Eclampsia: Complicanze, Diagnosi, Prognosi

Ultima modifica 28.06.2019

Complicanza della gestosi

L'eclampsia è la più terribile complicanza acuta della gestosi (o preeclampsia): stiamo parlando di una complessa sindrome esclusiva della gravidanza, contraddistinta dalla comparsa di convulsioni, confusione mentale, cefalea, alterazioni della visione e coma.
L'eclampsia è una patologia potenzialmente mortale, che purtroppo miete ancora molte vittime: le gestanti affette da ipertensione, edema e proteinuria (trilogia di sintomi che contrassegna la preeclampsia) devono essere costantemente monitorate, perché più esposte al rischio di eclampsia.
Eclampsia - DiagnosiNell'articolo precedente abbiamo analizzato i possibili fattori di rischio che predispongono una partoriente all'eclampsia ed i sintomi più ricorrenti. Ma quali sono le complicanze? Come può essere diagnosticata un'eclampsia? Com'è la prognosi?

Complicazioni

Uno stato di preeclampsia può rapidamente precipitare in eclampsia: il crollo del quadro clinico è sempre sintomatico - quindi la donna è consapevole del problema - e si caratterizza per crisi convulsive marcate.
Oltre a convulsioni, cefalea, confusione mentale e coma, le gestanti affette da eclampsia possono andare incontro a complicanze gravi:

Diagnosi

Non necessariamente la comparsa di convulsioni in una donna in dolce attesa è sinonimo di eclampsia. La diagnosi differenziale è dunque di primaria importanza, e dev'essere posta con tutte le malattie che possono indurre crisi convulsive: aneurisma cerebrale, convulsioni da reazione ad un farmaco, tumore cerebrale.
I test diagnostici più utili per accertare un sospetto di eclampsia sono:

  1. Test di funzionalità renale
  2. Test di funzionalità epatica
  3. Analisi della capacità coagulativa del sangue: valutazione del tempo di protrombina e della concentrazione plasmatica di fibrinogeno
  4. Concentrazione plasmatica
  5. Analisi delle urine: come sappiamo, la proteinuria costituisce uno dei sintomi ricorrenti nella gestosi e nell'eclampsia. Da quanto detto, è comprensibile come l'analisi delle urine nelle 24 ore sia indispensabile per diagnosticare un'eventuale proteinuria (proteine: >300mg/24 h o >1g/L urina).
  6. Esame emocromocitometrico: esame completo di laboratorio, utile per valutare la quantità dei componenti del sangue e per determinare il livello di emoglobina ed ematocrito.
  7. Ecografia trans-addominale: utilizzata per stimare l'età gestazionale. Questo test diagnostico è utilizzato anche per accertare o smentire un eventuale distacco della placenta, sintomo che chiaramente complica il quadro clinico dell'eclampsia.

Quando le convulsioni si manifestano durante il primo trimestre di gestazione, è pensabile che la causa risieda in alterazioni del SNC. Per accertare o smentire l'ipotesi, la donna può essere sottoposta a più test diagnostici: TC della testa (tomografia computerizzata), puntura lombare o rachicentesi (per accertare o smentire un'ipotetica meningite od emorragia in corso), determinazione dei livelli di elettroliti nell'urina.

Nessun test di laboratorio è utile per predire l'esito materno o fetale nelle donne affette da eclampsia.

Prognosi

Uno stato di preeclampsia (gestosi) aumenta il rischio di complicanze, quali ritardo della crescita fetale, basso peso alla nascita, parto pre-termine, sindrome da distress respiratorio e, chiaramente, eclampsia.
Si stima che il tasso di mortalità materno da eclampsia sia dell'1,8%; il 35% delle donne affette da eclampsia va incontro ad almeno una delle complicanze gravi.

Nel prossimo articolo cercheremo di capire quali strategie terapeutiche si possono intraprendere per prevenire e curare l'eclampsia.



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