
Piselli: analisi generale
  • Origine: Neolitico (7.000 a.C.)
  • Paese originario: probabilmente India
  • Coltivazione: Asia, Mediterraneo
Piselli: analisi botanica Nome botanico: Pisum sativum
Famiglia: Fabaceae
Descrizione: pianta erbacea, glabra ed annuale
Stelo: sottile e fragile, di lunghezza variabile dai 30 cm ai 3 metri
Radice: fittonante
Foglie: composte e pennate. Nelle parte terminale presentano un viticcio
Fiori: bianchi, rossi o viola, riuniti in grappoli e lungamente peduncolati
Baccelli (legume o frutto): racchiudono un numero variabile di semi
Forma dei semi: tondeggianti o cuboidali, eduli
Caratteristiche dei semi: lisci o grinzosi (differenziazione per composizione carboidratica)
Piselli mangiatutto (taccole): piselli in cui si mangia anche il baccello. I semi sono ancora allo stadio embrionale
Piselli e conservazione Piselli freschi (da preferire)
Piselli secchi: richiedono un periodo di ammollo prima di essere cucinati
Piselli surgelati: stessa modalità di cottura di quelli freschi
Piselli in scatola: pronti al consumo
Piselli: analisi nutrizionale Kcal/100g: 52
Acqua: 72-80%
Proteine: 5,5%
Fibre: 6,3%
Glucidi: 6,5%
Lipidi: 0,6%
Presenza di vitamina C, acido folico (B9)
Cospicua quantità di Sali minerali: potassio, ferro, magnesio, calcio
Piselli: proprietà terapiche
Piselli: controindicazioni I piselli sono fonte di purine → sconsigliati per iperuricemici e gottosi
Sconsigliato il consumo di piselli crudi → presenza di fattori antidigestivi distrutti durante la cottura