Anello Anticoncezionale: vantaggi e svantaggi
Ultima modifica 06.09.2022
INDICE
  1. Vantaggi dell'Anello Anticoncezionale
  2. Svantaggi dell'Anello Contraccettivo
  3. Controindicazioni d'uso
  4. Riassunto

L'anello anticoncezionale è un metodo contraccettivo di tipo ormonale che, in quanto tale, agisce in maniera analoga alla pillola, rilasciando un bassissimo dosaggio di principi attivi estrogenici e progestinici che, attraverso diversi meccanismi d'azione, prevengono gravidanze indesiderate.

Per approfondire, leggi l'articolo generale: Anello Anticoncezionale: cos'è, come funziona e modo d'uso

Vantaggi dell'Anello Anticoncezionale

  • Altissima sicurezza contraccettiva (oltre 99%);
  • Gli ormoni rilasciati dall'anello contraccettivo passano rapidamente nel circolo sanguigno, essendo la mucosa di rivestimento vaginale  particolarmente sottile e ricca di vasi sanguigni;
  • L'anello vaginale, a differenza della pillola contraccettiva, non prevede il primo passaggio tramite il fegato, né attraverso il tratto gastrointestinale: in tal modo, la sicurezza anticoncezionale è assicurata anche in caso di diarrea e vomito;
  • L'anello vaginale è impercettibile, sia dalla donna che dal partner, durante il rapporto sessuale;
  • Assicura una regolare ritmicità mestruale;
  • Riduce i casi di dimenticanza (notevolmente più frequenti nel caso d'assunzione della pillola);
  • Metodo contraccettivo efficace, comodo ed estremamente semplice da applicare e togliere;
  • Nausea ed emicrania pressoché assenti;
  • Probabilità di spotting bassa.

Svantaggi dell'Anello Contraccettivo

Purtroppo, non esiste alcun metodo contraccettivo completamente privo di effetti collaterali e controindicazioni. Se da un lato i vantaggi dell'anello anticoncezionale sono molteplici, dall'altro non possono quindi mancare alcuni effetti indesiderati. Di seguito saranno descritti tutti i possibili effetti collaterali derivabili dall'utilizzo dell'anello anticoncezionale; tuttavia, è bene puntualizzare innanzitutto l'impossibilità di prevedere la reazione soggettiva in seguito all'applicazione dell'anello; di conseguenza, non è detto che tali effetti siano presenti nello stesso modo in tutte le utilizzatrici. Una donna, per esempio, potrebbe anche non avere alcun effetto collaterale.

Ad ogni modo, i possibili effetti collaterali dell'anello anticoncezionale sono pressoché identici a quelli derivanti dall'utilizzo della pillola.

E' possibile che durante i primi mesi d'utilizzo dell'anello, il dispositivo esca spontaneamente (eventualità remota) dalla vagina. A tal proposito, è buona abitudine che la donna controlli periodicamente la presenza dell'anello in vagina: qualora non venga reinserito in vagina entro tre ore dall'espulsione, è assai probabile che l'efficacia contraccettiva diminuisca.

L'anello potrebbe favorire l'instaurarsi di infezioni (ad esempio, infezioni da Candida albicans o infezioni batteriche).

L'anello vaginale potrebbe provocare dispareunia (dolore durante i rapporti), in particolare nei primi mesi d'applicazione, lesioni vaginali e vaginiti (frequenza non nota).

Effetti comuni possono essere: acne, modulazione dell'umore, irritabilità, diminuzione del desiderio sessuale, dolore addominale, tensione mammaria, leucorrea, dismenorrea.

Eventualità rara, seppur possibile, la percezione del dispositivo da parte del partner durante il rapporto; ancora, prurito genitale, ansia, sensazione di vertigine, diarrea, vomito, astenia e dolore alla schiena rappresentano altri possibili effetti avversi non comuni derivanti dall'utilizzo dell'anello (indice di frequenza: 1/100-1/1.000). Quando i disturbi persistono oltre i primi 2/3 mesi dall'utilizzo dell'anello, è bene consultare il medico.

L'anello vaginale non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Controindicazioni d'uso

L'anello, come per tutti i metodi contraccettivi ormonali, deve essere prescritto dal medico, dopo un accertamento dello stato di salute della paziente.

Questo tipo di contraccettivo non deve essere utilizzato dalle donne affette da diversi disturbi e patologie, fra cui ricordiamo: trombosi venosa, elevata pressione, angina pectoris, diabete grave, tumori (pregressi o in atto), emorragie vaginali, disturbi epatici, pancreatite, disturbi della coagulazione, ecc.

Inoltre, qualora la donna fosse ipersensibile ad un principio attivo o ad un eccipiente, l'utilizzo dell'anello è controindicato.

Proprio come per la pillola, l'utilizzo di alcuni farmaci - ad esempio, alcuni antibiotici, antidepressivi, inibitori della proteasi (ad esempio, ritonavir), farmaci antiepilettici come la fenitoina, il primidone, la carbamazepina e i farmaci a base di Hypericum perforatum - potrebbe compromettere l'efficacia contraccettiva dell'anello: nel caso di assunzione temporanea di questi farmaci, è consigliato l'utilizzo del metodo barriera (preservativo).

Riassunto

Dispositivo contraccettivo Anello vaginale: dispositivo a lento rilascio ormonale per la prevenzione di gravidanze indesiderte.
Struttura dell'anello

Diametro anello: 5.4 cm, spessore anello: 0.4 cm.

Materiale: etilene vinilacetato, una sorta di plastica morbida, trasparente e flessibile, biocompatibile, non tossica ed anallergica.

Anello e spirale

Anello anticoncezionale:

  • Si inserisce in vagina;
  • La donna provvede sia all'inserimento che alla rimozione;
  • Rimane inserito per tre settimane, poi rimosso;
  • La contraccezione è garantita dal lento rilascio di ormoni.

Spirale contraccettiva:

  • Si inserisce nell'utero;
  • È lo specialista che si occupa dell'inserimento;
  • La spirale rimane in utero per 3/5 anni;
  • La contraccezione è garantita dal lento rilascio di ormoni (IUD ormonale) o ioni di rame (IUD al rame).
Anello e pillola

Anello anticoncezionale:

  • Blocca l'ovulazione grazie al rilascio ormonale;
  • Va applicato in vagina;
  • Non interferisce col tratto gastro-intestinale;
  • Impossibilità di compromissione dell'attività contraccettiva in seguito a vomito/diarrea.

Pillola contraccettiva:

  • Blocca l'ovulazione grazie al rilascio ormonale;
  • Va assunta per bocca ogni giorno alla stessa ora circa;
  • Interferisce col tratto gastrointestinale;
  • Possibilità di compromissione dell'attività contraccettiva in seguito a vomito/diarrea.
Composizione ormonale dell'anello Etonogestrel (ormone progestinico) ed etinilestradiolo (ormone estrogenico).
Quando applicare l'anello

L'anello anticoncezionale deve rimanere in vagina per tre settimane (senza mai essere tolto), seguite da una settimana d'intervallo (senza anello) durante la quale comparirà la mestruazione "fittizia".

L'anello deve essere inserito e rimosso nella stessa ora e nello stesso giorno d'inizio

Come inserire l'anello L'anello, essendo flessibile, si comprime tra pollice ed indice e s'inserisce in vagina cercando di spingerlo delicatamente in alto.
Vantaggi
  • Altissima sicurezza contraccettiva (oltre 99%);
  • Gli ormoni rilasciati passano rapidamente nel circolo sanguigno;
  • La sicurezza anticoncezionale è assicurata anche in caso di diarrea e vomito;
  • L'anello vaginale è impercettibile;
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  • Metodo efficace, comodo e semplice.
Svantaggi
  • Il dispositivo potrebbe uscire spontaneamente;
  • Rischio di infezioni locali;
  • Provoca comuqnue diversi effetti collaterali;
  • Alcuni farmaci possono interferire con l'azione contraccettiva;
  • Non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Controindicazioni

Per informazioni più dettagliate si rimanda all'attenta lettura del foglietto illustrativo dell'anello anticoncezionale prescritto dal ginecologo.

In caso di dubbi, si raccomanda di rivolgersi nuovamente a questa figura sanitaria.