Bruxismo: cos'è, conseguenze, rimedi

Bruxismo: cos'è, conseguenze, rimedi
Ultima modifica 14.04.2022
INDICE
  1. Cos'è il Bruxismo?
  2. Cause
  3. Manifestazioni e Caratteristiche
  4. Sintomi e Conseguenze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento

Cos'è il Bruxismo?

La radice del termine "bruxismo" deriva dalla parola greca βρύχω, che significa letteralmente "digrignamento dei denti".

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Il bruxismo è un fenomeno più marcato durante il sonno ed è causato dalla contrazione involontaria dei muscoli implicati nella masticazione; è considerato un'attività anomala non finalizzata ad uno scopo, altrimenti detta parafunzione.

Il bruxismo consiste in uno sfregamento associato ad un serramento, involontario e violento, dei denti delle due arcate, inferiore e superiore. Questo fenomeno, talvolta, può essere rumoroso e fastidioso, non tanto per chi lo esegue - che spesso lo fa senza rendersene conto - ma per chi gli sta vicino.

Cause

Perché si digrignano i denti?

Ricercare la causa del bruxismo non sempre è facile; difatti, nello sviluppo di questa parafunzione può esservi il coinvolgimento di più fattori che concorrono l'uno con l'altro. Fra questi ritroviamo:

Anche l'abuso di alcolici, di sostanze stupefacenti o il fumo potrebbero essere fattori implicati nell'insorgenza del bruxismo. Inoltre, si ritiene che lo sviluppo di questo problema possa essere favorito anche da una certa predisposizione famigliare.

Quando i bambini digrignano i denti, la causa scatenante potrebbe essere ricercata nella presenza d'infiammazioni dell'orecchio (otiti) o disturbi dei denti (dolori ai denti); in simili frangenti, il bruxismo potrebbe rappresentare un tentativo, inconscio e probabilmente vano, di ridurre gli stimoli dolorosi percepiti dal bambino. Naturalmente, la causa responsabile del bruxismo nei bambini potrebbe essere anche di altra natura e molto spesso, come avviene per gli adulti, può essere determinata solo con l'aiuto di un medico.

Manifestazioni e Caratteristiche

Come si manifesta il Bruxismo?

Come accennato, il bruxismo si caratterizza per il digrignamento dei denti, ma questa non è la sua unica manifestazione. Difatti, il bruxismo può manifestarsi anche in forma di serramento dentale statico; in altre parole, si mantiene la posizione "a denti stretti" in maniera statica, senza effettuare un vero e proprio digrignamento.

Secondo alcuni specialisti, inoltre, anche il semplice contatto dentale - senza serramento o digrignamento - potrebbe rappresentare una forma iniziale di bruxismo. In condizioni normali di riposo, infatti, le due arcate dentarie non dovrebbero entrare in contatto e i muscoli masticatori dovrebbero essere rilassati. Anche un minimo contatto fra i denti fa sì che via sia una contrazione di tale gruppo di muscoli ed espone l'individuo ad un potenziale rischio di sviluppare il bruxismo "vero e proprio" in presenza di condizioni predisponenti (ad esempio, stress, ansia, ecc.).

Quando si manifesta il Bruxismo?

È opinione comune che il bruxismo si manifesti solo durante il sonno, ma ciò non è del tutto vero. Il bruxismo, infatti, può verificarsi anche nelle ore diurne e, nonostante l'individuo sia perfettamente sveglio, spesso non si rende conto di compiere quest'atto. La causa del bruxismo durante il giorno è frequentemente (ma non esclusivamente) riconducibile a condizioni di nervosismo e stress.

Bruxismo nel Sonno

Il bruxismo, solitamente, dura pochi secondi, ma può ripetersi più volte durante il sonno. Sulla base delle osservazioni effettuate, sembra che il digrignamento dei denti compaia, di norma, nella seconda fase del sonno. Alcuni ricercatori hanno registrato il bruxismo anche nella fase REM, ma questo sembra essere un evento piuttosto raro.

Sintomi e Conseguenze

Quali sono i sintomi e le conseguenze del Bruxismo?

Come abbiamo detto, le persone che sperimentano il bruxismo spesso e volentieri non si rendono conto di esercitare questa parafunzione. Nonostante ciò, essi possono presentare sintomi - benché talvolta aspecifici - o andare incontro a conseguenze più o meno gravi imputabili proprio all'atto del digrignare - o anche del solo serrare, a seconda dei casi - i propri denti.

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Entrando più nel dettaglio, coloro che "bruxano" possono manifestare secchezza delle fauci, dolore a livello mandibolare, affaticamento e indolenzimento dei muscoli masticatori e addirittura mal di testa. Questi ultimi sintomi rappresentano anche la conseguenza del bruxismo e rientrano nel gruppo dei cosiddetti problemi muscolari che questa parafunzione può causare.

Naturalmente, l'operazione di digrignamento può causare danni ai denti il cui smalto può limarsi e assottigliarsi a causa delle continue sollecitazioni cui si trova sottoposto. Nei casi più gravi, si può arrivare addirittura ad esporre la dentina e a danneggiare il dente in profondità, alterandone al tempo stesso la sensibilità. Il bruxismo, se non trattato prontamente, infatti, può portare alla scheggiatura, incrinatura e perfino frattura dei denti. Da tenere in considerazione, inoltre, la possibile vanificazione di eventuali lavori odontoiatrici: il digrignare o serrare i denti può comportare la rottura di otturazioni, faccette, corone, ponti in ceramica, ecc.

Il bruxismo non provoca sollecitazioni e problemi solo a livello muscolare e dentario, ma anche a livello articolare. Il continuo digrignare o serrare i denti, difatti, può sollecitare eccessivamente le articolazioni temporo-mandibolari portando, a sua volta, alla comparsa di dolori, rumori e schiocchi. A questo proposito, è interessante notare che, talvolta, l'individuo può confondere il dolore articolare provocato dal bruxismo con il male all'orecchio.

Infine, ricordiamo che il bruxismo notturno può anche influenzare negativamente la qualità del sonno, portando allo sviluppo di tutte le conseguenze tipiche di un riposo notturno inadeguato e/o insufficiente.

Va precisato, tuttavia, che per arrivare ai danni più seri indotti dal bruxismo sopra descritti occorrono anni; per tale ragione, la diagnosi tempestiva è fondamentale

Per approfondire: Sintomi Bruxismo

Diagnosi

Come si diagnostica il Bruxismo?

Chi ne soffre difficilmente può rendersi conto da solo della presenza del bruxismo. Poiché, il digrignamento dei denti può essere rumoroso, sono più frequentemente gli individui che stanno accanto a chi soffre di bruxismo ad accorgersi della presenza di questa parafunzione (ad esempio, ci si può accorgere che il proprio partner digrigna i denti nel sonno). Tuttavia, questo non sempre avviene.

Se il digrignamento dei denti non avviene in maniera rumorosa e/o se le persone conviventi o a stretto contatto con chi presenta bruxismo non si accorgono del problema, il più delle volte, la diagnosi avviene in seguito ad una visita odontoiatrica, magari eseguita anche per motivazioni del tutto diverse. L'occhio allenato del medico specialista, infatti, è in grado di individuare l'abrasione dei denti causata dal bruxismo, informandone di conseguenza il paziente.

Naturalmente, dopo aver diagnosticato il bruxismo, è opportuno determinarne le possibili cause. In seguito alla valutazione delle alterazioni dentarie, quindi, il medico odontoiatra potrà ricorrere ad esami diagnostici volti all'individuazione di fattori scatenanti: ad esempio, può prescrivere al paziente l'esecuzione di una radiografia ortopanoramica per evidenziare la presenza di eventuali malocclusioni o malformazioni.

Da non sottovalutare poi l'eventuale componente ansiosa, lo stress, i disturbi emotivi o psicologici che possono portare all'insorgenza di questa parafunzione. Ecco, quindi, che in alcuni di questi casi potrebbe essere necessario l'intervento di altri medici specialisti.

Trattamento

Bruxismo: come risolverlo?

In realtà, dal momento che non si tratta di una malattia - bensì, come ribadito più volte, di una parafunzione - non sarebbe propriamente corretto parlare di cura del bruxismo,; sarebbe invece più opportuno parlare di rimedi o trattamenti per risolvere il bruxismo.

Purtroppo, ad oggi, non esiste un trattamento risolutivo che possa eliminare definitivamente dalla vita di un individuo la tendenza al digrignamento dei denti, ma si possono adottare delle strategie per prevenirne le conseguenze, in particolare a livello di denti, muscoli masticatori e articolazioni temporo-mandibolari.

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Più nel dettaglio, per preservare i denti dall'usura ed evitare di sovraccaricare muscoli e articolazioni si è soliti ricorrere all'uso di bite, una sorta di paradenti che si deve utilizzare durante il sonno per impedire il contatto fra i denti e il conseguente digrignamento.

Se la parafunzione è connessa a malocclusioni o malformazioni, l'odontoiatra indicherà al paziente quale strategia terapeutica è più corretto mettere in atto. L'intervento dell'odontoiatra, per altro, è necessario anche per trattare gli eventuali danni ai denti provocati dallo stesso bruxismo.

In caso di stress o sintomi ansiosi, invece, può essere utile ricorrere a tecniche di rilassamento; naturalmente, se si ha a che fare con ansia e disturbi emotivi/psicologici di natura patologica, potrebbe essere necessario rivolgersi a figure specializzate come psicologi o psicoterapeuti.

Il trattamento del bruxismo, pertanto, non è semplicissimo, poiché deve tenere in considerazione tutti i fattori che possono averne contribuito all'origine, richiedendo talvolta, quello che può essere definito come un approccio multidisciplinare.

Per approfondire: Rimedi contro il Bruxismo Bite per il bruxismo: cos'è e quale scegliere

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista