Ultima modifica 02.10.2019

Cos'è la Pelle d'Oca?

La pelle d'oca, o cute anserina, consiste nella transitoria comparsa di piccoli rilievi cutanei ravvicinati tra loro; queste piccolissime collinette si formano per la contrazione riflessa, quindi involontaria, dei muscoli erettori del pelo, come succede in seguito ad un colpo di freddo improvviso o a fattori emozionali. Non a caso, il termine pelle d'oca è sinonimo di orripilazione, piloerezione o riflesso pilomotorio.


Lo sapevi che…

pelle d'oca, orripilazioneLa dicitura "pelle d'oca" si riferisce al tipico aspetto assunto dalla pelle nel momento in cui si verifica la piloerezione. Tale aspetto, infatti, ricorda quello della pelle di un'oca spennata, o più in generale, di un volatile spennato. Non a caso, in altri Paesi questo fenomeno viene indicato con la dicitura "pelle di gallina".

Come si manifesta?

Pelle d'ocaNormalmente, i follicoli piliferi - così come i peli che ospitano - non sono diritti, ma affondando nella cute con una certa inclinazione. Contraendosi, quindi accorciandosi, i muscoli erettori del pelo tirano il proprio assistito, raddrizzandolo e facendo raggrinzire la cute circostante, che si solleva visibilmente dando origine alla pelle d'oca. Terminata la pelle d'oca, i fusti piliferi tendono ad "autopettinarsi" ricadendo in maniera ordinata.
Il riflesso della contrazione dei muscoli piloerettori (piloerezione) è regolato dal sistema nervoso simpatico in risposta a vari stimoli di diversa origine e natura.

Cause

Come accennato, la contrazione del muscolo piloerettore può essere provocata da svariate cause. Prima fra tutte, ritroviamo certamente la risposta dell'organismo a temperature molto fredde. Difatti, una volta eretti, i peli trattengono uno strato di aria che funge da cuscinetto isolante, ostacolando la dispersione del calore corporeo. Come accade nel brivido, inoltre, lo stesso reclutamento delle fibre muscolari degli erettori piliferi permette di generare una piccola quantità di calore, preziosa nei climi più freddi. Naturalmente, questo tipo di meccanismo difensivo per proteggersi dalle basse temperature è efficace solo per gli animali dotati di folta pelliccia, mentre per l'uomo ha perso di efficacia con l'avanzare dell'evoluzione e la graduale diminuzione della peluria corporea.
Per quanto riguarda l'influenza di fattori emozionali, è plausibile che la pelle d'oca sia scatenata dal cosiddetto meccanismo "fight or flight" (combatti o scappa, oppure meccanismo "lotta e fuga"), che si attiva in condizioni di pericolo allo scopo di preparare l'organismo a sostenere uno sforzo improvviso e violento. Sostenuto dalla massiccia attivazione del sistema nervoso simpatico, con liberazione di catecolamine, il meccanismo "fight or flight" aumenta la frequenza e la contrattilità cardiaca, dilata i bronchi, la pupilla ed i vasi sanguigni degli arti e del cuore. Inserita in questo contesto, la pelle d'oca, oltre ad aumentare la quota di calore trattenuta dal corpo, fa assumere all'animale un aspetto più grande, aggressivo e vigoroso che dovrebbe far demordere l'aggressore da un eventuale attacco. Pensiamo ad esempio agli istrici e alla loro capacità di addrizzare gli aculei quando vengono minacciati, o ancora, ai gatti quando sono spaventati che rizzano il pelo sembrando così di dimensioni maggiori rispetto alla realtà.
Probabilmente, anche il fatto che la pelle d'oca accompagni la percezione di uno stridulo, come quello provocato dal gesso passato con veemenza sulla lavagna, può essere messo in relazione con lo stato di allarme innescato dal forte stimolo uditivo.

Patologie

La pelle d'oca non sempre è scatenata da emozioni, sentimenti o sbalzi termici, ma può costituire il sintomo di alcune patologie, talvolta anche gravi.
Ad ogni modo, in medicina la pelle d'oca è un sintomo piuttosto raro, comune ad alcune malattie come l'epilessia del lobo temporale, alcuni tumori del cervello e l'iperreflessia autonoma. Condizioni cutanee che mimano la pelle d'oca, ma con rilevatezze rossastre o violacee, sono rappresentate dalla cheratosi pilare e dall'avitaminosi C (scorbuto).