Orzaiolo: Cos’è e Come Si Riconosce? Cause e Cura

Orzaiolo: Cos’è e Come Si Riconosce? Cause e Cura
Ultima modifica 11.03.2022
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause e Fattori di Rischio
  3. Calazio o Orzaiolo?
  4. Sintomi
  5. Diagnosi
  6. Trattamento e Rimedi

Cos’è

Orzaiolo: Cos’è?

L'orzaiolo è un disturbo delle palpebre comune. Si tratta di un'infezione acuta (solitamente stafilococcica) che interessa le ghiandole di Zeis (orzaioli esterni) o, meno frequentemente, le ghiandole di Meibomio (orzaioli interni).

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L'orzaiolo porta alla formazione di una sorta di brufolo di colorito bianco-giallastro, localizzato alla radice di una ciglia.

Sintomi tipici dell'orzaiolo sono dolore, gonfiore e arrossamento della palpebra, senso di pesantezza e, a volte, prurito.

Cause e Fattori di Rischio

Per meglio comprendere quali sono le cause dell'orzaiolo, è necessario ripassare velocemente una parte dell'anatomia delle palpebre: che cosa sono le ghiandole di Zeis e le ghiandole di Meibomio?

Ciglia, Ghiandole Sebacee e Sudoripare delle Palpebre

Ogni follicolo cigliare del margine palpebrale è provvisto di una ghiandola di Zeis, che produce sebo. Nella stessa zona, vicino alla base delle ciglia, si trovano alcune ghiandole sudoripare modificate, chiamate ghiandole di Moll. Lungo il margine interno, all'emergenza delle ciglia, invece, le ghiandole di Meibomio (o ghiandole tarsali) secernono un sostanza oleosa che impedisce alle palpebre di sigillarsi l'una contro l'altra e contribuiscono a produrre la componente lipidica del film lacrimale (anche detta mebo o meibum). Il mebo rappresenta per l'occhio ciò che il sebo rappresenta per la pelle: entrambi sono secreti lipidici con funzioni protettive e, per svariati motivi, possono subire modificazioni più o meno accentuate. Tale organizzazione interessa il margine palpebrale ad eccezione della porzione mediale (che rappresenta circa l'ottavo interno della fessura), la quale presenta i puntini lacrimali, che coincidono con l'inizio delle vie lacrimali di deflusso.

Tutte le ghiandole accessorie delle palpebre sono soggette ad invasioni batteriche occasionali

Per approfondire: Palpebre: Anatomia, Funzioni e Malattie

Orzaiolo: Quali sono le Cause principali?

Alla base di un orzaiolo c'è un'infiammazione con ispessimento e stasi delle secrezioni ghiandolari; da quest'evento consegue l'ispessimento degli orifizi della ghiandola Zeis o di Meibomio interessata. La stasi delle secrezioni porta a un'infezione secondaria, solitamente da Staphylococcus aureus (90-95% dei casi).  

Il contagio avviene in modo piuttosto semplice: è, infatti, sufficiente il solo contatto delle mani sporche con gli occhi per permettere allo stafilococco di penetrare nelle ghiandole palpebrali, quindi favorire la formazione dell'orzaiolo.

I pazienti con blefarite cronica, disfunzione della ghiandola di Meibomio e rosacea oculare hanno un rischio maggiore di sviluppare l'orzaiolo rispetto alla popolazione generale.

Inoltre, sono stati pubblicati casi clinici in cui l'orzaiolo ricorrente multiplo è stata associata al deficit selettivo dell'immunoglobulina M (IgM).

Infine, allo stesso modo del calazio, è stata riportata un'associazione, non ancora del tutto chiara, tra componente lipidica delle secrezioni ghiandolari e livelli elevati di colesterolo sierico (ipercolesterolemia).

Orzaiolo Esterno – Orzaiolo Interno

Nella maggior parte dei casi, l'orzaiolo è esterno e può esordire in seguito all'ostruzione di un follicolo ciliare e delle ghiandole sebacee ad esso annesse (ad esempio, in corso di blefarite). L'orzaiolo interno, più raro, può derivare dall'infezione di una ghiandola di Meibomio.

Fattori Predisponenti e/o Aggravanti

L'orzaiolo è più comune negli adulti che nei bambini, nei quali comunque può manifestarsi.

Questo dipende probabilmente da una combinazione di livelli androgeni più elevati (e maggiore viscosità del sebo), maggiore incidenza di meibomite e rosacea negli adulti.

Calazio o Orzaiolo?

Qual è la Differenza tra Calazio e Orzaiolo?

Calazio e orzaiolo sono due disturbi che interessano la palpebra che producono sintomi molto simili, pertanto possono essere facilmente confusi.

In realtà:

  • Il calazio è un'infiammazione causata dall'occlusione su base non infettiva di una ghiandola di Meibomio;
  • Un orzaiolo è un'infiammazione causata da un'infezione, generalmente stafilococcica.

Calazio e Orzaiolo: Come Si Distinguono?

Orzaioli e calazi sono condizioni che si caratterizzano per:

  • Comparsa improvvisa di una tumefazione focale della palpebra superiore o inferiore;
  • Arrossamento, edema, gonfiore e dolore palpebrale (sintomi d'infiammazione locale).

Tuttavia, orzaiolo e calazio presentano alcune differenze, eziologia in primis, che ne permettono la distinzione:

  • Il CALAZIO è una cisti che si localizza nella palpebra, nella parte superiore o in quella inferiore, che deriva da un'infiammazione di una ghiandola di Meibomio. La meibomite sottostante provoca la stasi delle secrezioni ghiandolari e il contenuto delle ghiandole (sebo) viene rilasciato nel tarso e nei tessuti adiacenti per incitare una reazione infiammatoria non infettiva (lipogranulomatosa). Col passare del tempo, il calazio tende a divenire un piccolo nodulo al centro della palpebra.
  • L'ORZAIOLO è un'infiammazione acutaad eziologia infettiva - di una o più ghiandole sebacee alla base delle ciglia (ghiandola di Zeiss), sul bordo palpebrale esterno. Col passare del tempo, l'orzaiolo persiste come una rilevatezza dolorosa, bianco-giallastra, sul margine palpebrale. Raro è, invece, che un orzaiolo (il cosiddetto orzaiolo interno) si formi in corrispondenza delle ghiandole palpebrali profonde, cioè le ghiandole di Meibomio, presentazione più simile al calazio. A tal proposito, però, va osservato che i calazi possono rappresentare l'evoluzione di un orzaiolo interno.

Il calazio è altresì noto con l'espressione di ciste di Meibomio, proprio per indicare il bersaglio dell'infiammazione (ghiandole di Meibomio) ed il tipico nodulo che la contraddistingue (ciste). Il calazio è indicato anche come lipogranuloma della ghiandola di Meibomio.

In sostanza, un orzaiolo rappresenta un processo infettivo focale acuto, mentre un calazio rappresenta una reazione granulomatosa non infettiva (quindi all'esame clinico appaiono sodi e non dolenti).

Per saperne di più: Calazio: Cause, Sintomi e Cura

Sintomi

L'orzaiolo rappresenta essenzialmente un ascesso focale; pertanto, si presenteranno con caratteristiche di infiammazione acuta, cioè come nodulo doloroso, caldo, gonfio e rosso sulla palpebra.

L'orzaiolo può manifestarsi sia sulla palpebra superiore, che su quella inferiore.

Sintomi Orzaiolo: Come Si Manifesta?

Un orzaiolo esordisce, generalmente, con arrossamento e dolorabilità alla palpazione dei margini palpebrali. Segue la comparsa di una piccolo rigonfiamento tondeggiante, in corrispondenza della ghiandola coinvolta nell'infiammazione, associata a iperemia. L'occhio può risultare sensibile alla luce intensa (fotofobia) e possono manifestarsi iperlacrimazione e sensazione di corpo estraneo.

Solitamente, la tumefazione è focale, cioè interessa solo parte della palpebra, ma, talvolta, l'edema può coinvolgere anche i tessuti circostanti.

Dopo 1 o 2 giorni, l'orzaiolo esterno persiste come nodulo doloroso localizzato sul bordo della palpebra. Al centro della zona edematosa, spesso, compare una piccola pustola all'inserzione di una ciglia; entro 2-4 giorni, da questo puntino giallastro sul margine palpebrale drena spontaneamente una piccola quantità di materiale (spesso pus). Quest'evento causa un rapido sollievo dai sintomi e la risoluzione della condizione.

L'orzaiolo interno comporta dolore e sintomi più gravi rispetto a un orzaiolo esterno. Di solito, appare come una piccola rilevatezza o un'area giallastra in corrispondenza della ghiandola interessata, associata ad iperemia, dolore e edema delle congiuntive. Se l'infiammazione è grave, può essere accompagnata da febbre o brividi. Gli orzaioli interni tendono, purtroppo, a recidivare.

Per approfondire: Sintomi Orzaiolo

Diagnosi

Come viene formulata la Diagnosi di Orzaiolo?

La diagnosi si basa sull'anamnesi e sulla valutazione clinica: l'oculista con il solo esame obiettivo è in grado di capire se si tratta di un orzaiolo.

Leggi anche: Cause di Palpebre Gonfie

Trattamento e Rimedi

Orzaiolo: Come Si Cura?

Nella maggior parte dei casi, l'orzaiolo tende ad autorisolversi guarendo completamente in 7-14 giorni, senza riportare alcun danno nel lungo termine.
Il pus accumulato all'interno dell'orzaiolo tende a drenare da sé, spurgando una modesta quantità di liquido giallastro: come intuibile, l'orzaiolo NON deve essere premuto, sfregato o punto nel tentativo di drenarlo, poiché si potrebbe incorrere in complicanze molto più severe.

Piuttosto, per accelerare la guarigione può essere utile l'applicazione di impacchi caldi. Il calore diretto, infatti, oltre ad alleviare il dolore, favorisce la maturazione, la rottura e il drenaggio spontaneo dell'orzaiolo. Si consiglia di ripetere gli impacchi tre o quattro volte al giorno, avendo cura di trattenere sull'occhio un panno umido per 5-10 minuti per ogni applicazione.

Un orzaiolo esterno che non si risolve con gli impacchi può dover essere drenato da un medico.

Farmaci per la Cura dell’Orzaiolo

Per favorire la risoluzione dell'infiammazione, l'oculista può indicare l'uso di antibiotici specifici, mirati a debellare lo stafilococco: ad esempio, l'eritromicina, ad applicazione topica, è uno tra i farmaci più utilizzati a tale scopo. In alcuni casi refrattari al trattamento o infezione dell'occhio circostante, può essere istituita una terapia antibiotica per via sistemica (es. dicloxacillina o eritromicina).

Per approfondire: Farmaci per Curare l'Orzaiolo

Quando serve l’intervento chirurgico

Poiché un orzaiolo interno raramente si rompe spontaneamente, può rendersi necessario un intervento per drenare il pus. In regime ambulatoriale, previa anestesia locale, si pratica una piccola incisione all'interno della palpebra attraverso la quale si inserisce uno strumento apposito per drenare il contenuto dell'ascesso (curettage) e/o rimuovere interamente la ghiandola che ha generato il problema.

Orzaiolo: qualche consiglio

  • Per prevenire la diffusione dell'infezione, si raccomanda di non utilizzare gli asciugamani impiegati precedentemente da pazienti affetti da orzaiolo;
  • Localmente è molto importante una costante detersione del bordo palpebrale e una buona igiene (mani comprese), soprattutto prima di toccare gli occhi;
  • Non utilizzare trucchi di scarsa qualità e non eccedere nell'applicazione di prodotti a livello del bordo palpebrale;
  • Evitare di mettere o rimuovere le lenti a contatto con le mani sporche;
  • Non toccare o strofinare gli occhi, se non si è sicuri di aver prima lavato accuratamente le mani.
Per approfondire: Rimedi per l'Orzaiolo

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici