Linfedema: cos’è? Cause del ristagno di linfa

Linfedema: cos’è? Cause del ristagno di linfa
Ultima modifica 28.06.2022
INDICE
  1. Punti chiave
  2. Cos’è?
  3. Cause

Punti chiave

Il linfedema è un ristagno di linfa nei vari distretti dell'organismo, espressione di un blocco o di una compromissione del sistema linfatico.

Linfedema: cause

Il linfedema primario è causato da anomalie congenite a carico del sistema linfatico. Il linfedema secondario può conseguire a patologie (adenopatie, diabete, linfangitecellulite battericaerisipelafilariosi linfatica) o derivare dalla rimozione chirurgica dei linfonodi (eseguita, per esempio, per asportare masse tumorali).

Linfedema: sintomi

Il sintomo più ricorrente del linfedema è il gonfiore ad un braccio o ad una gamba. Tra gli altri sintomi ricordiamo: alterazione della cromia della pelle, difficoltà a muovere l'arto colpito, pelle suscettibile alle infezioni, prurito e tensione della pelle.

Linfedema: terapia

Non esiste una terapia completamente risolutiva. Per migliorare i sintomi del linfedema, è raccomandata la terapia complessa decongestiva (linfodrenaggio, bendaggio, pressoterapia, tutori elastici). La chirurgia è riservata ai casi di estrema gravità.


Cos’è?

Linfedema: cos’è?

Il linfedema è una condizione patologica caratterizzata da un anomalo ed esagerato accumulo di liquido linfatico in vari distretti dell'organismo. Più semplicemente, si definisce linfedema un qualsiasi ristagno di liquido nei tessuti, espressione di un blocco o di una compromissione del sistema linfatico.

Il circolo linfatico è un importantissimo sistema naturale di difesa dell'organismo contro le infezioni, indispensabile, dunque, per rimuovere sostanze tossiche e liquidi che filtrano dai capillari sanguigni. La linfa, scorrendo lungo i vasi linfatici, viene veicolata nei linfonodi, che sono specifici centri di filtraggio adibiti alla depurazione della stessa.

Linfedema: come si riconosce?

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Il linfedema interessa tipicamente gli arti inferiori o superiori, nonostante possa verificarsi in qualsiasi parte del corpo, compresi genitali, viso, collo, torace, bacino e cavità orale.

Quando il normale flusso linfatico viene ostacolato, il liquido si accumula, originando il tipico gonfiore che caratterizza il linfedema e può portare a cambiamenti della pelle e dei tessuti. Segni e sintomi di linfedema includono anche sensazione di pesantezza, tensione, indolenzimento o deficit funzionale dell'arto coinvolto. Ci sono molte sequele psicologiche e fisiche legate ad una diagnosi di linfedema.

Cause

Quali sono le cause del Linfedema?

Il linfedema si verifica quando i vasi linfatici non sono in grado di drenare adeguatamente la linfa: in pratica, l'accumulo cronico e progressivo di liquido ricco di proteine ​​all'interno dell'interstizio e del tessuto fibro-adiposo supera la capacità del sistema linfatico di trasportare il liquido.

Ma quali sono le cause scatenanti? Perché si manifesta questo accumulo anomalo di fluido interstiziale? In quali circostanze?

In funzione della causa scatenate, il linfedema viene classificato in primario (genetico) o secondario (acquisito).

Linfedema primario

La causa scatenante il lindefema primario risiede in anomalie congenite che si ripercuotono sul sistema linfatico. Questa variante di linfedema si manifesta più frequentemente nelle donne. Si distinguono più varianti, in base all'età in cui i sintomi del linfedema si manifestano:

  1. Linfedema primario congenito: rappresenta il 10-25% di tutte le forme di linfedema primario. Si tratta di una particolare forma di occlusione linfatica chiaramente evidente sin dalla nascita. Il linfedema congenito è una condizione tipica del sesso femminile, e tende a coinvolgere quasi esclusivamente le gambe. Si stima che il 2% delle forme congenite sia causato dalla malattia ereditaria di Milroy.
  2. Linfedema primario precoce: è la forma più comune del linfedema primario (65-80%). Per definizione, il linfedema precoce diventa clinicamente evidente dopo la nascita, ma prima dei 35 anni: in genere, il paziente colpito manifesta i primi sintomi durante la pubertà. Anche in questo caso, le donne sono più colpite rispetto ai maschi.
  3. Linfedema primario tardo (o malattia di Meige): un soggetto affetto manifesta i primi sintomi dopo i 35 anni d'età. La forma tardiva rappresenta il 10% dei lindefemi primari.

Linfedema secondario

Come anticipa il termine stesso, questa variante di linfedema è secondaria a svariate patologie; rappresenta perciò una disfunzione acquisita dei vasi linfatici, in origine sani e perfettamente funzionanti.
Il linfedema secondario colpisce indistintamente entrambi i sessi.
A livello mondiale, la causa più frequente del lindefema secondario è la filariosi linfatica, infezione a carico di linfonodi e vasi linfatici, provocata dal parassita Wuchereria bancrofti.
Il linfedema secondario può essere causato anche da altre patologie:

  • Adenopatie (o linfoadenopatie)
  • Diabete
  • Intervento chirurgico/radioterapiaper la cura del cancro alla gola → linfedema al collo e alla testa
  • Intervento chirurgico per la cura di cancro al colon, tumore alle ovaieo neoplasie dell'utero (anche associato a radioterapia) → linfedema degli arti inferiori
  • Rimozione dei linfonodi ascellaridopo un intervento chirurgico per la cura del cancro al seno → linfedema a livello del braccio
  • Rimozione dei linfonodi a finalità diagnostiche (biopsia)
  • Rimozione o danno a carico dei linfonodi dopo un intervento chirurgico per la cura del cancro alla prostatao dei testicoli → linfedema degli arti inferiori
  • Linfangite, cellulitebatterica, erisipela
  • Obesitàpatologica: il linfedema si manifesta a causa di un letterale "schiacciamento" dei vasi linfatici e dei linfonodi
  • Terapia a lungo termine con il tamoxifene(il farmaco - utilizzato per la cura del cancro al seno - può causare coaguli di sangue e predisporre il paziente alla trombosi venosa profonda) → linfedema agli arti inferiori
  • Ustioni gravi

Da quanto detto, è facilmente comprensibile come l'efficienza del sistema linfatico sia indispensabile per proteggere l'organismo dalle infezioni: in presenza di linfedema, la funzione di difesa viene indebolita, pertanto il paziente risulta più esposto e suscettibile alle infezioni.
Nel prossimo articolo analizzeremo i sintomi caratteristici del linfedema e le terapie attualmente disponibili.

Prosegui con la lettura di: Linfedema: Sintomi e Terapie

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici