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Afte in bocca: cosa sono, cause, sintomi e cura

Afte in bocca: cosa sono, cause, sintomi e cura
Ultima modifica 28.02.2024
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INDICE
  1. Cosa sono
  2. Cause e fattori di rischio
  3. Sintomi
  4. Quanto durano?
  5. Quando preoccuparsi?
  6. Trattamento
  7. Consigli ed alcuni accorgimenti

Cosa sono

Cosa sono le afte in bocca

Le afte sono delle lesioni piccole, ma piuttosto fastidiose, che insorgono all'interno della bocca: in termini medici, si parla di stomatite aftosa.

Durante il loro decorso, che spesso si protrae per almeno una settimana, le afte evolvono in ulcere, provocando bruciore e dolore, a tratti anche molto intenso, che aumenta tipicamente mentre si mangia, si parla oppure ci si lava i denti.

Le afte in bocca possono interessare individui di qualunque fascia di età. Nel caso in cui queste lesioni si ripetano con una certa regolarità, è opportuno riflettere sui possibili fattori scatenanti, che in genere consistono in intolleranze alimentari o allergie, in carenze nutrizionali (ad esempio: carenza di ferro, acido folico, vitamina B3) oppure in condizioni di elevato stress.

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Cause e fattori di rischio

Quali sono le cause delle Afte?

Le afte in bocca sono determinate da un'infiammazione del tessuto che riveste la cavità orale; questo processo può essere localizzato in un punto preciso della mucosa orale o coinvolge quest'ultima in maniera diffusa e generalizzata.

Le cause scatenanti le afte in bocca non sono ancora state determinate con certezza, ma sono stati individuati molteplici fattori che possono concorrere nel favorirne l'insorgenza, tra cui:

In ogni caso, non essendo di origine infettiva, le afte non sono contagiose.

Un ulteriore fattore di rischio per le afte in bocca ricorrenti è dovuto alla presenza di uno specifico polimorfismo genetico che determina elevate concentrazioni di IL-1 (interleuchina di tipo 1, coinvolta nel processo flogistico) e di TNF-α (fattore di necrosi tumorale α, anch'esso coinvolto nella promozione dell'infiammazione a livello sistemico).

Possibili disturbi associati

In base al distretto coinvolto possono comparire disturbi secondari alle afte in bocca quali: gengiviti (gengive), glossiti (lingua) o cheiliti (labbra). Se estremamente dolorose, le lesioni che caratterizzano la stomatite possono rendere problematica l'assunzione di cibo, determinando disidratazione e malnutrizione.

Sintomi

Afte sintomi: come si riconoscono

Le afte si presentano come ulcerazioni di forma tondeggiante o ovale, con fondo di colore bianco-giallastro e contorno rosso acceso. Le dimensioni di queste lesioni possono variare, ma generalmente non superano 1 centimetro di diametro.

Le afte coinvolgono i tessuti molli del cavo orale; ad essere interessate possono essere: pareti delle guance, interno delle labbra, gengive, base della bocca, superficie o lati della lingua e palato.

A prescindere dalla sede d'insorgenza, le afte comportano la stessa combinazione di sintomi:

  • Bruciore: la presentazione iniziale avviene tipicamente con una fastidiosa sensazione urente, concentrata in un punto ben preciso della bocca ed esacerbata quando si mangia o si beve. Di solito, il bruciore precede di un paio di giorni la comparsa di altri segni come l'insorgenza di una vescicola rotondeggiante dalla superficie prima rossastra e lucida, poi biancastra; ciò può portare a confondere le afte con altre forme di stomatite o problemi del cavo orale.
  • Arrossamento della mucosa orale: successivamente, l'area interessata dalla formazione dell'afta in bocca apparirà irritata e tenderà ad arrossarsi e gonfiarsi; al contempo, incrementa la sensazione di dolore che non si manifesterà solo mentre si mangia, ma pure quando non si ha nulla in bocca (ad esempio, mentre si parla).
  • Formazione dell'ulcera: nell'area arrossata comparirà, alla fine, un'ulcera di dimensioni variabili da pochi millimetri a poco più di un centimetro.

A queste manifestazioni, possono aggiungersi ulteriori segni secondari:

In alcuni casi, compaiono anche sintomi generali, come febbre ed ingrossamento dei linfonodi.

Tipi di afte: quali sono i principali?

Le afte possono manifestarsi come lesioni singole e localizzate (afte minori e maggiori) o possono essere più di una, talvolta con coinvolgimento diffuso della mucosa orale (afte erpetiformi). Più nel dettaglio, a seconda della manifestazione clinica, le afte in bocca possono essere distinte in tre diverse forme:

  • Afte minori (note anche come stomatite aftosa minor): si tratta della variante più diffusa. Facilmente riconoscibili, le afte minori hanno un diametro inferiore ad un centimetro e guariscono in circa una settimana, senza lasciare esiti cicatriziali.
  • Afte maggiori (o stomatite aftosa major): si distinguono dalla precedente forma per il dolore intenso che provocano e per le dimensioni che, in questo caso, possono superare 1 centimetro di diametro. Una volta guarite, le afte maggiori possono lasciare delle piccole cicatrici.
  • Afte erpetiformi: sono le afte meno diffuse, ma le più aggressive; si presentano come ulcere della grandezza di pochi millimetri, ma si diffondono in tutta la bocca, provocando sintomi dolorosi molto intensi. Le afte erpetiformi impiegano circa due settimane per guarire.

Quanto durano?

Afte: dopo quanto guariscono?

Le afte sono ulcere della mucosa orale e, come tali, necessitano di tempo per rimarginarsi. La guarigione delle afte può variare, infatti, da pochi giorni fino a due settimane: ciò significa che il disagio associato a queste lesioni rappresenta una costante per questo periodo. Chiaramente, molto dipende dalla tipologia di lesione – minore, maggiore oppure erpetiforme – e dalla grandezza delle ulcere, ma si tratta comunque di una condizione con cui convivere non senza le conseguenze del caso. Oltre ad associarsi a questi sintomi fastidiosi, le afte tendono a ripresentarsi ripetutamente nel tempo.

La durata del disturbo è variabile, in quanto dipende dalle cause scatenanti. In linea molto generale, le lesioni meno gravi associate all'infiammazione si risolvono entro 1-2 settimane, mentre la risoluzione delle afte complicate o più severe può richiedere oltre un mese.

Attenzione! Le afte in bocca non devono essere confuse con le ulcere labiali provocate dall'herpes simplex.  Le vescicole che compaiono per infezione del virus erpetico sono localizzate all'esterno della cavità orale (intorno alle labbra, sul mento o all'interno delle narici) e sono contagiose. Le afte non possono essere invece trasmesse.

Quando preoccuparsi?

Afte in bocca: quando preoccuparsi?

Qualora le afte in bocca non tendessero a risolversi, il fastidio diventasse difficile da tollerare o comparissero sintomi più gravi come la febbre, è opportuno rivolgersi al medico di famiglia o al farmacista di fiducia.

Trattamento

Come curare un’afta in bocca

Saper riconoscere facilmente le afte quando si manifestano, permette di intervenire prontamente: prima si adottano le adeguate misure per controllarne i sintomi, minore sarà il fastidio da dover fronteggiare. A tal proposito, è bene osservare che non vale la pena subire queste lesioni, considerandole come se fossero inevitabili: esistono dei prodotti specifici (come collutori, spray e pomate gel) che non solo aiutano a lenire il dolore, ma rivestono la zona infiammata con un film protettivo che rende più tollerabile il decorso dell'afta fino alla sua guarigione. Oltre a quest'approccio mirato, la corretta igiene orale e una maggiore attenzione all'alimentazione contribuiscono ad accelerare il recupero. In particolare, dopo ogni pasto, si dovranno lavare i denti con cura, per almeno due minuti, spazzolando delicatamente con uno spazzolino di durezza media, per evitare microtraumi a gengive e mucosa della bocca.

Farmaci

Prima di iniziare una terapia, occorre ricordare che è fondamentale individuare la specifica causa che ha provocato l'insorgenza delle afte in bocca.

Un'afta in bocca viene trattata, generalmente, con farmaci che consentono di alleviare i sintomi associati all'affezione:

A livello generale, il trattamento è rivolto alla specifica causa, mentre localmente prevede applicazioni di farmaci corticosteroidei (quindi sulla lesione che provoca dolore), coadiuvate dall'utilizzo di collutori antisettici.

Altre opzioni terapeutiche

A seconda della causa, altri trattamenti destinati a curare la stomatite prevedono l'utilizzo a livello locale di:

Consigli ed alcuni accorgimenti

In caso di afte in bocca è utile adottare in maniera precoce alcuni accorgimenti:

  • Se individuate, devono essere evitate tutte le sostanze che causano l'insorgenza delle afte in bocca (inclusi farmaci e/o particolari alimenti verso cui il soggetto ha sviluppato allergie o intolleranze);
  • Una meticolosa igiene orale può aiutare a prevenire una infezione secondaria;
  • Sospendere (o eliminare) l'uso di alcol, caffè e tabacco.
  • Se s'indossano apparecchi ortodontici o protesi, va chiesto consiglio al dentista su come proteggere le zone del cavo orale più esposte a traumi da sfregamento o da contatto.
  • La prevenzione delle afte in bocca prevede anzitutto il rispetto di un'accurata igiene orale: lavare i denti dopo ogni pasto e sciacquare bene la bocca con l'ausilio di un collutorio.
  • Oltre a porre attenzione ai fattori di rischio precedentemente indicati, risulta importante adottare una dieta bilanciata, cercare di limitare il consumo di alcolici e smettere di fumare allo scopo di evitare l'insorgenza delle afte.

Cosa mangiare e cosa evitare con le afte in bocca

Per quanto riguarda l'alimentazione, andrebbero evitati cibi irritanti (come agrumi e vegetali aspri in generale, cioccolato, frutta secca, formaggi, fritti e preparazioni piccanti, condite con pepe o troppo sapide) e bevande alcoliche che possono esacerbare o peggiorare i sintomi delle afte in bocca e sulla lingua. Di contro, l'assunzione quotidiana di arancia, carota, albicocca, cavolo, limone, miele, mirtillo può contribuire a curare la condizione. Seguire in ogni caso i consigli medici, anche in ambito alimentare.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici