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Peeling chimico: cos'è e quando si fa? Tipi e come funziona

Peeling chimico: cos'è e quando si fa? Tipi e come funziona
Ultima modifica 15.02.2024
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INDICE
  1. Che cos'è il peeling chimico?
  2. Per cosa si usa il peeling chimico?
  3. Tipologie
  4. Esfolianti chimici
  5. Come si fa il peeling chimico?
  6. Come agisce il peeling chimico?
  7. Effetti indesiderati

Che cos'è il peeling chimico?

Il peeling chimico è un trattamento di tipo dermo-estetico, impiegato per contrastare ed eliminare inestetismi di vario tipo; inoltre, in certi casi, può rivelarsi utile anche nel trattamento di diverse affezioni cutanee.

Effettuare un peeling chimico significa sostanzialmente praticare un'esfoliazione chimica della pelle, favorendo quindi il turnover cellulare. Per poter effettuare tale esfoliazione si utilizzano apposite sostanze: gli esfolianti chimici.

In funzione del tipo d'inestetismo/disturbo che si vuole trattare, il peeling chimico può essere eseguito sia all'interno di centri estetici, sia a livello ambulatoriale da personale medico. Naturalmente, il peeling chimico svolto nei centri estetici è meno profondo rispetto a quello effettuato a livello dermatologico; pertanto, può essere utilizzato solo per il trattamento degli inestetismi più superficiali.

Per approfondire: Peeling Cosmetico: Cos’è, A Cosa Serve, Tipi e Risultati
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Per cosa si usa il peeling chimico?

Come accennato, il peeling chimico può essere utilizzato per il trattamento di diversi inestetismi e affezioni cutanee, quali:

Tipologie

Classificazione e tipi di peeling chimico

I peeling chimici possono essere classificati in funzione della profondità alla quale vengono eseguiti. A tal proposito, possiamo distinguere:

Peeling molto superficiale

È un peeling chimico che esfolia lo strato più superficiale ed esterno della pelle, il cui impiego è indicato soprattutto per ridurre l'opacità cutanea. Un peeling chimico molto superficiale, pertanto, svolge un'azione limitata allo strato corneo dell'epidermide.

Peeling superficiale

È un peeling chimico che agisce in maniera leggermente più profonda, arrivando fino allo strato basale dell'epidermide. È particolarmente indicato in caso di esiti cicatriziali, iperpigmentazioni e rughe superficiali.

Peeling medio

È un peeling chimico che svolge un'azione di media profondità e va ad agire a livello dell'epidermide e del derma papillare. Il suo impiego è indicato per il trattamento di cicatrici da acne e varicella, acne papulo-pustolosa, melasma e rughe di media profondità.

Peeling profondo

È un peeling chimico che raggiunge gli strati più profondi della pelle, arrivando fino al derma reticolare. Il suo utilizzo è particolarmente indicato in caso di rughe e cicatrici piuttosto profonde.

La profondità alla quale viene eseguito il peeling dipende sostanzialmente da tre fattori: il tipo di inestetismo o disturbo che si deve trattare, il tipo di esfoliante chimico utilizzato e la concentrazione alla quale si trova.

Normalmente, il peeling chimico svolto all'interno dei centri estetici è di tipo molto superficiale. I peeling più profondi, invece, devono essere eseguiti da personale medico specializzato, poiché richiedono l'impiego di esfolianti chimici particolarmente "aggressivi" e/o ad elevate concentrazioni.

Esfolianti chimici

Tipi di esfolianti chimici e loro caratteristiche

Gli esfolianti chimici attualmente disponibili utilizzabili per l'esecuzione di un peeling chimico sono diversi. Di seguito ne verranno brevemente descritti alcuni.

Alfa-idrossiacidi

Gli alfa-idrossiacidi - o acidi della frutta - sono gli esfolianti chimici maggiormente conosciuti. Fra questi, ricordiamo:

  • Acido glicolico: dotato di una buona azione esfoliante, che può essere più o meno profonda in funzione della concentrazione impiegata. È indicato per il trattamento di acne, psoriasi, macchie cutanee, rughe e smagliature.
  • Acido mandelico: dotato di un'azione esfoliante delicata. È indicato soprattutto per il trattamento di acne e rughe superficiali.

Acido salicilico

L'acido salicilico è il principale esponente della categoria dei beta-idrossiacidi. Il suo impiego risulta particolarmente utile in caso di acne pustolosa di lieve e moderata entità.

Acido retinoico

L'acido retinoico è la forma acida della vitamina A. È in grado di svolgere una buona azione esfoliante ed è particolarmente indicato nel trattamento delle iperpigmentazioni, anche di natura post-infiammatoria. Può essere utilizzato solo in ambito dermatologico.

Acido tricloroacetico (TCA)

È un esfoliante chimico particolarmente aggressivo che trova impiego solo ed esclusivamente in ambito dermatologico per il trattamento di verruche, cicatrici profonde, melasma, cheratosi e rughe molto profonde.

Per approfondire, leggi anche: Esfolianti ed Esfolianti Chimici

Come si fa il peeling chimico?

Al fine di scongiurare l'insorgenza di eventuali effetti indesiderati, il peeling chimico dovrebbe essere eseguito solo da personale esperto.

Il trattamento consiste nell'applicare sulla cute - asciutta e pulita - uno o più esfolianti chimici miscelati fra loro, in genere mediante l'ausilio di un pennello con setole morbide.

Una volta applicato il prodotto sulle aree interessate, è necessario rispettare un tempo di posa che varia in funzione del tipo di esfoliante utilizzato, della sua concentrazione e dell'inestetismo che si vuole trattare.

Trascorso il tempo di posa, l'esfoliante chimico (o la miscela di esfolianti, a seconda dei casi) viene rimosso e la pelle viene accuratamente pulita.

Infine, è possibile applicare prodotti idratanti oppure prodotti specifici per incrementare - nei limiti del possibile - l'effetto ottenuto col peeling. Ad ogni modo, ciò dipenderà anche dal tipo di peeling eseguito.

Nota bene

Sia prima che dopo l'esecuzione del peeling chimico, al fine di evitare complicazioni ed effetti indesiderati, è necessario evitare l'esposizione ai raggi UV, naturali o artificiali che siano.

Come agisce il peeling chimico?

Come accennato, con l'esecuzione del peeling chimico si accelerano i naturali processi di esfoliazione della pelle e si stimola il ricambio cellulare. Gli esfolianti chimici utilizzati per eseguire il peeling chimico, infatti, sono in grado di rompere i legami che tengono uniti i corneociti gli uni agli altri e di promuovere i meccanismi di rinnovamento cellulare.

Grazie a questo meccanismo d'azione, con il peeling chimico è possibile:

  • Eliminare le cellule dell'epidermide e del derma alterate e danneggiate;
  • Favorire il turnover cellulare, quindi favorire il rinnovamento cutaneo;
  • Esercitare un'azione anti-age, attenuando gli inestetismi del tempo;
  • Contribuisce a ridurre eventuali cicatrici.

Effetti indesiderati

Effetti indesiderati e complicanze del peeling chimico

Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi in seguito all'esecuzione di un peeling chimico variano in funzione:

  • Della profondità alla quale il peeling è stato eseguito;
  • Del tipo di esfoliante chimico utilizzato;
  • Della sensibilità del paziente al trattamento.

Ad ogni modo, fra i principali effetti collaterali che possono manifestarsi, ricordiamo:

  • Arrossamento;
  • Bruciore;
  • Irritazione.

La comparsa dei suddetti effetti indesiderati è da considerarsi - entro certi limiti - come normale e, solitamente, questi sono di lieve entità e tendono ad autorisolversi in breve tempo.

Da non escludere, inoltre, la possibilità d'insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili.

Fra le complicanze di maggior rilievo, invece, ritroviamo le infezioni e la comparsa di cicatrici. Tuttavia, se il peeling chimico viene eseguito correttamente e da personale medico specializzato, l'insorgenza di simili complicanze è un evento raro.

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Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista