Cos'è la Balbuzie? Sintomi e diagnosi

Cos'è la Balbuzie? Sintomi e diagnosi
Ultima modifica 24.02.2023
INDICE
  1. Che cos'è la Balbuzie?
  2. Chi può sviluppare la Balbuzie?
  3. Sintomi
  4. Diagnosi della Balbuzie
  5. Quando rivolgersi a un Logopedista?

Che cos'è la Balbuzie?

La balbuzie è un disturbo del linguaggio che comporta la comparsa di interruzioni nel flusso del discorso definite disfluenze verbali.

La balbuzie si caratterizza quindi, per una fluenza interrotta che può essere accompagnata dalla ripetizione involontaria di alcune sillabe, suoni o parole, da un allungamento dei suoni o dal blocco improvviso mentre si pronuncia una parola o una sillaba.

Le persone con balbuzie sono perfettamente in grado di elaborare pensieri e sanno cosa vorrebbero dire, tuttavia, presentano difficoltà nell'esprimerlo verbalmente con un normale flusso di parole.

Va da sé che una condizione di questo tipo può rivelarsi frustrante per l'individuo che la sperimenta e, per questo, può comportare diverse conseguenze e complicazioni.

Balbuzie Shutterstock

Chi può sviluppare la Balbuzie?

La balbuzie è un disturbo che può colpire chiunque, anche se sembra essere più comune negli individui di sesso maschile rispetto agli individui di sesso femminile.

In genere, la balbuzie insorge in età infantile e può protrarsi in età adolescenziale e adulta. Vi sono anche casi in cui la balbuzie si genera in età adulta in seguito a traumi o ad alcune manifestazioni patologiche.

Sintomi

Come si manifesta la Balbuzie?

Come accennato, la balbuzie si può caratterizzare per:

  • La ripetizione involontaria di suoni, sillabe o parole;
  • L'allungamento di alcuni suoni, di alcune vocali o di alcune consonanti mentre si parla;
  • Blocchi nell'articolazione delle parole o mentre si pronuncia una sillaba.

Oltre a ciò, la balbuzie può anche caratterizzarsi per:

  • Difficoltà nell'iniziare una frase o una parola;
  • Utilizzo di suoni o vocaboli "di avvio" per iniziare una frase o una parola (ad esempio: "uhm", "ehm", "dunque", ecc.);
  • Largo utilizzo o abuso di intercalari come "cioè", "diciamo", ecc.;
  • Utilizzo di alcune parole estranee al discorso o al contesto;
  • Uso di giri di parole per poi arrivare a pronunciare di slancio la parola desiderata.

Le difficoltà che si riscontrano nell'esprimersi verbalmente possono anche essere accompagnate da una serie di comportamenti secondari; fra questi ricordiamo:

  • Tremolii delle labbra;
  • Rapidi battiti di ciglia mentre si parla;
  • Chiusura di uno o entrambi gli occhi;
  • Dondolamento della testa o dondolamento del corpo sui piedi;
  • Tic facciali;
  • Eccessivo gesticolare;
  • Innalzamento a tratti del tono di voce;
  • Abbassamento o innalzamento del volume della voce;
  • Irrigidimento dei pugni;
  • Dare dei colpi su oggetti nelle vicinanze o su se stessi.

La severità della balbuzie può modificarsi, per uno stesso individuo, nell'arco della giornata. Tende a peggiorare in caso di stanchezza, stress e quando ci si sente di fretta o sotto pressione.

Spesso la balbuzie diminuisce, o scompare del tutto, quando le persone che la manifestano parlano da sole o cantano, oppure quando leggono o parlano all'unisono con altre persone.

Diagnosi della Balbuzie

La diagnosi di balbuzie, generalmente, viene effettuata da un logopedista.

Solitamente, quando la balbuzie si presenta nei bambini, è lo stesso pediatra che, dopo aver accertato la presenza di difficoltà nella fluenza verbale, suggerisce una visita con il suddetto specialista in disturbi del linguaggio.

Il logopedista, quindi, potrà procedere con l'eventuale conferma della diagnosi di balbuzie, tenendo in considerazione diversi fattori, quali:

  • La storia del bambino, con particolare riferimento a quando la balbuzie è stata notata la prima volta e in quali circostanze esattamente si è manifestata;
  • L'analisi della balbuzie mentre il bambino parla e dei comportamenti ad essa associati;
  • L'analisi delle abilità linguistiche e delle capacità di comprensione e di utilizzo del linguaggio;
  • L'impatto che la balbuzie esercita sulla vita di chi ne soffre;
  • Escludere la presenza di altri disturbi o malattie che potrebbero generare una condizione analoga alla balbuzie (ad esempio, sindrome di Tourette).

Il logopedista, inoltre, basandosi su ulteriori fattori, potrà anche effettuare una valutazione sulle possibilità che la balbuzie possa migliorare e risolversi, oppure persistere nel tempo. Più nel dettaglio, per fare ciò, lo specialista dovrà essere messo al corrente:

  • Dell'eventuale presenza di balbuzie in altri famigliari (storia familiare di balbuzie);
  • Della durata della balbuzie, ossia da quanto tempo il disturbo si manifesta;
  • Dell'eventuale presenza di altri disturbi del linguaggio.

Anche nel caso in cui la balbuzie si manifesti in un individuo adulto, il logopedista dovrà effettuare una serie di valutazioni per poter effettuare una diagnosi. Nel dettaglio, esso dovrà:

  • Ottenere informazioni sulla storia clinica dell'individuo e sul suo stato di salute;
  • Sapere quando e in quale contesto la balbuzie si è manifestata la prima volta;
  • Escludere la presenza di eventuali disturbi o malattie che possono originare balbuzie;
  • Comprendere come la balbuzie influisce sulla vita della persona e sulle sue relazioni, passate e attuali;
  • Essere messo a conoscenza degli eventuali trattamenti cui ci si è sottoposti precedentemente per cercare di risolvere il problema.

Quando rivolgersi a un Logopedista?

Prima di fornire alcune indicazioni su quando sarebbe opportuno rivolgersi ad un logopedista, è opportuno precisare che i bambini aventi un'età compresa fra i 2 e i 5 anni possono sperimentare disturbi simili alla balbuzie, ma non necessariamente sono interessati da questo disturbo. Difatti, nella maggior parte dei casi, questi periodi in cui i bambini manifestano balbettii sono generalmente passeggeri e rientrano nel processo di apprendimento linguistico, migliorando gradualmente per poi scomparire del tutto con il passare del tempo.

Per questa ragione, si ritiene che si possa effettivamente parlare di balbuzie, quindi, che si possa fare una diagnosi di questo tipo, a partire dai 6 anni di età.

Detto ciò, generalmente, è consigliabile rivolgersi ad un logopedista nel momento in cui la balbuzie:

  • Persiste e/o peggiora man mano che il bambino cresce;
  • Dura da più di sei mesi;
  • Si manifesta insieme ad altri problemi del linguaggio o della parola;
  • Si manifesta con irrigidimento muscolare;
  • È causa di problemi emotivi o stati ansiosi che spingono l'individuo ad evitare le situazioni che comportano il parlare con altre persone;
  • Determina una compromissione della comunicazione a livello scolastico, sociale o lavorativo (nel caso degli adulti);
  • Si manifesta per la prima volta in età adulta.
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