Ultima modifica 24.03.2020

Generalità

La cardiopatia alcolica è una malattia del cuore, che insorge a causa di un eccessivo consumo di sostanze alcoliche. Dal punto di vista medico, rientra nell'elenco delle cosiddette cardiomiopatie di tipo dilatativo.
Cardiopatia alcolica - Cuore AlcoolGeneralmente asintomatica agli esordi, nelle sue fasi più avanzate la cardiopatia alcolica è responsabile di sintomi come: difficoltà respiratorie (dispnea) sotto sforzo e a riposo, tachicardia, dolore al petto, edema in più parti del corpo, sincope, anomalie nel battito cardiaco e problemi urinari; inoltre, sempre nelle sue fasi più avanzate, ha un'elevata probabilità di dar luogo a una serie di complicanze, come per esempio insufficienza cardiaca, embolia polmonare o arresto cardiaco.
Di norma, l'iter diagnostico per l'individuazione della cardiopatia alcolica comprende: l'esame obiettivo, l'anamnesi, l'RX-torace, la TAC torace, l'ecocardiogramma e l'elettrocardiogramma.
La terapia verte principalmente attorno all'abolizione immediata di qualsiasi sostanze alcolica.

Breve ripasso di cos'è una cardiomiopatia

Il significato letterale di cardiomiopatia è: malattia del muscolo del cuore.
Le cardiomiopatie sono particolari malattie cardiache, che si contraddistinguono  per un'alterazione anatomica del miocardio (ossia il muscolo del cuore), tale da compromettere il funzionamento di quest'ultimo.
Un miocardio in buona salute è fondamentale a garantire il corretto meccanismo d'azione del cuore; pertanto, un miocardio mal funzionante, come in occasione di una cardiomiopatia, compromette l'attività dell'organo cardiaco, talvolta in modo drastico e con esiti infausti.
Secondo la classificazione più comune, esistono 4 diversi tipi di cardiomiopatie:

L'elemento che distingue questi 4 tipi di malattie cardiache è l'alterazione sviluppata dal miocardio e responsabile del cattivo funzionamento del cuore.


Figura (del cuore): anatomia e circolazione sanguigna all'interno del cuore.
Il cuore è un organo impari, cavo e in prevalenza di natura muscolare (miocardio), che trova posto all'interno della gabbia toracica, sul centro sinistra.
Rappresentante l'organo più importante dell'apparato circolatorio, il cuore è suddivisibile in due metà, la metà destra e la metà sinistra; in ciascuna metà, sono riconoscibili due cavità distinte, chiamate atrio destro e ventricolo destro, per quanto concerne la metà cardiaca destra, e atrio sinistro e ventricolo sinistro, per quanto riguarda la metà cardiaca sinistra.
Grazie all'attività delle cavità appena citate, il cuore si occupa, dapprima, di ossigenare il sangue nei polmoni e, successivamente, di inviarlo ai vari organi e tessuti del corpo umano; nello specifico, all'atrio destro e al ventricolo destro spetta il compito di pompare il sangue nel polmoni, mentre all'atrio sinistro e al ventricolo sinistro spetta l'importante ruolo di distribuire il sangue agli organi e ai tessuti di tutto il corpo.
È importante segnalare che il flusso del sangue in entrata e in uscita dalla varie cavità cardiache è sotto il fine controllo di 4 valvole, chiamate valvole cardiache.

Cos'è la cardiopatia alcolica?

La cardiopatia alcolica, detta più correttamente cardiomiopatia alcolica, è una forma di cardiomiopatia dilatativa dovuta al prolungato abuso di sostanze alcoliche.
La cardiopatia alcolica è quindi una malattia del cuore, rientrante nell'elenco delle possibili conseguenze dell'alcolismo.

Cos'è una cardiomiopatia dilatativa?

Una cardiomiopatia dilatativa è una malattia di cuore, caratterizzata dalla dilatazione della cavità ventricolare sinistra e dal conseguente assottigliamento della parete muscolare di tale cavità.
In altre parole, nei casi di cardiomiopatia dilatativa, si assiste a un'espansione anomala del ventricolo sinistro, seguita da una riduzione dello spessore del miocardio costituente il suddetto ventricolo.
Da una siffatta situazione, risulta che il cuore riscontra diverse difficoltà a pompare il sangue in circolo e a mantenere in salute i vari organi e tessuti del corpo umano (N.B: dal ventricolo sinistro esce il sangue ossigenato destinato ai vari organi e tessuti del corpo).

Cause

Come anticipato, la causa della cardiopatia alcolica è il consumo eccessivo, per lunghi periodi di tempo, di sostanze alcoliche. A livello cardiaco, infatti, il prolungato abuso di alcol può determinare la dilatazione e l'assottigliamento della parete muscolare del ventricolo sinistro, con ovvie ripercussioni sulla funzionalità di quest'ultimo.
Ricordando che il ventricolo sinistro ha il compito di pompare il sangue verso organi e tessuti, la sua minore funzionalità compromette l'apporto di ossigeno ai suddetti distretti del corpo umano.

Dopo quanti anni di alcolismo compare la cardiopatia alcolica?

Diversi studi scientifici hanno evidenziato che gli individui con cardiopatia alcolica presentano, molto spesso, una storia di alcolismo oscillante tra i 5 e 15 anni.


Nota bene: quando si comincia a parlare di alcolismo?

Il consumo di alcol si misura in Unità Alcoliche.

Un'Unità Alcolica corrisponde a 12 grammi di etanolo; 12 grammi di etanolo sono contenuti, ad esempio, in: un bicchiere piccolo (125 ml) di vino a media gradazione, in una lattina/bottiglia da 330 ml di birra di media gradazione o in un bicchierino da bar (40ml) di un superalcolico.
Ricordiamo che, per un adulto sano, le Unità Alcoliche consentite (quindi non dannose per la salute) sono due, per gli uomini al di sotto dei 65 anni, e una, per le donne e per gli uomini di età superiore ai 65 anni.

Detto questo, si comincia a parlare di alcolismo quando:

  • Per gli uomini, il consumo di alcol supera le 4 Unità Alcoliche al giorno o le 14 Unità Alcoliche a settimana;
  • Per le donne, il consumo di alcol supera le 3 Unità Alcoliche al giorno e le 7 Unità Alcoliche a settimana.

Epidemiologia

La maggior parte dei malati di cardiopatia alcolica ha tra i 35 e i 50 anni ed è di sesso maschile, in quanto la tendenza ad abusare di sostanze alcoliche per lunghi periodi di tempo è più comune tra gli uomini che non tra le donne; è opportuno precisare, tuttavia, che, tra un alcolista uomo e un alcolista donna, l'alcolista donna ha maggiore probabilità di sviluppare la cardiopatia alcolica, in quanto le donne presentano, rispetto agli uomini, una maggiore difficoltà a metabolizzare l'alcol a livello epatico.

Sintomi e complicanze

Di norma, la cardiopatia alcolica è responsabile di sintomi e segni soltanto nelle sue fasi più avanzate, cioè quando la salute del cuore è già ampiamente compromessa; raramente, questa condizione è sintomatica (ossia causa di sintomi) fin dalle prime battute.
Precisato ciò, le possibili manifestazioni della cardiopatia alcolica sono quelle tipiche di una qualsiasi cardiomiopatia dilatativa, ovverosia:

La cardiopatia alcolica è una malattia subdola

L'assenza di sintomi agli esordi (asintomaticità) rende la cardiopatia alcolica una malattia subdola, ossia che opera nell'ombra con ripercussioni pericolose per la salute dell'essere umano.  

Per quale motivo la malattia è asintomatica agli esordi?

Al momento, i medici non riescono ancora a spiegare il motivo per cui, agli esordi, la cardiopatia alcolica (e così le altre cardiomiopatie dilatative) siano asintomatiche in fase iniziale.

Complicanze

La cardiopatia alcolica può degenerare in diverse complicanze, alcune delle quali anche molto gravi e dagli esiti infausti; ecco, di seguito, in cosa potrebbero consistere tali complicanze:

  • Insufficienza cardiaca. È il termine medico che indica la presenza di un cuore ormai definitivamente incapace di adempiere alle proprie funzioni; l'insufficienza cardiaca è una condizione irrecuperabile, risolvibile soltanto con un trapianto di cuore;
  • Dilatazione e assottigliamento del miocardio estese ad atrio sinistro e parte destra del cuore;
  • Rigurgito valvolare. È il fenomeno che ha luogo quando le valvole cardiache, alterate nella struttura per colpa in questo caso di una modificazione del miocardio, permettono al sangue di tornare indietro, rispetto a dove è partito.
    Si ricorda che, in condizioni di normalità, le valvole cardiache permettono il transito sanguigno in una sola direzione;
  • Arresto cardiaco. È quando il cuore interrompe improvvisamente lo svolgimento della sua attività di pompa;
  • Embolia polmonare. È quando, all'interno delle arterie polmonari o di una delle loro ramificazioni, c'è un ostacolo che impedisce il corretto afflusso di sangue ai polmoni;
  • Peggioramento delle aritmie già presenti.

Quando rivolgersi al medico?

La presenza in chi è a rischio di cardiopatia alcolica (quindi negli alcolisti) di sintomi, quali dispnea, stanchezza ricorrente, dolore al torace, edema alle gambe o in altre parti del corpo ecc., deve costituire motivo di forte preoccupazione e indurre il diretto interessato a contattare immediatamente il proprio medico curante.

Diagnosi

La diagnosi di cardiopatia alcolica richiede generalmente:

  • Un esame obiettivo accurato
    A cosa serve? Permette di valutare la presenza di alcuni sintomi tipici delle malattie di cuore (es: soffi cardiaci, presenza di edema in varie del parti del corpo, aritmie cardiache ecc.) e di accertare le condizioni generali di salute del paziente.
  • Un'approfondita anamnesi
    A cosa serve? Consente di stabilire se il paziente è o meno un consumatore abituale di grandi quantità di alcol; il fatto che lo sia, associato ai sintomi tipici delle malattie di cuore, pone a favore di una diagnosi di cardiopatia alcolica.
  • Esami radiologici quali il cosiddetto RX-torace o la cosiddetta TAC torace
    A cosa servono? Forniscono immagini alquanto dettagliate del cuore, quindi permettono di individuare eventuali anomalie anatomiche a carico di quest'ultimo (es: dilatazione del ventricolo sinistro).
  • L'ecocardiogramma
    A cosa serve? Fornisce immagini del cuore e permette di individuare affezioni cardiache che gli esami radiologici non sono in grado di evidenziare (es: presenza di emboli nelle arterie polmonari).
  • L'elettrocardiogramma
    A cosa serve? Fornisce informazioni relative all'attività elettrica del cuore (ritmo, frequenza cardiaca, presenza di aritmie ecc.).

Altri esami: le analisi del sangue

In aggiunta ai sopraccitati esami – fondamentali per la diagnosi di cardiopatia alcolica – i medici potrebbero prescrivere anche alcune analisi del sangue, per approfondire lo stato di salute generale del paziente. Tra queste analisi del sangue, rientrano:

  • L'analisi chimica del sangue, per la ricerca a livello sanguigno di particolari sostanze tossiche;
  • Il test di funzionalità epatica, per la valutazione di come funziona il fegato (N.B: in un individuo che abusa di sostanze alcoliche, questo test è normale prassi);
  • Il test del colesterolo, per la valutazione dei livelli di colesterolo nel sangue.

Terapia

Il trattamento della cardiopatia alcolica prevede:

  • Per prima cosa, l'abolizione completa dell'alcol;
  • In secondo luogo, l'adozione di una dieta a basso contenuto di sodio;
  • Infine, l'assunzione di farmaci, quali diuretici, ACE-inibitori e/o beta-bloccanti, per ridurre le grosse difficoltà riscontrate dal cuore, nell'adempiere la propria mansione di pompa del sangue.

Possibili soluzioni nei casi estremi

Nel caso in cui il paziente con cardiopatia alcolica abbia sviluppato insufficienza cardiaca, il medico curante potrebbe prendere in seria considerazione soluzioni quali l'impianto di un pacemaker o un defibrillatore cardioverter impiantabile.

Prognosi

Per i malati di cardiopatia alcolica, la prognosi dipende, principalmente, da due fattori:

  • Da quanto si è protratto nel tempo l'abuso di sostanze alcoliche e
  • Da quanto alcol è stato consumato durante tutto il periodo di abuso (in altre parole, la severità dell'alcolismo).

Com'è intuibile, la cardiopatia alcolica risulta tanto più grave, quanto più l'abuso di alcol si è protratto negli anni ed è stato quantitativamente rilevante; del resto, in siffatte circostanze, il cuore può sviluppare danni estremamente profondi e irreversibili, tanto che le speranze di un recupero anche parziale sono assai remote.

Quand'è possibile un buon recupero?

Le speranze di un recupero più che soddisfacente dalla cardiopatia alcolica aumentano quando diagnosi e trattamento sono precoci.

Prevenzione

C'è solo un modo per prevenire la cardiopatia alcolica: non eccedere nel consumo di sostanze alcoliche.

Un alcolista non ancora malato di cardiopatia alcolica può tutelarsi da quest'ultima?

Un alcolista che non ha ancora sviluppato la cardiopatia alcolica può tutelarsi da quest'ultima soltanto con l'abolizione immediata dell'alcol.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza