Linfoma Non Hodgkin: Cos’è? Cause, Sintomi e Terapia

Linfoma Non Hodgkin: Cos’è? Cause, Sintomi e Terapia
Ultima modifica 05.09.2022
INDICE
  1. Definizione
  2. Cause
  3. Sintomi e sopravvivenza
  4. Diagnosi e Trattamento

Definizione

Il linfoma non Hodgkin è una neoplasia maligna di derivazione linfocitaria, cioè si può sviluppare in diversi organi a partire dai linfociti B e dai linfociti T.

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Cos'è il Linfoma non Hodgkin?

I linfomi non Hodgkin sono un gruppo eterogeneo di tumori maligni caratterizzati dalla proliferazione di cloni neoplastici della filiera linfocitaria il cui quadro clinico appare – nella maggior parte dei casi – contraddistinto da un coinvolgimento dell'apparato linfoghiandolare. Per tale motivo, i linfomi di Hodgkin vengono talvolta etichettati come "neoplasie solide" del sistema immunitario.

Linfoma non Hodgkin: perché si chiama così?

I linfomi non Hodgkin sono convenzionalmente chiamati così in contrapposizione al linfoma di Hodgking. La principale differenza tra linfoma di Hodgkin e linfoma non Hodgkin sta nell'assenza, in questi ultimi, di un particolare tipo di cellule anomale, chiamate Reed-Sternberg: la differenza istologica, seppur apparentemente irrisoria, è assolutamente sostanziale ai fini diagnostici ed operativi. Infatti, solamente attraverso la biopsia del linfoma, oppure tramite l'analisi molecolare, il medico riesce a diagnosticare in modo corretto la malattia e la tipologia di linfoma, allo scopo di trovare la soluzione terapeutica più consona ed efficace.

Cause

Linfoma non Hodgkin: quali sono le cause?

I linfociti B e i linfociti T rappresentano il target del linfoma non Hodgkin: sono globuli bianchi che appartengono al sistema immunitario; quando essi cominciano a riprodursi in maniera indiscriminata e sregolata nei linfonodi, e nelle altre aree dell'organismo, si manifesta il linfoma.
I linfomi non Hodgkin si presentano attraverso un consistente ingrossamento delle ghiandole linfatiche su collo, ascelle ed inguine; tuttavia, anche altri organi, tra cui stomaco, intestino, cute e sistema nervoso centrale, possono essere coinvolti dalla malattia.

Fattori di rischio

Si è inoltre registrata una connessione tra i linfomi non Hodgkin e l'AIDS: infatti, sembra ci sia un aumento d'incidenza dei tumori non Hodgkin nelle persone affette da immunodeficienza da AIDS.

Sono state collegate ad un aumento del rischio di linfoma non Hodgkin anche le malattie autoimmuni (come l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la malattia di Sjogren), le infezioni (es. virus di Epstein-Bar, virus dell'herpes umano 8 ecc.), eccessiva esposizione ai raggi UV solari o artificiali, contatto od esposizione ad agenti chimici (es. solventi, disinfettanti irritanti, acidi, pesticidi) sono possibili fattori predisponenti il linfoma non Hodgkin.

Linfoma non Hodgkin: quanto è diffuso?

Il linfoma non Hodgkin può colpire qualsiasi fascia di età, ma oltre la metà dei casi riguarda persone con più di 65 anni. In Italia, l'incidenza riguarda il 3-5% di tutte le neoplasie maligne.

Sintomi e sopravvivenza

A differenza della maggior parte dei linfomi, la febbre e le eccessive sudorazioni notturne non si rivelano quasi mai di consistente entità, pur rimanendo sintomi tipici della fase avanzata del linfoma non Hodgkin. I linfomi non Hodgkin, come del resto la maggior parte dei linfomi in genere, possono presentare sintomi od essere assolutamente asintomatici nella fase acuta: in alcune forme di linfoma non Hodgkin, il paziente non percepisce alcun tipo di disturbo, di conseguenza la neoplasia può rimanere silente per lunghi periodi.

In altri casi, invece, i linfomi non Hodgkin possono manifestarsi improvvisamente, in modo aggressivo e dolente; potrebbero risultare fatali e il decesso del paziente potrebbe avvenire entro poche settimane.

Sintomi Linfoma non Hodgkin: come si manifesta?

Tra i sintomi più comuni all'esordio dei linfomi non Hodgkin, vi è una linfoadenopatia periferica asintomatica. Rispetto al linfoma di Hodgkin, vi è una maggiore probabilità sia presente una malattia disseminata al momento della diagnosi (a causa dei linfociti trasformati in circolo).

Sintomi associati ai linfomi non Hodgkin comprendono:

A livello addominale, la malattia può causare gonfiore e ingrossamento degli organi coinvolti (es. milza o stomaco), con nausea e sazietà precoce. Se il linfoma interessa il torace, invece, si possono manifestare dolore al petto, tosse persistente e difficoltà a respirare.

Diagnosi e Trattamento

Come si scopre di avere un Linfoma non Hodgkin?

La diagnosi dei linfomi non Hodgkin può essere ottenuta, innanzitutto, con biopsie linfonodali e del midollo osseo, cioè con il prelievo di un tessuto da analizzare poi al microscopio. Se l'esame istologico è positivo, il medico dovrà valutare lo stadio evolutivo del linfoma. In base alla localizzazione, al numero, alla composizione cellulare, alla morfologia del linfoma e alla sintomatologia, si opta per la terapia più idonea a contrastarne la progressione.

Una serie di altri accertamenti diagnostici di laboratorio (esami del sangue), ecografia, TAC e PET consentono di definire la diffusione e l'aggressività della malattia, quindi stabilire il protocollo terapeutico più adeguato. Una volta avuta la conferma dall'esame istologico, è necessario approfondire gli esami per studiare l'estensione della malattia (la cosiddetta stadiazione).

Come si Cura il Linfoma non Hodgkin?

Negli ultimi anni la terapia antitumorale ha ottenuto esiti positivi ed ha permesso molte guarigioni: chemioterapia, radioterapia, trapianto di cellule staminali, terapia anticorpale monoclonale e, in alcuni rari casi, l'asportazione chirurgica, rappresentano i trattamenti utilizzati per combattere i linfomi non Hodgkin.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici