Contraccettivi Impiantabili: Bastoncino sottocutaneo e Spirale

Contraccettivi Impiantabili: Bastoncino sottocutaneo e Spirale
Ultima modifica 29.08.2022
INDICE
  1. Cosa sono i Contraccettivi Impiantabili?
  2. Quali sono i Contraccettivi Impiantabili?
  3. Bastoncino anticoncezionale
  4. IUD o spirale contraccettiva

Cosa sono i Contraccettivi Impiantabili?

I contraccettivi impiantabili sono mezzi di contraccezione appositamente pensati e formulati per essere impiantati/inseriti nel corpo della donna ed essere lasciati in sede per periodi di tempo prolungati al fine di espletare l'azione anticoncezionale.

Contraccettivi Impiantabili Shutterstock

L'inserimento, così come la rimozione, di questa particolare tipologia di contraccettivi richiedono necessariamente l'intervento di personale sanitario specializzato.

Quali sono i Contraccettivi Impiantabili?

Sostanzialmente esistono due tipologie di contraccettivi impiantabili:

I dispositivi intrauterini devono essere inseriti a livello dell'utero e, a loro volta, possono essere suddivisi in due tipologie differenti: la spirale ormonale e la spirale al rame.

I bastoncini sottocutanei rientrano nel gruppo dei contraccettivi ormonali e devono essere impiantati sottocute nella parte superiore interna del braccio.

Di seguito entreremo più nel dettaglio.

Bastoncino anticoncezionale

Che cos'è il Bastoncino anticoncezionale?

Il bastoncino anticoncezionale - bastoncino sottocutaneo o bastoncino contraccettivo, che dir si voglia - è un contraccettivo impiantabile di tipo ormonale. Al suo interno, infatti, esso contiene un principio attivo di tipo progestinico - in particolare, l'etonogestrel - che viene gradualmente rilasciato nel corpo della donna espletando così la sua azione contraccettiva.

Contraccettivo sottocutaneo Shutterstock

Il bastoncino è morbido e flessibile, realizzato in materiale plastico che non si scioglie nel corpo e, più precisamente, in copolimero etilene vinilacetato; le dimensioni sono 4 centimetri di lunghezza per 2 millimetri di diametro.

Come funziona il Bastoncino anticoncezionale?

Una volta impiantato sottocute, il bastoncino rilascia gradualmente il principio attivo progestinico contenuto. Questo, entrando nel circolo sanguigno, va ad esercitare l'attività anticoncezionale.

Più precisamente, l'etonogestrel agisce principalmente inibendo l'ovulazione; oltre a ciò, il principio attivo induce modificazioni del muco cervicale, addensandolo e ostacolando in questo modo il passaggio degli spermatozoi.

Come si usa?

Il bastoncino sottocutaneo contraccettivo è precaricato all'interno di un applicatore monouso sterile che deve essere utilizzato da personale sanitario specializzato nell'inserimento di simili dispositivi contraccettivi.

Bastoncino sottocutaneo inserimento Shutterstock

Il bastoncino sottocutaneo deve essere impiantato in momenti ben precisi che possono variare a seconda che si stia passando o meno dall'uso di un altro contraccettivo ormonale all'utilizzo del bastoncino.

Ad ogni modo, una volta stabilito il momento in cui impiantare il dispositivo, l'operatore sanitario somministrerà alla paziente un anestetico locale; dopodiché procederà con l'inserimento mediante l'uso dell'apposito applicatore. La sede di inserimento è la parte interna superiore del braccio non dominante.

Bastoncino sottocutaneo Shutterstock

Una volta inserito, il bastoncino esercita una protezione da gravidanze indesiderate per tre anni; tuttavia, se la paziente è sovrappeso, il medico potrebbe consigliare di sostituire l'impianto ad intervalli di tempo inferiori.

Benché il dispositivo non debba causare fastidi o disagi, esso deve essere percepibile alla palpazione ed è importante verificarne regolarmente la presenza. Nel caso in cui non fosse possibile percepire il bastoncino, il medico deve essere subito allertato. In caso di dubbi circa la presenza del dispositivo, inoltre, è opportuno utilizzare metodi contraccettivi di barriera.

Cosa fare prima di usare il Bastoncino anticoncezionale

Prima di ricorrere all'utilizzo del bastoncino sottocutaneo, la donna sarà sottoposta ad una visita specialistica e a tute le analisi necessarie al fine di individuare la presenza di eventuali controindicazioni all'uso del dispositivo o la presenza di eventuali condizioni che richiedono particolare cautela o attenzione.

A questo proposito, pertanto, è molto importante che la donna informi il medico se soffre di disturbi o patologie di qualsivoglia tipo, così come è necessario informarlo nel caso in cui si stiano seguendo terapie farmacologiche o si stiano assumendo, siano stati recentemente assunti o si potrebbe assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, inclusi i farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP e OTC o "da banco"), i fitoterapici, i prodotti erboristici, gli omeopatici, ecc.

Effetti collaterali del Bastoncino anticoncezionale

Come qualsiasi altro farmaco, anche il bastoncino anticoncezionale può causare diversi effetti indesiderati, benché non tutte le donne li manifestino o li manifestino nel medesimo modo. Difatti, ogni persona può reagire in maniera soggettiva all'impianto del dispositivo, manifestando effetti collaterali differenti per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.

Ad ogni modo, fra gli effetti collaterali che più comunemente possono manifestarsi con l'impiego del bastoncino anticoncezionale, ritroviamo:

Per maggiori informazioni circa gli effetti collaterali meno comuni si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del bastoncino anticoncezionale prescritto dal ginecologo.

Controindicazioni: quando NON usare il Bastoncino anticoncezionale

L'utilizzo del bastoncino anticoncezionale è controindicato in tutti i seguenti casi:

NOTA BENE

In questo capitolo si è cercato i fornire una panoramica generale delle caratteristiche del bastoncino anticoncezionale. Per informazioni più dettagliate si consiglia di rivolgersi al proprio ginecologo e di leggere con attenzione il foglietto illustrativo del bastoncino sottocutaneo da esso prescritto.

IUD o spirale contraccettiva

Lo IUD (dall'inglese Intra-Uterine Device, ossia dispositivo intrauterino) o spirale è un contraccettivo impiantabile a livello dell'utero di cui, come accennato, esistono due tipologie: ormonale e al rame.

Analogamente a quanto avviene per il bastoncino, anche le spirali devono essere inserite da personale sanitario specializzato nell'uso di simili contraccettivi.

Spirale o IUD ormonale

La spirale o IUD ormonale è un dispositivo impiantabile realizzato in materiale plastico e avente una forma che ricorda quella di una T o di una piccola ancoretta.

Spirale o IUD ormonale Shutterstock

Sul braccio lungo della T è presente un serbatoio contenente il principio attivo ad azione contraccettiva e, più in particolare, il progestinico levonorgestrel.

Una volta inserito, lo IUD rilascerà piccole quantità di principio attivo che entreranno in circolo espletando l'azione terapeutica voluta. In funzione della spirale presa in considerazione, la protezione da gravidanze indesiderate può avere una durata di tre, cinque o sei anni.

Il levonorgestrel esercita la sua azione favorendo l'ispessimento del muco cervicale, prevenendo la proliferazione dell'endometrio e, in alcune donne, inibendo l'ovulazione.

Spirale o IUD al rame

Nella spirale al rame non vi è la presenza di farmaci, ma sul lato verticale della T è avvolto un filo di puro rame.

IUD al rame Shutterstock

Il rame presente è in grado di inibire la motilità degli spermatozoi, ostacolandone i movimenti e la capacità di fecondare la cellula uovo; inoltre, crea un ambiente sfavorevole all'impianto dell'ovulo nell'utero.

La durata dell'efficacia contraccettiva, solitamente, è di cinque anni.

Anche in questo caso, tuttavia, per informazioni più specifiche si raccomanda l'attenta lettura del foglietto illustrativo della spirale che si intende impiegare. In caso di dubbi, rivolgersi al proprio ginecologo.

Per approfondire: Spirale Contraccettiva: cos'è, tipi, vantaggi e svantaggi

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista