Crioterapia: la Terapia del Freddo

Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Cos'è la crioterapia?
  2. Ghiaccio e Crioterapia
  3. Effetti
  4. Tipi di Crioterapia
  5. Tipo di Congelamento

Cos'è la crioterapia?

Il termine crioterapia deriva dal greco antico e significa letteralmente “cura con il freddo”. La crioterapia s'inserisce tra i nuovi metodi di cura, fioriti in questi ultimi decenni per il trattamento di alcune condizioni estetiche e mediche. In realtà, la crioterapia ha origini antichissime: le proprietà terapeutiche del freddo, infatti, sono note sin dai tempi più remoti, ma evidentemente si sono dovuti attendere decine e decine di anni per stabilire e dimostrare che la terapia del freddo, se usata correttamente, può risolvere moltissimi disturbi.
La crioterapia, dunque, non è una medicina alternativa basata su presupposti empirici: nonostante questa tecnica affondi le proprie radici nel passato e nella tradizione, con il passare degli anni ricercatori e medici l'hanno affinata sempre più, sino a renderla una terapia curativa a tutti gli effetti.
Sebbene la medicina abbia fatto passi da gigante, la crioterapia attuale ha mantenuto, per certi aspetti, i concetti base: il freddo, inteso anticamente come strumento per alleviare i mali più semplici (febbre, contusioni, traumi muscolari), è oggi utilizzato per trattare disturbi dermatologici di media entità, come verruche, acne, angiomi, cicatrici, neoplasie e melanomi. Raffinando il termine, in ambito dermatologico la crioterapia è nota anche come criochirurgia.
Questa tecnica può essere utilizzata come terapia preferenziale, alternativa ad altre tecniche più invasive (es. micro-chirurgia) o complementare.

crioterapia

Ghiaccio e Crioterapia

L'applicazione del ghiaccio in seguito a traumi e disturbi dell'apparato muscoloscheletrico può, in un certo senso, essere intesa come la forma più semplice di terapia del freddo.
L'utilizzo del ghiaccio nelle contusioni e nei traumi muscolo-scheletrici, infatti, aiuta a diminuire la percezione del dolore, grazie all'effetto analgesico (anche se temporaneo) del freddo sulla zona trattata: l'ipotermia a livello della pelle impedisce, infatti, la trasmissione degli impulsi dolorosi. Inoltre il ghiaccio veniva - ed è tuttora - utilizzato per alleviare il gonfiore: l'effetto antiedemigeno è correlato alla vasocostrizione indotta, che impedisce lo stravaso di sangue nei tessuti. Tuttavia, i muscoli non riescono a rimanere contratti a temperature basse: anche in questo caso il ghiaccio è utilizzato per sciogliere i muscoli, perché essi, quando sono posti a contatto con una fonte fredda, si rilassano (ha dunque azione antispastica e miorilassante).
In taluni casi, l'uso del freddo dovrebbe essere abbinato a bande elastiche (bendaggio compressivo ed elastico), allo scopo di comprimere la zona lesa: il tempo di guarigione viene perciò accelerato.

Effetti

Effetti della Terapia del Freddo sull'organismo

La pratica della crioterapia può interessare diversi distretti dell'organismo; per questo è una tecnica che presenta molte sfaccettature e che può essere utilizzata per trattare diversi tipi di disturbi. Di seguito saranno descritti i principali effetti che la terapia del freddo è in grado di esercitare nei vari tessuti e apparati del corpo.

Sistema circolatorio

A livello vascolare, la crioterapia ad applicazione topica provoca costrizione dei vasi ematici superficiali, a cui segue una successiva e quasi immediata vasocostrizione sistemica (poiché s'innescano alcuni riflessi nervosi che trasmettono il freddo in altri distretti). Tale effetto è stabile fino al raggiungimento dei 15°C, mentre sotto questo limite l'effetto risulta opposto: s'instaura così una vasodilatazione e i nervi non sono più in grado di trasmettere il segnale di freddo (blocco delle fibre nervose). La vasodilatazione, infatti, rappresenta un processo di auto-protezione dell'organismo, una difesa che il sistema mette in atto per evitare il blocco della circolazione sanguigna.

Sistema nervoso

La crioterapia agisce a livello nervoso diminuendo la velocità di trasmissione dei segnali.

Metabolismo

La crioterapia esercita un'azione anche a livello metabolico: in seguito all'applicazione del freddo, il metabolismo tissutale subisce un rallentamento, per il fatto che le reazioni metabolico-biochimiche vengono indebolite.

Apparato muscolare

A livello muscolare, la terapia del freddo è utile per rilassare il tessuto e sciogliere i muscoli. Anche in questo caso, l'effetto della crioterapia è duplice e complementare: il muscolo può rispondere con un aumento o con una diminuzione di tono. Ciò dipende dal tempo di applicazione del freddo nella zona interessata: se l'applicazione del ghiaccio è di breve durata si assiste ad un aumento del tono muscolare, viceversa nel caso in cui l'applicazione sia prolungata.

Tipi di Crioterapia

Crioterapia generale, localizzata e sistemica

Attualmente, sono diversi i tipi di crioterapia disponibili per trattare i più diversi disturbi, da quelli prettamente estetici, passando per i disturbi ossei e muscolari, fino ad arrivare al trattamento di patologie e affezioni anche molto gravi, come, ad esempio, alcuni tipi di tumori cutanei.
In linea di massima, possiamo affermare che i principali tipi di crioterapia oggi impiegati sono la crioterapia generale, quella localizzata e quella sistemica.
Nonostante tutte le tecniche crioterapiche si avvalgano dell'utilizzo del freddo, sono molto diverse tra loro e vengono utilizzate per differenti scopi.


Nota Bene

L'utilizzo di qualsivoglia tecnica crioterapica deve essere effettuato solo ed esclusivamente da personale medico specializzato che opera in strutture qualificate. Un utilizzo sbagliato della terapia del freddo, infatti, può portare alla comparsa di vere e proprie ustioni e all'insorgenza di effetti collaterali anche gravi.


Crioterapia generale

La crioterapia generale è una tecnica molto delicata, effettuata in concomitanza con l'anestesia totale del paziente: è praticata in particolari interventi di cardio-chirurgia, in cui la temperatura del soggetto malato scende al di sotto dei 30°C. Viene effettuata per mezzo di casse refrigeranti doppie, nella cui intercapedine circola un liquido che evapora rapidamente.

Criosauna - Crioterapia

Crioterapia localizzata

La crioterapia localizzata è molto più semplice ed è utilizzata applicando direttamente il ghiaccio nella parte lesa per diminuire l'infiammazione ed attenuare il dolore.
Il freddo, però, se usato impropriamente, può creare gravi effetti collaterali.

Crioterapia sistemica

La crioterapia sistemica (anche conosciuta come Whole Body Cryotherapy o WBC) è una particolare tecnica crioterapica impiegata perlopiù in ambito estetico e sportivo, anche se, ultimamente, diversi medici ne propongono un utilizzo anche in ambito medico.
Questa tipologia di crioterapia viene utilizzata in campo sportivo per ridurre il dolore e l'infiammazione in caso di traumi, infortuni, rigidità e sovraccarico muscolare e tendineo.
Inoltre, come accennato, la crioterapia sistemica trova impiego anche in ambito estetico (utilizzo che, tuttavia, è diffuso soprattutto negli Stati Uniti) dove viene sfruttata per mantenere la pelle giovane.
La crioterapia sistemica può essere effettuata sostanzialmente mediante:

  • Una criocamera a due stanze.
  • Una criosauna.

La criocamera a due stanze si costituisce di una prima camera in cui la temperatura è a -60°C e di una seconda camera all'interno della quale la temperatura scende a -130°C.
Il paziente dovrà entrare nella prima camera rimanendovi per trenta secondi; trascorso questo breve lasso di tempo il paziente passa alla camera successiva all'interno della quale può rimanere per al massimo tre minuti (il tempo di permanenza verrà deciso dal medico).
Le basse temperature sono raggiunte mediante l'uso di azoto liquido (-196°C) contenuto in appositi serbatoi.
La criosauna, invece, è costituita da una sorta di cilindro nel quale è possibile ospitare una sola persona per volta. Tuttavia, si ritiene che l'uso della criosauna sia meno sicuro rispetto alla criocamera a due stanze.


Curiosità

In Polonia la crioterapia sistemica è considerata un trattamento medico a tutti gli effetti, tanto che il Servizio Sanitario locale concede un rimborso per coprire parte delle spese sostenute dai pazienti per sottoporsi a questa forma di terapia medica.

Tipo di Congelamento

Congelamento lento o rapido?

Nella terapia del freddo, la scelta della tipologia di congelamento è fondamentale: contrariamente a quanto si possa immaginare, il raffreddamento lento potrebbe comportare effetti collaterali di maggior entità rispetto a quello rapido, per il fatto che non si riescono a controllare e a monitorare gli esiti che ne potrebbero derivare.
Il congelamento rapido implica un raffreddamento del liquido intracellulare, che altera le proteine, gli enzimi e gli scambi trans-membranali: l'effetto che ne deriva è controllato ed inequivocabile (non a caso, infatti, la crioterapia a congelamento rapido, come vedremo in seguito, è sfruttata per il trattamento di verruche ed acne senza provocare cicatrici). In questa tecnica, la temperatura scende di 50°C sotto lo zero al minuto: così facendo, si creano dei cristalli di ghiaccio tra le cellule.
Il congelamento lento, invece, non dà esiti precisi, perché nella maggior parte dei casi non è possibile controllare gli effetti che ne conseguono: infatti, si creano cristalli tra cellula e cellula che determinano un danno non quantificabile, perché non si può stimare né l'estensione né la gravità del danno prodotto.

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