Contraccezione di emergenza - Contraccettivi di emergenza: cosa sono e quali sono

Contraccezione di emergenza - Contraccettivi di emergenza: cosa sono e quali sono
Ultima modifica 07.09.2022
INDICE
  1. Che cos'è la Contraccezione d'emergenza?
  2. Pillola del giorno dopo
  3. Pillola dei cinque giorni dopo
  4. Spirale o IUD al rame

Che cos'è la Contraccezione d'emergenza?

La contraccezione di emergenza - o contraccezione di urgenza - si effettua in seguito ad un rapporto sessuale non protetto o non protetto in maniera adeguata, oppure in seguito al fallimento di metodi contraccettivi.

I contraccettivi di emergenza (o contraccettivi di urgenza, che dir si voglia) utilizzati in questi casi possono essere per uso orale e di tipo ormonale (pillola del giorno dopo e dei cinque giorni dopo), oppure impiantabili (spirale o IUD al rame).

Nel corso dell'articolo si vedranno, pertanto, le principali caratteristiche dei contraccettivi usati in caso di emergenza.

Contraccettivi di emergenza Shutterstock

NOTA BENE

In nessun caso i contraccettivi d'emergenza devono essere utilizzati come metodi contraccettivi abituali. Essi vanno utilizzati solo in casi di effettiva necessità ed urgenza, per l'appunto, in seguito ad un rapporto sessuale considerato a rischio di gravidanze indesiderate.

Pillola del giorno dopo

La pillola del giorno dopo è un mezzo contraccettivo di emergenza di tipo ormonale. Contenente il principio attivo levonorgestrel a concentrazioni elevate, la pillola del giorno dopo deve essere assunta il prima possibile dopo l'avvenuto rapporto sessuale a rischio, preferibilmente entro 12 ore e non più tardi di 72 ore (tre giorni).

Come si assume?

La pillola del giorno dopo si assume per via orale deglutendola intera con dell'acqua. La pillola del giorno dopo può essere presa in qualsiasi momento del ciclo mestruale.

Come funziona la pillola del giorno dopo?

Il levonorgestrel presente nella pillola del giorno dopo previene l'ovulazione e la fecondazione quando il rapporto sessuale a rischio avviene nella fase pre-ovulatoria.

Se il rapporto avviene quando il processo di ovulazione è già iniziato, il levonorgestrel risulta quindi inefficace.

Allo stesso tempo, il levonorgestrel non ha alcun effetto nel caso in cui sia già iniziato il processo di impianto.

Effetti collaterali e controindicazioni

Dopo l'assunzione possono manifestarsi stanchezza, mal di testa, nausea, dolore al basso ventre, sanguinamento irregolare fino al successivo ciclo mestruale e alterazioni del ciclo mestruale, diarrea, capogiri, tensione mammaria.

La pillola del giorno dopo non deve essere assunta in caso di allergia nota a qualsiasi suo componente, se non si è ancora verificato il menarca, insieme a farmaci a base di ulipristal acetato (pillola dei cinque giorni dopo) e in caso di gravidanza.

Serve la ricetta medica?

Per le donne di età uguale o superiore ai 18 anni, la pillola del giorno dopo viene considerata come un farmaco senza obbligo di prescrizione (SOP) che può, pertanto, essere acquistato senza ricetta medica.

Al contrario, per le minorenni, il farmaco richiede la presentazione di ricetta medica di tipo non ripetibile (RNR).

Per approfondire: Pillola del Giorno Dopo: quando e come si assume? Pillola del Giorno Dopo: controindicazioni ed effetti collaterali

Pillola dei cinque giorni dopo

La pillola dei cinque giorni dopo è un altro mezzo contraccettivo d'emergenza di tipo ormonale. Contiene il principio attivo ulipristal acetato e deve essere assunta il prima possibile e comunque entro 5 giorni (120 ore) da un rapporto sessuale che si ritiene possa esporre, per un motivo o per l'altro, al rischio di gravidanze non volute (rapporto non protetto, fallimento del metodo contraccettivo usato, ecc.).

Come si assume?

La pillola dei cinque giorni dopo si assume per via orale; deve essere deglutita intera con acqua. Il farmaco può essere assunto in qualsiasi momento del ciclo mestruale e in qualsiasi momento della giornata, indifferentemente a stomaco pieno o vuoto.

Come funziona la pillola dei 5 giorni dopo?

L'ulipristal acetato contenuto nella pillola dei cinque giorni è un anti-progestinico che, una volta assunto, si lega con grande affinità al recettore del progesterone, andando ad inibire o ritardare l'ovulazione attraverso la soppressione dell'innalzamento dell'ormone luteinizzante (LH).

Se il rapporto sessuale considerato a rischio di verifica prima dell'inizio dell'ovulazione, l'ulipristal acetato impedisce la fecondazione.

Se, invece, il rapporto sessuale si è verificato quando il processo dell'ovulazione è già iniziato, il principio attivo in questione è in grado di posticipare l'ovulazione di alcuni giorni.

Se il processo di impianto è già iniziato, l'ulipristal acetato non ha alcun effetto.

Effetti collaterali e controindicazioni

Fra gli effetti collaterali che più comunemente possono insorgere in seguito all'uso della pillola dei cinque giorni dopo, ricordiamo: nausea, vomito, mal di testa, spotting, alterazioni dell'umore, stanchezza e spossatezza, dolori al basso ventre, irregolarità del ciclo mestruale.

Le principali controindicazioni all'uso della pillola del giorno dopo riguardano principalmente l'allergia nota a qualsiasi componente del farmaco e la presenza di gravidanza.

Serve la ricetta medica?

La pillola dei cinque giorni dopo è - relativamente da poco (anno 2020) - inquadrata come farmaco senza obbligo di prescrizione (SOP), sia per le donne maggiorenni che per le minorenni. Pertanto, può essere liberamente acquistata in farmacia senza necessità di presentare la ricetta medica.

Per approfondire: Pillola dei 5 Giorni Dopo: cos'è e come funziona? Serve la ricetta?

Spirale o IUD al rame

La spirale al rame è un dispositivo intrauterino (IUD) avente la forma di una T. Sull'estremità più lunga (la gamba della T) è avvolta una spirale di puro rame che, una volta inserite nell'utero, rilascia piccole quantità di ioni di questo metallo.

La spirale al rame viene utilizzata solitamente per la contraccezione abituale, ma può essere usata anche come contraccettivo d'emergenza. In quest'ultimo caso, la spirale deve essere inserita il prima possibile e comunque entro cinque giorni dal rapporto sessuale ritenuto a rischio. Si stima che se la IUD al rame viene inserita entro 48 ore dal rapporto può evitare l'insorgenza del 99% delle gravidanze (fonte: Ministero della Salute).

Va precisato che si tratta di un metodo poco utilizzato in Italia e che, solitamente, non rappresenta la prima scelta nel caso in cui sia necessaria una contraccezione di emergenza.

Come si inserisce?

L'inserimento della spirale al rame a livello uterino deve essere necessariamente fatto dal ginecologo. Lo stesso dicasi per la rimozione del dispositivo.

Come funziona la spirale al rame?

Il rame presente sullo IUD è in grado di ridurre numero e motilità degli spermatozoi, ostacolando il loro percorso nel raggiungere l'ovulo. Inoltre, induce modificazioni a livello endometriale, rendendolo un ambiente inadatto all'impianto dell'ovulo nel caso in cui questo venga fecondato.

Effetti collaterali e controindicazioni

Fra i possibili effetti collaterali della IUD al rame ricordiamo il rischio di infezioni (che potrebbero manifestarsi con perdite maleodoranti, dolori al basso ventre, febbre, malessere), lesioni dell'utero e espulsione/spostamento del dispositivo dalla sua sede.

Per quel che concerne le controindicazioni, l'uso della spirale al rame deve essere evitato in caso di infezioni a carico del collo dell'utero e/o dei genitali, in presenza di malformazioni dell'apparato riproduttivo, in presenza di tumori degli organi genitali, se la paziente manifesta mestruazioni particolarmente abbondanti e/o dolorose.

Serve la ricetta medica?

No, per l'acquisto della spirale al rame non è necessaria la ricetta medica. Tuttavia, si ribadisce ancora una volta che l'inserimento e la rimozione del dispositivo può essere effettuata solo ed esclusivamente dello specialista.

Per approfondire: Spirale Contraccettiva o Spirale Anticoncezionale: come funziona

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista