Ultima modifica 18.03.2020

Introduzione

Le efelidi rientrano nella categoria dei disturbi cutanei benigni, che non portano conseguenze alcune nell'organismo. Queste macchioline brunastre tondeggianti rappresentano, a tutti gli effetti, solamente un problema d'apparenza, che affligge molte persone, in particolare donne, con carnagione chiara e capelli biondi o rossi.
Efelidi rimedi trattamentoIl mondo femminile è contorto: ci sono donne che amano valorizzare le efelidi e le sfoggiano come simbolo di femminilità, altre, invece (la maggior parte), che farebbero qualsiasi cosa pur di nasconderle.
Di seguito, saranno elencati i principali metodi attualmente disponibili per poter rimuovere o comunque attenuare il più possibile questo tipi di manifestazione cutanea.

Peeling chimici

I peeling chimici sono fra i trattamenti estetici maggiormente impiegati per contrastare le efelidi e le macchie cutanee di varia origine e natura.
Questo trattamento estetico si avvale di particolari sostanze che esplicano un'azione esfoliante di tipo chimico, appunto. Fra le sostanze maggiormente impiegate in quest'ambito ricordiamo l'acido glicolico e l'acido tricloroacetico.
L'esecuzione di questi peeling chimici riesce a "bruciare" le efelidi di superficie, poiché esfolia chimicamente gli strati più superficiali della pelle che saranno poi ricostruiti con nuove cellule prive del pigmento melanico. Tuttavia, tali trattamenti devono essere eseguiti solo da personale medico esperto, poiché se effettuati da persone non qualificate potrebbero causare gravi effetti collaterali e serie complicazioni.
Crema Naturale contro le EfelidiIl peeling dà ottimi risultati, nonostante si possano creare piccole crosticine in seguito al trattamento: se l'operazione è stata eseguita correttamente, le croste spariranno in pochi giorni.

Cosmetici Esfolianti

In alternativa al peeling, per l'eliminazione delle efelidi si può ricorrere all'impiego di cosmetici (creme, gel, maschere, ecc.) dall'azione esfoliante e depigmentante (schiarente). Tali cosmetici, generalmente, sono formulati con sostanze quali l'acido cogico, l'acido glicolico e l'acido mandelico.
Tuttavia, in presenza di efelidi, sebbene non ritraggano manifestazioni patologiche, il parere del medico è sempre importantissimo: un utilizzo eccessivo o sbagliato delle sostanze citate potrebbe infatti comportare sgradevoli effetti indesiderati.

Laser terapia

Anche la terapia laser è una tecnica che elimina le efelidi, agendo direttamente sui melanociti, che vengono distrutti senza portare conseguenze al tessuto: la melanina sarà poi riassorbita dalla pelle. Prima del trattamento si potrebbe applicare una pomata per anestetizzare la zona, benché la seduta non risulti dolorosa. Dopo la terapia laser, in genere, la pelle subisce un'infiammazione e tende a scolorire; la cute tornerà nuova dopo circa una settimana.

Crioterapia

Se il soggetto affetto ritiene che le efelidi siano un grave problema d'apparenza, il dermatologo potrebbe consigliare un trattamento con azoto liquido (crioterapia). Applicato nella macchiolina, esso genera una bruciatura da freddo, di conseguenza l'efelide scompare ma lascia una piccola cicatrice che si dissolve in un breve periodo. La crioterapia rappresenta un trattamento relativamente costoso, sia in termini di denaro che di tempo: una sola operazione non è sufficiente, infatti, per un'eliminazione definitiva è necessario sottoporsi a più sedute.

Diatermocoagulazione

Tra i rimedi contro le efelidi, si ricorda anche la DCR (diatermocoagulazione a radiofrequenza): non vengono adottate sostanze schiarenti, né laser, ma l'efelide viene trattata con uno strumento chiamato elettrobisturi: fasci di microonde ad alta frequenza bruciano letteralmente la pelle, così l'efelide scompare, staccandosi. È una tecnica utilizzata anche per il trattamento di angiomi, verruche, cheratosi e per la depilazione definitiva.
La diatermocoagulazione è senz'altro una delle tecniche più invasive per la rimozione delle efelidi e, come tale, essa deve essere necessariamente eseguita solo da medici esperti e professionisti del settore.
Da ricordare, inoltre, la controindicazione all'esecuzione di questo intervento per i pazienti portatori di peacemaker o altri apparecchi elettronici impiantati e per i pazienti affetti da disturbi della coagulazione.

Rimedi naturali

Nonostante le piante officinali non risolvano completamente il disturbo, alcuni rimedi naturali sono considerati molto efficaci per alleggerire le macchioline colorate: tra le piante “miracolose” si ricorda l'erica, la calendula, il rafano, il cetriolo, il limone, l'avena, il tarassaco ed il nocciolo.

Erica (Erica arborea)

Il decotto di erica, applicato direttamente sulle efelidi, ha la capacità di schiarirle leggermente: il suo fitocomplesso è caratterizzato essenzialmente da tannini ed arbutoside con potere astringente.

Calendula (Calendula officinalis)

L'estratto della droga si connota di saponine triterpeniche, flavonoidi, alcooli triterpenici, fenoli, mucillagini e pigmenti, tra cui i carotenoidi con proprietà antiossidanti. Il fitocomplesso è quindi ricco di svariati principi attivi che attribuiscono alla pianta proprietà antinfiammatorie, disinfettanti, cicatrizzanti; inoltre, la calendula vanta proprietà stimolante e protettiva nei confronti della cute.

Rafano (Raphanus sativus)

In genere, il rafano è coltivato per sfruttare le sue radici dal sapore acre, utilizzate crude o conservate sottoaceto in forma grattugiata (cren). Tra gli antichi rimedi naturali per alleggerire le efelidi, si utilizzava anche il rafano: dopo averlo grattugiato e posto sotto aceto per qualche giorno, doveva essere filtrato: in questo modo il liquido ottenuto si arricchisce di principi attivi glucosinati, che esercitano un'azione schiarente a livello della cute.

Certiolo (Cucumis sativus)

Il cetriolo è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Curcubitaceae ed è originario dell'India. È costituito da acqua, pochi carboidrati, e sali quali calcio, sodio, fosforo e potassio. Da ricordare anche la presenza di vitamina C.
Dal punto di vista cosmetico, invece, il cetriolo è un rimedio naturale che si colloca in prodotti adatti ad alleggerire le efelidi, grazie alle proprietà: rigenerante, idratante, decongestionante, antinfiammatorio, vasocostrittore. Già nei tempi più antichi, il cetriolo era utilizzato per alleviare i disturbi cutanei: la polpa grattugiata veniva applicata direttamente sulla cute per sfruttare l'effetto rinfrescante dell'ortaggio. A tal proposito, le macchie causate dal sole venivano trattate con questo rimedio.

Limone (Citrus limon)

Il limone, ricco di vitamine antiossidanti, è talvolta utile nel trattamento delle efelidi come stimolante della pelle. Inoltre, sembra che il succo di limone, applicato direttamente sopra l'efelide, riesca a diminuirne l'intensità: per questo motivo, spesso, questo agrume è considerato “schiarente.”

Esempio di Crema Naturale contro le Efelidi

Analizzeremo ora un esempio di rimedio naturale costituito da tre piante che esplicano la propria azione direttamente sull'inestetismo. I costituenti principali di questa crema contro de efelidi sono: il nocciolo, il tarassaco e l'avena, associate a olio di germe di grano e olio di mandorle dolci (elementi eudermici).

Nocciolo (Corylus avallena)

Il fitocomplesso ricavato dalle foglie del nocciolo è ricco di tannini e fenoli con proprietà astringenti, cicatrizzanti e depurative; per lo stesso motivo, l'olio estratto dalle foglie è utile nel trattamento dell'acne e per la pelle grassa.

Tarassaco (Taraxacum officinale)

L'estratto ricavato dall'infusione dei fiori di tarassaco è utile per fare impacchidepurativi della pelle maculata. In una crema, però, è sfruttato per le proprietà schiarenti rese da triterpeni, inulina, pectine, fenoli: sembra che il tarassaco riesca anche a ripristinare il naturale colorito della pelle. Questa droga poteva essere sostituita da cicoria, bardana o saponaria.

Avena (Avena sativa)

Utilizzata in questa formulazione come depurativa e cicatrizzante, l'avena potenzia l'azione esercitata dal nocciolo e dal tarassaco, svolgendo anche una blanda attività antinfiammatoria.

Olio di mandorle dolci e olio di germe di grano

L'olio di mandorle dolci e l'olio di germe di grano sono sostanze eudermiche che conferiscono morbidezza ed elasticità alla pelle; inoltre, sono utili per disperdere i principi attivi liposolubili derivati dalle droghe ad azione mirata per le efelidi.
La crema dovrebbe essere applicata un paio di volte al giorno, per un periodo relativamente lungo, in modo da permettere ai principi attivi di svolgere la propria azione. Come già accennato, i rimedi naturali non possono agire eliminando completamente le efelidi, ma rappresentano un buon aiuto per sbiancarle ed attenuarle.

Prevenzione

Purtroppo, non esiste nessuna prevenzione per le efelidi. Difatti la tendenza a sviluppare questo disturbo viene ereditata dai genitori come carattere autosomico dominante.
Considerando, però, che diventano più marcate nel periodo estivo - a causa dell'esposizione al sole e ai raggi UV - è consigliabile limitare le esposizioni ed utilizzare sempre creme con filtri UVA e UVB ad alta protezione, poiché la pelle risulta più sensibile e delicata. Queste creme solari, inoltre, potrebbero impedire l'accrescimento delle efelidi e di altri tipi di macchie cutanee (lentigo solari).