Ultima modifica 19.07.2019

Infiammazione del testicolo

L'orchite è un processo infiammatorio, a decorso acuto o cronico, che interessa uno od entrambi i testicoli e, talvolta, parte dell'apparato genitale maschile. Nonostante quanto affermato, la semplice infiammazione isolata del testicolo risulta un fenomeno piuttosto raro, essendo spesso correlata ad altre malattie, quali ad esempio epididimite: non a caso, più che di orchite vera e propria, spesse volte si parla di orchiepididimite.
Il termine orchite deriva dal greco ορχεις (orcheis) testicolo, mentre la desinenza, -ite, indica un processo infiammatorio: letteralmente, quindi, orchite significa infiammazione del testicolo.

Cause

OrchiteNella stragrande maggioranza dei casi, l'orchite è dovuta ad un'infezione batterica o virale: tra queste si ricordano le infezioni urinarie ed alcune malattie veneree quali gonorrea e clamidia.

Ad ogni modo, il più delle volte, l'orchite insorge come complicanza della parotite (orecchioni), tipica infezione virale. Anche eventuali malformazioni congenite a carico delle vie urinarie potrebbero provocare un'infiammazione testicolare.
Meno frequentemente, l'orchite è causata da sifilide, brucellosi o tifo; anche le forme gravi d'influenza, la mononucleosi e l'epatite rappresentano possibili, seppur rare, cause responsabili dell'infiammazione testicolare orchitica.
L'orchite è stata diagnosticata anche in alcuni pazienti paraplegici affetti da disfunzioni neurogene della minzione (es. vescica neurologica): in simili frangenti, la causa principale di flogosi testicolare risiede in una cateterizzazione non del tutto precisa.
Ad ogni modo, non sempre la ricerca eziologica risulta semplice ed immediata: nello specifico, quando l'orchite è provocata da infezioni batteriche o virali, il contagio avviene generalmente per via linfatica od ematogena, tramite il canale epididimario [tratto da Andrologia clinica, di Wolf-Bernhard Schill, Frank H. Comhaire, Timothy B. Hargreave].

Fattori di rischio

Oltre alle cause appena elencate, esistono alcuni fattori di rischio che - pur non rappresentando i principali elementi scatenanti - potrebbero predisporre il soggetto a complicanze orchitiche. Tra queste si ricordano:

  • Età del paziente: quando il soggetto supera i 45 anni, le probabilità di contrarre orchite aumentano
  • Consumare rapporti sessuali non protetti con più partner aumenta le possibilità di trasmissione delle malattie sessuali, e con esse il rischio di sviluppare un'orchite secondaria
  • I pazienti non sottoposti a vaccinazione contro la parotite sono più predisposti all'orchite
  • Rispetto agli adolescenti, un maschio che contrae la parotite dopo la pubertà presenta il 30% in più di probabilità di sviluppare orchite acuta.
  • Quando un soggetto viene sottoposto a svariati interventi chirurgici a carico dell'apparato genitale, è sottoposto ad un maggiore rischio d'infezioni urinarie, dunque le possibilità di orchite aumentano.

Classificazione di orchite

È errato generalizzare quando si parla di orchite; piuttosto, è doveroso effettuare una precisa classificazione delle sue varie forme.

In base alla tipologia d'infezione, si distingue l'orchite virale dall'orchite batterica:

  • Orchite virale:

Come già trattato, il virus della parotite, appartenente al gruppo dei Paramyxovirus, è uno tra i maggiori imputati dell'infiammazione del testicolo.

  • Orchite batterica:

In genere, l'orchite batterica è sempre associata all'epididimite, quindi alla flogosi dell'epididimo. Infatti, l'epididimite, generata a sua volta da un'infiammazione a carico delle vie urinarie o da malattie veneree, intacca spesso anche il testicolo, provocando appunto un'orchi-epididimite.

L'orchite, inoltre, si distingue per il suo decorso: esistono infatti le forme acute e croniche:

  • Orchite acuta: sono piuttosto rare, ed il più delle volte conseguono a fenomeni di epididimite [tratto da Ecografia, di G. Gavelli, A. Lentini]. Ad ogni modo, le orchiti acute possono derivare anche da brucellosi, tifo o parotite: sono tutte infezioni ad estensione generalizzata che complicano il profilo clinico del paziente. Quando il soggetto adulto viene colpito da parotite, abbiamo visto che le probabilità di contrarre anche l'orchite aumentano: questa possibilità non dev'essere sottovalutata, considerando che, in simili frangenti, il paziente corre il rischio di diventare sterile.
  • Orchite cronica: più frequente, è generata solitamente da traumi testicolari o, più raramente, da sifilide e tubercolosi. La spiegazione clinica non è dimostrabile; ad ogni modo, alcuni autori ritengono che la forma cronica di orchite possa conseguire a reazioni dell'organismo in risposta a sostanze estranee contenute nel liquido seminale. Tipico prodromo dell'orchite cronica è l'aumento del volume testicolare, situazione che comunque non provoca dolori nella maggior parte dei casi.

Ancora, in base all'istologia, si distinguono l'orchite tubercolare e l'orchite granulomatosa:

  • Orchite tubercolare: presenza di ascessi caseosi
  • Orchite granulomatosa:  si caratterizza per la presenza di infiltrato di cellule mononucleate. La variante granulomatosa dell'orchite consiste in una flogosi di tipo aspecifico a carico del testicolo, generata solitamente da una reazione autoimmune contro gli spermatozoi stessi.

L'orchite granulomatosa di tipo specifico è provocata in genera da sifilide, tifo o tubercolosi.

 

I pazienti orchitici, quindi, devono essere sottoposti ad accurati esami diagnostici, poiché l'orchite, in particolare quella granulomatosa, può essere erroneamente scambiata per neoplasia.


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